30 aprile 2010

Altra tragedia sfiorata alla Circonvallazione: ragazza colpita di striscio.

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E' successo ancora. Alla Circonvallazione di Catania si grida ancora al miracolo, con dei pezzi di ferro che si sono staccati dal raddoppio ferroviario realizzato sopra la Circonvallazione catanese all'altezza di Ognina ed ultimato solo poche settimane fa. Fortunatamente la ragazza è stata colpita di striscio, altrimenti sarebbe andata molto peggio.

Passato lo spavento e la prevedibile paralisi del traffico serale, a protezione del passaggio ferroviario che domina l'ultimo tratto di Circonvallazione è stata posta una timide rete contenitiva da cui sporgono altri ferri penzolanti molto poco rassicuranti.

Questa è l'ennesima tragedia sfiorata in soli due anni.

Ci auguriamo vivamente che possa essere l'ultima: è l'ora di smetterla di giocare a Bingo con la vita dei catanesi.

Cresce l'offerta dei voli low cost da Catania Fontanarossa

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A fianco di vettori come Wind Jet e Air Berlin - che propongono per la Summer 2010 nuovi collegamenti con Parigi, Marsiglia, Nantes e Tolosa (Wind Jet) e con Zurigo (Air Berlin) - si amplia la scelta per gli utenti dell'Aeroporto Internazionale di Catania che, anche per le rotte nazionali classiche su Roma Fiumicino e Milano Malpensa, hanno a disposizione un più ampio ventaglio di proposte economiche.

La Wind Jet propone 18 destinazioni low cost per l'estate 2010: Parigi, Marsiglia, Nantes e Tolosa; in aggiunta a Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Linate e Bergamo, Forlì, Verona, Torino, Pisa, Venezia, Parma, Barcellona, Mosca, San Pietroburgo e Bucarest. Air Berlin propone Zurigo, che si aggiunge a Berlino, Dusseldorf, Francoforte, Stoccarda, Colonia, Norimberga, Hannover, Memmingen, Monaco. Easy Jet propone Parigi Charles de Gaulle in aggiunta a Milano Malpensa; Blu express Roma Fiumicino; Blu Air ha Bacau in aggiunta a Bucarest; Wizz Air Bucarest, Aer Lingus Dublino; Air Italy Torino e Verona in aggiunta a Napoli e Olbia, e Transavia.com con Amsterdam e Parigi.

Giovani e Donne Senza Lavoro - il quadro dell'occupazione Catanese. In vista del 1 Maggio.

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Alla festa dei Lavoratori, quest'anno, non potrà partecipare la metà dei giovani Catanesi.

Un giovane su due a Catania e provincia non lavora, e nell’anno appena trascorso il tasso di disoccupazione è aumentato: ora supera il 20%, la percentuale più alta è quella femminile (30,6% fonte Provincia regionale, aggiornamento giugno 2009), mentre la disoccupazione giovanile si attesta al 50 per cento. I precari diminuiscono ma per scivolare nel mondo del lavoro nero, tutti gli indicatori definiscono lo stato di crisi del mercato del lavoro etneo. L’industria perde un buon 10% di occupati e persino gli sfratti raccontano una realtà drammatica con un + 36%.

Catania si appresta a diventare la fotografia di un territorio dove neppure il diritto alla casa è assicurato alle fasce deboli e le istituzioni non sanno garantire gli alloggi popolari. A renderlo noto è la Cgil etnea che ha presentato un dossier sullo stato occupazionale della città che fa riferimento al peggioramento di tutti gli indicatori. I dati che nell’edilizia etnea registrano un - 38% nei lavori pubblici nell'ultimo anno, o che nell’agricoltura rivelano un calo del 40% delle giornate sono particolarmente indicativi.

In pericolo anche i posti di lavoro nell’ateneo. Infatti, nel corso del 2009, si registrano circa 400 incarichi in meno per l'area tecnico-amministrativa rispetto al 2008. Per quanto concerne i cocopro la situazione sembra peggiorare lo stato di instabilità occupazionale. Sono circa 32.000 i lavoratori attivi con un contratto di collaborazione o a progetto, a Catania e provincia: il dato è in diminuzione rispetto al 2008; ma ciò segnala lo scivolamento verso il lavoro nero.

Tra i co.co.pro 4500 sono operatori di call center, 900 che lavorano nel turismo e ristorazione, 400 negli studi professionali, mentre nel settore scuola il 2009 ha contato più di 1200 docenti e 300 Ata rimasti senza incarico. I lavoratori in somministrazione (ex interinali) sono circa 2200, che si registrano in particolare nei settori call center, grande distribuzione, turismo, industria. I settori su cui più pesanti sono gli effetti della crisi a Catania sono rappresentati ancora dall’edilizia -38% di calo nei lavori pubblici nell'ultimo anno; -18% di calo del numero complessivo di operai nei cantieri; - 9% di calo delle imprese del settore nel catanese; - 24% di calo complessivo della massa salari. Un calo che colpisce anche il settore fondamentale dell’economia siciliana che riguarda l’agricoltura con un 40 per cento in meno delle giornate lavorate.

In crisi anche l’ultimo baluardo dell’economia catanese: turismo e ristorazione. Per il settore turistico il 2009 ha visto un calo di presenza del 20-30 per cento, questo ha determinato un abbattimento di fatturato che ha indotto le aziende ad una trasformazione degli alberghi da annuali a stagionali e ha determinato a livello occupazionale un 25% in meno delle ore lavorate, una perdita che si ripercuote anche nella ristorazione con un 15 per cento di ore lavorate e 110 esercizi (ristoranti e pub) chiusi nel corso del 2009.

Un trend che viene confermato anche nella grande distribuzione: Aligrup chiede apertura di 100 procedure di cassaintegrazione o mobilità solo nel catanese (200 in tutta la Regione su un totale di 1700 addetti) SMA avvia processi di terziarizzazione.

29 aprile 2010

Catania, il Business dei Morti.




Con la complicità di custodi del reparto necroscopico e di infermieri ausiliari che li informavano su persone che stavano per morire o già decedute erano riusciti a ottenere i monopolio assoluto della gestione del 'caro estinto' all'ospedale Cannizzaro di Catania. Per ogni segnalazione l'informatore riceveva in cambio 200-300 euro.

E' l'accusa contestata alla famiglia D'Emanuele dalla Procura della Repubblica nell'ambito dell'inchiesta "Cherubino" della Dia che ha portato all'arresto di 16 su 18 indagati. Tra loro il capomafia Natale D'Emanuele, 70 anni, cugino del boss ergastolano Benedetto Santapaola, già detenuto per altra causa, e i suoi due figli: Antonino, di 36 anni, e Andrea, di 29, attualmente irreperibile.

In carcere sono stati condotti anche due ex custodi dell'ospedale Cannizzaro, Francesco Spinale, di 56 anni, e Rosario Romeo, di 61, e i gestori del servizio di onoranze funebri per contro della famiglia D'Emanuele, i fratelli Giuseppe e Santo Alessandro Spampinato, di 35 e 38 anni. Arrestati anche Francesco Pennisi e Luciano Previte, entrambi di 47 anni, mentre il provvedimento è stato notificato in carcere a Massimo Vecchio di 37 anni.

Il gip ha disposto gli arresti domiciliari per due vigili urbani, uno di Pedara, Angelo Antonello Agosta, di 47 anni, e l'altro di Aci Castello, Camillo Nastasi, di 48 anni; per quattro infermieri ausiliari dell'ospedale, Salvatore Cannizzaro, di 39 anni, Salvatore Gulisano, di 31, Sergio Parisi, 40, e Pietro Santangelo, di 50; e un loro ex collega, Orazio Massimiliano Leotta, di 38 anni. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono di associazione mafiosa, estorsione, illecita concorrenza e corruzione.

Le indagini - coordinate dal procuratore capo di Catania, Vincenzo D'Agata, e dai sostituti Giuseppe Gennaro, Agata Santonocito e Iole Boscarino - hanno preso avvio dopo il ritrovamento, nel 2005, di armi nell'obitorio dell'ospedale Cannizzaro che portarono alla ricostruzione delle dinamiche in evoluzione all'interno del clan Santapaola, che culminarono con l'uccisione nel settembre del 2007, di Angelo Santapaola, cugino del capomafia Benedetto, e del suo luogotenente Nicola Sedici.

Il meccanismo di quello che gli investigatori definiscono 'l'industria del caro estinto' è stato ricostruito alla Procura di Catania anche grazie alle dettagliate dichiarazioni rese da un collaboratore di giustizia. Secondo l'accusa è stato così possibile svelare il metodo da monopolio sulle onoranze funebri che era basato su "una consolidata connivenza tra soggetti appartenenti al corpo infermieristico degli ospedali e l'azienda dei D'Emanuele".

La Procura ritiene che il boss Natale D'Emanuele, indicato come il reggente del gruppo del Castello Ursino del clan Santapaola, "gestiva direttamente" gli affari e che dopo il suo arresto nel settore economico gli sarebbero subentrati i figli, Antonino e Andrea. Sulla famiglia D'Emanuele sono in corso indagini patrimoniali della Dia.

A Catania il servizio funebre in mano alla mafia


La Direzione investigativa antimafia ha eseguito una vasta operazione antimafia a Catania e provincia nei confronti di presunti esponenti alla cosca Santapaola. Tra gli indagati ci sono elementi di spicco di Cosa nostra nei cui confronti, a vario titolo, sono stati ipotizzati i reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, illecita concorrenza e corruzione. L'operazione della Dia è coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Catania.
Dall’operazione, denominata “Cherubino” emerge che Cosa nostra nella città etnea avrebbe avuto il monopolio nel settore dei servizi delle onoranze funebri, che sarebbe stato controllato dalla “famiglia” D'Emanuele. La Direzione investigativa antimafia che ha eseguito ordinanze restrittive nei confronti di 18 indagati nei cui confronti sono stati ipotizzati, a vario titolo, i reati di associazione mafiosa, estorsione, illecita concorrenza e corruzione. Tra i destinatari del provvedimento restrittivo, emesso dal Gip Alba Sammartino, c'é anche il boss Natale D'Emanuele, già detenuto, ritenuto a capo dell'omonima “famiglia” e cugino del capomafia ergastolano Benedetto Santapaola, al quale l'ordine di custodia cautelare è stato notificato in carcere. Tra gli arrestati c'é anche suo figlio Antonino D'Emanuele.
Le indagini della Dia sono state coordinate dal procuratorecapo di Catania, Vincenzo D'Agata, e dai sostituti Giuseppe Gennaro, Agata Santonocito e Iole Boscarino.

Fonte: Il Giornale di Sicilia

SCHIAFFI E SPINTE AI BIMBI: ARRESTATA MAESTRA D'ASILO.




Un'insegnante d'asilo trentottenne di Militello in Val di Catania è stata arrestata in flagranza di reato da carabinieri della compagnia di Palagonia per maltrattamenti su bambini della sua classe. Le indagini erano state avviate nel marzo scorso dopo le denunce di alcuni genitori che si erano recati in caserma dopo avere appreso dai figli cosa accadeva in classe.

Gli investigatori hanno piazzato delle telecamere nascoste nell'aula e hanno ripreso l'atteggiamento aggressivo della maestra d'asilo che, secondo l'accusa, prendeva a schiaffi e spintonava a i suoi alunni, che a volte trascinava tirandoli per i capelli, senza nessun apparente motivo scatenante. La violenza mostrata dalle immagini ha convinto i carabinieri a intervenire e a eseguire l'arresto della maestra d'asilo su disposizione del procuratore capo di Caltagirone, Francesco Paolo Giordano.

L'insegnante, da due anni di ruolo, è stata bloccata dai carabinieri della compagnia di Palagonia ieri mentre era a scuola, ma la notizia si è appresa oggi. I militari sarebbero intervenuti per la "ritualità della condotta" dell'indagata: la sua aula era da una ventina di giorni sott'osservazione da parte dei militari dell'Arma che, all'insaputa di tutti, avevano piazzato delle telecamere e dei microfoni. Alla maestra sono stati concessi gli arresti domiciliari. Nei prossimi giorni si terrà l'interrogatorio di garanzia da parte del gip. Le indagini erano state avviate le denunce presentate dai genitori di 7-8 alunni dell'insegnante ai carabinieri della compagnia di Palagonia.

"Massima cautela e mantenimento del diritto della privacy, soprattutto per i minorenni", dice il procuratore capo Francesco Paolo Giordano. "Questa vicenda - aggiunge il magistrato - è molto delicata e va trattata con la massima attenzione perchè ci sono persone da tutelare, soprattutto le presunti parte offese che sono dei bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni. Sull'inchiesta, per quanto ci riguarda, parleranno gli atti con gli interrogatori e le decisione del gip e null'altro".

A scuola, assente per malattia la dirigente, in pochissimi sono disposti a commentare. Chi lo fa parla di "incredibile sorpresa" definendo l'insegnante "una persona al di sopra di ogni sospetto" e sottolineando che "nessuna voce si era sentita da questa vicenda", tanto che l'arresto ha "colto tutti stupefatti e increduli".

"Adesso però - si osserva dalla scuola - occorre molta attenzione. Abbiamo sentito delle intercettazioni ambientali e dei filmati, ma attenzione, non facciamo processi mediatici anticipati e ricordiamoci che stiamo parlando di bambini che vanno protetti sempre, anche dalla stampa...".

Ci permettiamo di aggiungere: ma soprattutto, dalle Maestre violente.

28 aprile 2010

Disoccupazione: ALLARME SICILIA.




Sicilia, Sardegna e Campania sono le regioni con il tasso di disoccupazione più alto d'Italia (rispettivamente 13,9%, 13,3% e 12,9%), mentre Trentino Alto-Adige e Valle d'Aosta (3,2% e 4,4%) si posizionano agli ultimi posti della classifica. È quanto emerge dalla Rilevazione sulle forze di lavoro nella media del 2009 diffusa oggi dall'Istat.

La Sicilia, in particolare, segnala il tasso di disoccupazione più elevato sia per la componente maschile sia per quella femminile, mentre il Trentino-Alto Adige quello più basso per entrambi i generi. La Calabria, invece, nel confronto col 2008 è l'unica regione del Mezzogiorno in cui non si registra una crescita della disoccupazione.

L'Istat evidenzia un incremento del tasso di disoccupazione giovanile, passato dal 21,3% del 2008 al 25,4% nel 2009.

Anche in questo caso a livello territoriale le regioni meridionali mostrano i livelli più alti, soprattutto Sardegna, Sicilia e Basilicata (con valori pari rispettivamente al 44,7%, 38,5% e 38,3%). Il Lazio è l'unica regione del Centro-nord a presentare un tasso superiore alla media nazionale.

Catania - Laurea honoris causa all'ecomostro Caltagirone.

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Il costruttore romano di origini siciliane è stato insignito dall'ateneo catanese della laurea honoris causa in 'Governo e gestione delle Amministrazioni e Imprese'. Ma la sua impresa, Acqua Pia Antica Marcia, ha costruito a Catania un edificio sul lungomare, al posto dell'ex mulino Santa Lucia, sotto sequestro della magistratura per irregolarità e ricadente nell'area destinata a sede stradale e verde pubblico dal PRG. L'incidente di percorso non ha impedito all'ateneo di laureare Caltagirone lo scorso ottobre 2009, alla presenza di vari politici e del procuratore generale Giovanni Tinebra.

Guarda il VIDEO

Ringraziamo Antonio Condorelli per il servizio e la segnalazione.

27 aprile 2010

La Consulta dice no al doppio incarico. STANCANELLI NON RISPONDE E SI TIENE LE DUE POLTRONE.

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La Corte Costituzionale cassa di illegittimità la legge regionale che aboliva le incompatibilità tra le cariche di primo cittadino, assessore o presidente di Provincia e parlamentare regionale. Ma c'è sempre una indegna scappatoia. Tra l'altro, l'incompatibilità vale anche a livello nazionale. E com'è finita in giunta del Senato sul "caso" Stancanelli?

La Corte Costituzionale ha affossato (in parte) gli escamotage legislativi dell'Assemblea regionale siciliana dichiarando "l'illegittimità costituzionale della legge della Regione siciliana 20 marzo 1951, n. 29 (Elezione dei Deputati all'Assemblea regionale siciliana), così come modificata dalla legge regionale 5 dicembre 2007, n. 22 (Norme in materia di ineleggibilità e di incompatibilità dei deputati regionali), nella parte in cui non prevede l'incompatibilità tra l'ufficio di deputato regionale e la sopravvenuta carica di sindaco e assessore di un Comune, compreso nel territorio della Regione, con popolazione superiore a ventimila abitanti". Questa la conclusione della sentenza 143 della Consulta, datata 14 aprile 2010.

Insomma non si può essere contemporaneamente deputati regionali e sindaci di un Comune di più di 20 abitanti (la logica forse vorrebbe che non lo si possa essere anche per i comuni con meno abitanti). Dunque no al doppio incarico di deputato e sindaco o di deputato e assessore o di deputato e presidente di Provincia. C'è troppo da fare nell'amministrare una città per sedere anche sugli scranni dell'Ars.

E lasciamo correre che il procedimento parlamentare per vagliare la compatibilità dell'incarico di senatore con quello di sindaco di Catania sarebbe partito soltanto perché un giornalista ha fatto una domanda. Ma che fine ha fatto questa segnalazione? Perché il senatore Stancanelli non fa un atto di opportunità e rispetto per i cittadini catanesi e sceglie cosa fare da grande? Il sindaco o il senatore? Uno che ha a cuore il destino della città (o dell'Italia) o uno che pensa solo a raggranellare doppio potere e doppia poltrona?


Fonte: ildito.it


Catania, come ogni altra Città, ha bisogno di un SINDACO A TEMPO PIENO.

CIRCUMETNEA SOTTO ATTACCO DI VANDALI: "PERICOLO PER L'INCOLUMITA' PUBBLICA"

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Una serie di atti vandalici ritenuti "pericolosissimi per l'incolumità pubblica" compiuti lungo il tratto Randazzo-Linguaglossa della Ferrovia Circumetnea sono stati denunciati stamane ai carabinieri dai dirigenti della Fce.

Per tre giorni consecutivi i macchinisti dei primi treni della giornata, partiti da Randazzo alle 6, hanno trovato in contrada San Lorenzo la strada ferrata ostruita da un cumulo di pietre e traverse di legno. I macchinisti non hanno avuto la possibilità di fermarsi ed hanno investito le pietre provocando danni alle carrozze.

"Simili gesti sono davvero intollerabili - ha detto il commissario governativo della Fce Gaetano Tafuri - non solo perchè frutto di un vandalismo gratuito ma soprattutto perchè compromettono gravemente la sicurezza ferroviaria potendo infatti portare, oltre che al sicuro danneggiamento dei mezzi, al deragliamento del treno, con conseguenze che potrebbero essere gravissime".

"Una cosa è certa: i responsabili - ha aggiunto - saranno puniti con polso duro e senza sconto alcuno perchè non possiamo tollerare tali azioni che mettono a repentaglio la pubblica incolumità".

26 aprile 2010

Catania Connection


Milioni di metri cubi e un nuovo partito politico. Catania costruisce. Catania inaugura. Chiacchiera, anche. Qui non siamo a Palermo, dove mezza parola deve bastare. I catanesi raccontano tutto. Tutto degli altri, ovviamente. Così, mentre a Palermo le inchieste giudiziarie e gli arresti hanno messo in ginocchio Cosa nostra e i suoi favoreggiatori borghesi, a Catania la mafia si rafforza sempre di più, perché intreccia imprenditoria e politica, facendo avanzare in silenzio volti nuovi, inseriti anche ai vertici delle associazioni di categoria.

Il governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, catanese con casa a pochi passi dalla chiesa del Carmine, nella piazza dove si tiene il mercato della 'fera 'o luni' (fiera del lunedì), ha replicato alle accuse di mafia mettendo all'indice il trasversalismo dei suoi nemici. Fra i bersagli del presidente siciliano ci sono soprattutto i concittadini Enzo Bianco, ex sindaco oggi senatore Pd, e Pino Firrarello, senatore Pdl dell'ala lealista, quella che lotta contro la destabilizzazione portata dal Mpa di Lombardo e che vede l'ipotesi di Lega del Sud come il fumo dell'Etna.

Questo scontro politico-giudiziario rallenta l'afflusso di denaro e il sereno andamento degli affari. Ma, secondo gli osservatori locali, lo sciame sismico turberà ancora per poco la pax catanensis. Lombardo è dato in uscita. A giugno è prevista la chiusura dell'indagine e una richiesta di rinvio a giudizio bloccherebbe l'espansione del governatore. Dopo le scosse, gli affari potranno riprendere sotto l'occhio di una magistratura finora poco incline agli assalti e di un'informazione dominata da Mario Ciancio Sanfilippo, editore della Sicilia e di Telecolor, padrone della pubblicità locale, membro del comitato esecutivo dell'Ansa e immobiliarista dal tocco infallibile. Sui terreni che aveva comprato vicino all'aeroporto di Fontanarossa alla fine di marzo è stato aperto un nuovo mega centro commerciale con un mega guadagno per Ciancio. Alle ore 14 c'era l'inaugurazione, alle 10 il Comune ha inaugurato la strada.
Nella stessa zona periferica a sud della città, verso le spiagge dorate della Plaia. Ciancio dispone di altri 600 mila metri quadrati di ex agrumeti ridotti a sterpaglie e pronti a trasformarsi nella prossima strepitosa plusvalenza grazie al Pua. La sigla sta per Piano urbanistico attuativo del Comune, dove comanda il sindaco Raffaele Stancanelli, compagno di Lombardo dai salesiani e pidiellino lealista. Il piano prevede sul lungomare un palazzo dei congressi, campo da golf, cinema multisala, parco del mare, acquario e campi da tennis. Il tutto a breve distanza dalla mitica Etna Valley, il distretto industriale specializzato in elettronica sulla falsariga della Silicon Valley californiana e trainato negli anni Novanta dalla Sgs di Pasquale Pistorio.

La crisi, qui, ha colpito duro. La St microelectronics, che è subentrata a Sgs, nel 2009 ha fatto due mesi di cassa integrazione. "Etna valley ha nuovi scenari con le energie alternative e i film fotovoltaici ultrasottili", dice il presidente di Confindustria locale, principe Domenico Bonaccorsi di Reburdone, eletto dopo uno scontro terrificante basato su chi era il più antimafioso del reame. La battaglia si è conclusa con la sconfitta del montezemoliano Fabio Scaccia, che nel frattempo ha fondato la Banca Base insieme all'industriale delle mozzarelle Zappalà e a Pietro Agen, potente presidente della Camera di Commercio.

Alla domanda su quante imprese siano state estromesse da Confindustria Catania secondo i dettami del presidente regionale Ivan Lo Bello, la risposta di Bonaccorsi è: una su 600. Né si può sapere quale sia. "Posso solo dire", dice Bonaccorsi, "che l'azienda operava negli appalti pubblici e che si è, correttamente, autosospesa".

Nonostante le speranze fotovoltaiche, lo sviluppo dell'industria appare stentato. Appena oltre la sede di St microelectronics, Etna Valley è stabilmente occupata da cani randagi, non tutti amichevoli. Sono i discendenti dei bastardi che scorrazzavano fino alla centralissima via Etnea, ai tempi del crac delle finanze municipali e dell'Enel che tagliava la luce dei lampioni al sindaco-taumaturgo Umberto Scapagnini. Fra capannoni abbandonati e strade accidentate, l'altra zona viva del distretto industriale è quella occupata da due ditte di trasporti. Una è la Di Martino, del vicepresidente di Confindustria locale Angelo Di Martino. L'altra è la Sud Trasporti della famiglia Ercolano. Insieme possiedono diverse centinaia di tir, tanto che Angelo Ercolano è presidente regionale della Fai, la Federazione autotrasportatori.

Fonte: L'Espresso

SCUOLA, scoperta MAXITRUFFA a Catania.

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Uno scandalo. Una voce che da anni circola insistentemente nell'ambiente della scuola. Al termine di una complessa ed articolata attività di indagine avviata d’iniziativa e coordinata dalla procura di Catania, dal nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Catania ha denunciato all’autorità giudiziaria 19 persone, responsabili dei reati di truffa aggravata e falso, finalizzati ad ottenere l’accesso al pubblico impiego nel comparto scuola.

L’azione investigativa ha permesso di appurare che alcuni assistenti amministrativi precari della scuola pubblica, per ottenere inizialmente l’incarico annuale, per poi scalare la graduatoria provinciale permanente ed infine passare di ruolo, hanno autocertificato titoli di servizio non veritieri, utilizzando anche false attestazioni rilasciate da scuole private compiacenti, traendo in inganno la pubblica amministrazione e ottenendo indebitamente un impiego statale in danno dei loro colleghi più corretti.

L’indagine ha messo in luce uno scenario inquietante per l’elevata percentuale di soggetti responsabili individuati tra soggetti attivi e passivi nell'inchiesta, proprio perchè la procedura di inserimento nelle graduatorie pubbliche per soli titoli, finalizzato al reclutamento del personale amministrativo delle scuole statali, ha durata pluriennale e si articola in più stadi.

In estrema sintesi, il candidato in possesso dei requisiti previsti dal bando, produce una domanda di “inserimento” nella graduatoria provinciale permanente di prima fascia, richiedendo la valutazione di titoli di servizio e di cultura. La Commissione designata dall’Ufficio scolastico provinciale, valutati i titoli, attribuisce a ogni concorrente un punteggio, così da formare una graduatoria di merito. Ogni nuovo anno scolastico, l’Usp convoca il personale inserito in graduatoria per il conferimento degli incarichi di supplenza.

La graduatoria provinciale permanente di prima fascia viene aggiornata annualmente, onde poter tener conto sia dei nuovi inserimenti che degli aggiornamenti delle posizioni dei candidati già inseriti.

I responsabili, oltre ad aver dichiarato il falso al momento dell’inserimento iniziale, hanno reiterato la condotta criminosa, attraverso l’utilizzo di ulteriore carteggio contenente attestazioni e certificazioni non veritiere, prodotto dagli stessi interessati o avvalendosi dell’appoggio di compiacenti istituti privati paritari.

Quindi, sia mediante autocertificazione che attraverso l’attestazione di istituti privati, venivano dichiarati periodi di servizio non realmente svolti, ovvero “gonfiate” le prestazioni realmente effettuate.

La condotta fraudolenta, sistematicamente perpetrata, ha chiaramente compromesso il posizionamento utile in graduatoria dei concorrenti onesti e indotto in errore la commissione di valutazione dell’Ufficio scolastico provinciale di Catania.

Considerata l’evidenza delle fonti di prova, la Procura della Repubblica di Catania, ha richiesto al Gip l’emissione di decreti penali di condanna. Adesso l’Ufficio scolastico provinciale di Catania dovrà valutare la posizione dei denunciati sul piano amministrativo.

Catania, il Sindaco e la Giunta disertano il 25 Aprile.

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C'erano più di 2.500 catanesi, ieri a piazza Duomo, a ricordare i tanti caduti per la libertà del Paese. Tra questi non c'era l'amministrazione Comunale. Non c'era il Sindaco Stancanelli, non c'era la sua Giunta.

Pubblichiamo l'indignazione dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (ANPI):

"L'amministrazione comunale di Catania ha disertato la cerimonia che si è tenuta nel chiostro di piazza Duomo per la celebrazione del 25 aprile promossa dall'Associazione nazionale partigiani d'Italia" e alla quale "hanno partecipato 2.500 persone". l'Anpi esprime così "disapprovazione e indignazione".

"È il dato, incredibile e mortificante per tutte le coscienze civili e democratiche della nostra città, e di deturpazione dei valori fondamentali che hanno determinato la nascita dell'Italia democratica - si legge in una nota dell'Anpi - che si è verificato davanti la lapide posta nel chiostro del Palazzo di Città. Un atto che offende la memoria dei 35 partigiani catanesi, tra i tanti, che hanno immolato la propria vita nella lotta contro i nazifascisti, contribuendo alla costruzione un'Italia libera e democratica".

"Da parte dell'amministrazione comunale - ricorda l'Anpi - ieri sera è stata comandata la deposizione di una corona d'alloro, lasciata a fianco della lapide. Questa mattina, a parte la presenza di due vigili urbani, erano assenti i rappresentanti della Giunta e anche il presidente del consiglio comunale".

25 aprile 2010

Salva la rassegna cinematografica "Learn by movies". Grazie agli studenti.

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"In tempi di crisi i problemi sono tanti, l’università di Catania quest’anno ha subito dei grossi tagli ai fondi, con tutte le ovvie conseguenze. Le responsabilità, le colpe e le cause di questa triste storia sono molteplici, ma di fatto gli effetti toccano concretamente tantissime persone.

Una delle tante vittime della notevole riduzione dei fondi universitari, è stata la tanto amata rassegna in lingua originale Learn by movies che riempiva di studenti catanesi, fuori sede ed erasmus tutte le poltrone del cinema Odeon.

Roberto Zito, uno studente della facoltà di Lettere e Filosofia di Catania, con sincera e spontanea preoccupazione ha creato un gruppo su Facebook chiamato “Salviamo il Learn by movies”, che in poco tempo ha raggiunto più di 1500 iscritti. Gli studenti si sono mossi con raccolte firme e appelli pubblici e radiofonici per salvare un evento che da dieci anni movimenta la vita universitaria a Catania.

Per fortuna e grazie al determinante aiuto di molti ragazzi, la rassegna è salva: si comincia con ritardo e i film saranno sette, meno del solito, ma la gioia e la soddisfazione sono grandi."



Ringraziamo Elena Minissale per l'articolo e la segnalazione.

24 aprile 2010

Il Rettore Recca - "Da maggio il 4° polo universitario"

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"L'Università di Catania è fiera di aver contribuito alla prossima nascita del quarto polo universitario siciliano a rete, che prenderà avvio dal 2011-2012 e che comprenderà certamente le sedi di Siracusa e Ragusa e probabilmente anche Enna". A parlarne è il rettore dell'Università etnea Antonino Recca all'indomani della consegna da parte del consigliere del ministro Gelmini, Alessandro Schiesaro di uno studio di fattibilità sulle misure da adottare per il potenziamento e il riordino dell'intero sistema universitario siciliano.

"E' proprio in questo documento - ha aggiunto Recca - che il ministero ha ipotizzato l'istituzione della quarta università pubblica siciliana a più di due secoli dall'istituzione dell'Ateneo di Palermo. Una realtà che dovrebbe prendere forma già a metà maggio, quando, in un'altra riunione a Roma verranno indicati con maggior precisione quali sono le risorse pubbliche a disposizione del progetto e i corsi di laurea che potranno essere attivati".

Recca ha poi parlato dell'accordo stipulato con Provincia e Comune di Siracusa per il mantenimento delle attività didattiche prima dell'avvio della nuova università.

23 aprile 2010

RISCHIO ZANZARA TIGRE A CATANIA

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"Con l'arrivo della stagione calda Catania rischia di essere invasa dalle zanzare tigre. L'allarme proviene da ambienti scientifici e in particolare dalla Facoltà di Agraria dell'Università. Il sindaco ha il dovere di intervenire immediatamente".


Lo afferma in una nota il senatore del PD Enzo Bianco sottolineando come l'invasione delle zanzare tigre "può rappresentare anche un problema di salute pubblica" e che "occorre agire tempestivamente". "Il sindaco - rileva Bianco - ha il dovere di mettere immediatamente in campo un'azione seria e mirata contro l'invasione di questo insetto. A quanto ci risulta Stancanelli non ha ancora mosso un dito, mantenendo un atteggiamento omissivo verso un fenomeno che già comincia a manifestarsi con tutta evidenza".

"Se non si attiverà immediatamente - sottolinea - siamo pronti a prendere tutte le iniziative necessarie per tutelare la salute dei catanesi".

"L'amministrazione - conclude Bianco - dia risposte rapide senza accampare la mancanza di risorse. In altre città, come Firenze, sono stati presi provvedimenti efficaci a costi assolutamente accessibili grazie a una proficua collaborazione tra Comune e Università".

STRISCE BLU - IL "PIZZO". AUMENTA LA MULTA DI 10 EURO.



Il "pizzo", lo chiamano i catanesi. 10 euro che vanno a sommarsi alle decine di euro richieste per la sanzione vera e propria.


"Perchè oltre alla multa devo pagare anche una penale che forse è illegittima e non riesco neanche a spiegarmi?"

Spieghiamo. Chi riceve una multa per aver superato il limite orario della sosta a pagamento delle strisce blu, trova due bollettini: il primo per il pagamento dell'esazione alla polizia municipale (euro 23,59), il secondo "Penale elevata a seguito di verbale di avvertamento alle violazioni del CdS" (euro 10.00).

E bisogna pure ringraziare Sostare per la sobrietà della penale. Il Dir. di Sostare Scarciofalo: "Secondo la legge potevamo arrivare a chiedere fino a 36 volte il prezzo della scheda. Ma non l'abbiamo fatto, fermandoci a 10".

Che dire? Grazie.

22 aprile 2010

LE STRISCE BLU AL PORTO?


Fonte: www.ildito.it

Voci di corridoio dicono che al porto potrebbero arrivare le strisce blu. Nuovi stalli a pagamento all'interno dell'area portuale. Invece di pensare ad attivare parcheggi scambiatori e scoraggiare le auto in centro, sono queste le soluzioni per ridimensionare il traffico?

Al porto di Catania potrebbero arrivare le strisce blu. E' quanto sussurrano diverse voci di corridoio. Visto che il porto è diventato una sorta di grande parcheggio attiguo a piazza Alcalà, pare che si voglia cercare di lucrare qualche spicciolo sugli automobilisti che prediligono il "parcheggio porto" per sostare in centro.

Certo sarebbe una scelta singolare. A meno che il piano regolatore (cittadino e portuale) non prevede di farlo diventare un parcheggio. E soprattutto, perché, invece di scoraggiare le auto ad arrivare in centro le facciamo posteggiare anche dentro il porto. Che tra l'altro sarebbe zona non ad accesso libero. Ma tant'è Catania riserva sempre delle insolite sorprese e se questa voce di corridoio fosse confermata, non ci meraviglierebbe aspettarci tra un po' anche le boe blu, per chi vuole andare in centro con un natante.

L'ETNA STA PER ERUTTARE


Due scosse di terremoto sono state registrate tra la notte scorsa e l'alba in Sicilia dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania. Nessuno dei due sismi è stato avvertito, nè ha creato danni.

Il primo evento, di magnitudo 2.8, è stato rilevato alle 3.54 nel Mar Tirreno Meridionale, nel Messinese, tra Capo d'Orlando e Gioiosa Marea. L'ipocentro è stato localizzato a una profondità di circa 118 chilometri.

Il secondo terremoto, di magnitudo 2.2, è stato registrato alle 7.09 a sei chilometri a nord-est di Linguaglossa, al confine tra il vulcano Etna e i monti Peloritani, tra le province di Catania e Messina, a una profondità di 18 chilometri.

Le due scosse si aggiungono a quelle registrate ieri nella stessa zona, al confine nord-est con l'Etna, nella linea di confine tra le province di Catania e Messina. La prima, un minuto primo dell'una, è stata di magnitudo 2.6. Una replica è seguita alle 4:51 di energia minore, di magnitudo 2.4. Non ci sono state segnalazioni di avvertibilità dei due sismi. L'ipocentro di entrambi gli eventi sono stati localizzati dagli esperti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania a sei chilometri a nord-est di Linguaglossa, a una profondità di circa 10 chilometri.
"È un pò di tempo che stiamo osservando questa attività sull'Etna e sostanzialmente il vulcano è pronto a fare un'eruzione, anche se non sarà niente di preoccupante" commenta Enzo Boschi, presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).

Per Marco Neri primo ricercatore della sezione di Catania dell'Ingv "l'ultimo episodio è stato lo sciame sismico che ha colpito ai primi di aprile la faglia della Pernicana, che di solito, quando si mette in moto con quei rilasci energetici, in passato ha fatto poi registrare nell'arco di alcuni mesi una graduale ripresa dell'attività eruttiva, che infatti si è già verificata pochi giorni dopo. Quell'attività non si verificava da mesi e quindi, che le due cose fossero collegate è più di un sospetto".

Con i cieli europei ancora in parte bloccati dalle polveri del vulcano islandese Eyjafjallajokull, bisogna aspettarsi un'eruzione con esplosioni e rilascio di cenere, come nel 2002, con la chiusura dell'aeroporto di Catania?: "Da una ventina di anni - prosegue Neri - sono aumentate queste eruzioni, che noi definiamo eccentriche, come quelle gemelle del 2001 e 2002, con il magma che non sale da un canale già formato e quindi rilascia tutti i materiali gassosi quando arriva alla sommità, con esplosioni. Ma questo non significa necessariamente che anche questa possibile prossima eruzione sarà di questo tipo; potrebbe anche essere un'eruzione soltanto lavica".


Fonte: lasiciliaweb.it

21 aprile 2010

TAGLI ALLA SCUOLA a Catania: 765 persone in meno. Effetto-Gelmini.



La riforma della scuola firmata dal Ministro Gelmini inizia a portare le sue conseguenze sulle scuole siciliane: i tagli in tutta la regione saranno di 3.329 posti.

A Catania, nello specifico, ci saranno 765 posti in meno, così ripartiti tra i vari ordini e gradi di scuola: Primaria 273; Primo grado 118; Secondo grado 374.
765 persone in meno ad occuparsi della crescita e della formazione dei giovani Catanesi.

Per Flc/Cgil di Catania "gli effetti per le scuole saranno pesantissimi - afferma il segretario Lillo Fasciana - non sarà garantito il tempo pieno e nemmeno il tempo prolungato; i posti lingua nella Primaria subiranno una contrazione di 500 unità e in sostituzione degli specialisti saranno utilizzati docenti con 50 ore di corso di formazione; in tutti gli ordini e gradi di scuola si determinerà una condizione di soprannumerarietà diffusa".

C'è anche un risvolto occupazionale: "i precari non vedranno rinnovato l'incarico e, ancora una volta, pagheranno il prezzo più alto delle politiche nefaste del governo. È una situazione insostenibile che necessita di una mobilitazione ampia, non soltanto della categoria, ma dell'intera collettività".

20 aprile 2010

Non abbattete il Cavalcavia del Tondo Gioieni!


Si allarga a macchia d'olio il dissenso della Città verso l'abbattimento, a Catania, del cavalcavia del Tondo Gioeni.
Dopo i consiglieri di quartiere del Partito Democratico, anche il Codacons, con una nota mandata oggi, dichiara con fermezza la propria contrarietà all'abbattimento.
Perché? Due motivi mica da ridere: Traffico in Tilt e Costi eccessivi.

La sua presenza, infatti, "consente di smaltire i flussi di traffico su più livelli e la prevista rotatoria farà confluire i flussi sullo stesso piano con la conseguenza della paralisi del traffico".

Secondo i rilevi fatti da tecnici del Codacons, infatti, la progettata rotatoria al tondo Gioeni "rappresenterebbe un vero disastro per la viabilità di Catania, peraltro già pesantemente gravata dal traffico caotico". Il Codacons ha già attivato i propri legali "per valutare possibili azioni legali, che riguarderebbero non solamente il problema del traffico ma anche quello dei costi che un tale progetto rappresenterebbe per l'Amministrazione comunale".

19 aprile 2010

A Catania non si vola. Stop a 65 voli




I disagi continuano a coinvolgere anche gli aeroporti siciliani. A Catania salgono a 65, 34 in arrivo e 31 in partenza, i voli al momento cancellati. Sono operativi i collegamenti con Roma, Napoli e Tel Aviv. Sono invece cancellati i voli nazionali da e per Milano, Torino, Verona, Bologna, Forlì, Parma, Firenze e Pisa; e quelli internazionali da e per Londra, Norimberga, Stoccarda, Dusseldorf, Monaco, Zurigo, Colonia e Parigi.

Nelle prime ore del giorno sono atterrati 6 voli e ne sono decollati 12; tutto questo prima della decisione dell'Enac. Tra i voli rimasti a terra anche il Catania-Monaco KM01308 il cui embargo annunciato è stato annullato.

A Fontanarossa i primi voli a partire erano stati quelli per Forlì, Venezia e Verona di Windjet, la compagnia aerea siciliana che ha base d'armamento nello scalo etneo. Da Catania sono partiti anche voli per Torino e Bologna di Meridiana e Alitalia prima dell'ultimo stop imposto dall'Enac.

Sul fronte degli arrivi stamani sono atterrati a Catania i voli da Napoli, Cagliari e, fino alle 8.47, anche da Milano Linate. Cancellate, come anticipato ieri sera, le destinazioni su Londra di British Airways e su Zurigo della Edelweiss. In linea teorica sono 79 le partenze che erano previste da Fontanarossa, e 78 gli arrivi.

15 aprile 2010

IMPORTANTE - RIAPRE LA CIRCONVALLAZIONE - NEANCHE UN CONTROLLO.


Ci arriva in queste ore la comunicazione dell'Ufficio Stampa del Comune di Catania:

"E’ prevista per il pomeriggio di oggi, 15 aprile, la riapertura del tratto di Circonvallazione interessato dal cedimento stradale verificatosi ieri nella carreggiata sud tra la via San Nullo e la via Sebastiano Catania. Già nella giornata di ieri e stamattina sono stati effettuati e completati i riempimenti della cavità con il calcestruzzo."

Insomma, è crollata la circonvallazione due volte in due anni, e la soluzione indicata è rattoppare le voragini.
Nessuna verifica, nessun controllo strutturale. Al contempo, nessuna spiegazione sull'accaduto.
La stessa Fce, nella giornata di oggi, ha ribadito la propria estraneità all'accaduto.
La Protezione Civile ha richiesto tutta la documentazione disponibile su quel tratto di strada, che intanto è riaperta al traffico.

Insomma, non si sa perchè è successo. Ma è successo già due volte
Chi può dire che non accadrà una terza volta?


Una sola cosa è certa. Dalle 15 di oggi pomeriggio, auto e camion torneranno a circolare liberamente lungo la stessa tratta di circonvallazione che è già crollata due volte in due soli anni.

CROLLO DELLA CIRCONVALLAZIONE - LE PRIME FOTO






In esclusiva le prime foto della Voragine che si è creata ieri nella Circonvallazione di Catania, una delle più importanti arterie della città. Come l'anno scorso, anche quest'anno si è sfiorata la tragedia.

Le dimensioni della voragine sono di 80 cm di diametro per 2 metri di profondità. Quello che più sconcerta è la "Stanza vuota" di 20 metri quadrati che si trova immediatamente sotto il manto stradale, e che potete riconoscere dalla nostra foto (è tutta l'area transennata).

14 aprile 2010

CROLLO DELLA CIRCONVALLAZIONE - Le Variazioni nel Traffico da Misterbianco verso Catania

http://www.soqquadro.org/Public/data/Luisa/200861294252_buco%202.JPG


Continuiamo ad informare i Catanesi sulle conseguenze del crollo della Circonvallazione:

Ecco le variazioni nella circolazione:

al fine di evitare pericoli per la circolazione stradale e per la pubblica incolumità, nelle more del ripristino della rete stradale e della sicurezza, è stato predisposto il seguente percorso veicolare alternativo:
  • Il traffico veicolare proveniente da Misterbianco sarà deviato lungo la via S. Catania (a destra della Circonvallazione) e potrà riprendere la stessa proseguendo da via A. Merlino e risalendo la via S. G. Galermo;
Sul posto si sono recati gli assessori alle manutenzioni Angelo Sicali e quello alla viabilità Antonio Scalia.


Fonte: Comune di Catania

INCREDIBILE A CATANIA - Crolla di nuovo la Circonvallazione. Due Voragini in due anni.

http://www.soqquadro.org/Public/data/Luisa/200861294252_buco%202.JPG




Due volte in meno di due anni. Si riapre ancora una volta la Circonvallazione catanese. Ma non si apre al traffico. Si apre letteralmente. Un'altra voragine, la seconda in meno di due anni. Sempre nel tratto di Nesima, dove si stanno realizzando i lavori che porteranno al completamento della Metropolitana catanese, all'altezza di Via S. Catania, nella corsia in direzione Ognina.
Non si conosce ancora il bilancio di danni a persone o cose. Sul posto per i rilievi del caso è intervenuta la polizia municipale, per gli accertamenti di rito i vigili del fuoco.

Per adesso, rimane solo lo sconcerto per un avvenimento assurdo, che si è già verificato due volte.

Vale la pena ricordare il primo crollo (cui si riferiscono le immagini) avvenuto l'11 giugno del 2008. In quel caso il cedimento interessò un'area sovrastante una galleria della costruenda metropolitana della Ferrovia circumetnea.



- AGGIORNAMENTO IN TEMPO REALE -


SOTTO LA VORAGINE una sorta di "stanza" vuota di 20 metri.

DISAGI per gli automobilisti. TRAFFICO bloccato.

Una delle arterie principali di Catania collassa due volte. "Non sappiamo ancora perchè".

Sul cedimento nella circonvallazione di Catania è intervenuta la Ferrovia circumetnea che, con il direttore dei lavori della costruenda tratta metropolitana, Roberto De Pietro, sottolinea che "non c'è alcun coinvolgimento della Fce nella vicenda".

Secondo i rilievi appena effettuati, pare che la Stazione San Nullo (molto vicina al punto della voragine) non sia stata interessata dal fenomeno e non abbia subito alcuna lesione.

12 aprile 2010

Catania perde piazza Carlo Alberto: dopo la Fiera arrivano le transenne. Commercianti in rivolta.



Piazza Carlo Alberto rappresenta da sempre, per i catanesi, un pò croce e delizia.

Sede del tradizionale mercato mattutino, nel pomeriggio e di sera resta in uno stato di abbandono, sommersa dalla sporcizia di una fiera per nulla regolata.
Singolare la soluzione trovata dall'Amministrazione: regolamentazione? Sanzioni per chi sporca? NO.

Chiudere l'intera zona al traffico (con annesse transenne e vigili urbani desolati per l'accaduto) dalla fine del mercato (ora di pranzo) sino alle 21, per consentirne la pulizia (la cui durata, cronometrata, dura meno di ora).
Un pò come lasciare casa per un mese perchè c'è la signora delle pulizie.

Conseguenza: Piazza Carlo Alberto DESERTA per tutto il pomeriggio, orda di commercianti fuori dalle botteghe a protestare per aver perso la visibilità del loro negozio in centro storico.

Tanto di cappello.

08 aprile 2010

Catania, a rischio crollo una scuola con 500 alunni. Indagato Scapagnini

http://www.irfcatania.it/images/fondazioni.JPG


La Procura di Catania ha indagato quattro persone nell'ambito dell'inchiesta su presunti problemi strutturali dell'istituito onnicomprensivo Angelo Musco, del popoloso rione Villaggio Sant'Agata frequentato da circa 500 alunni, che lo renderebbero a rischio in caso di terremoto e che è sotto sequestro dal 14 aprile del 2009.

Informazioni di garanzia sono state notificate all'allora sindaco e attuale parlamentare nazionale del Pdl, Umberto Scapagnini; l'allora assessore comunale alla Manutenzione e attuale deputato regionale siciliano del Mpa, Giuseppe Arena; il dirigente dello stesso assessorato, Giovanni Tomasello; e il progettista, Santo Cimillaro, che in una nota appositamente redatta segnalava come non necessari interventi di consolidamento nella scuola.

Per tutti, il reato ipotizzato è di omissioni in atti d'ufficio, Cimillaro è indagato anche per falso ideologico. L'inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Lucio Setola, era stata aperta in seguito alla denuncia di un'impresa che aveva svolto dei lavori di adeguamento di alcuni impianti della scuola che aveva notato delle anomalie nelle strutture portanti dello stabile.


Fonte: Lasiciliaweb.it

03 aprile 2010

L'Etna trema - scossa alle 22 di venerdì sera.

http://www.siciliasud.it/Altrefoto/etna/etna1.jpg


Una scossa di magnitudo 4.0 è stata registrata alle 22,02 sul versante nord-est dell'Etna. L'ipocentro è stato localizzato dall'istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania nella zona del Villaggio Mare-Neve ad una profondità di circa 1 chilometro.

Secondo quanto riferito dai ricercatori dell'INGV, il terremoto sarebbe l'evento di maggiore intensità di uno sciame sismico che è ancora in corso sul vulcano.

Da monitoraggi eseguiti dal dipartimento nazionale della Protezione Civile non risultano danni a cose e persone. I terremoti sono stati però nettamente avvertiti dalle popolazioni dei paesi della zona, come Sant'Alfio e Mascali.


Fonte: lasicilia.it