28 gennaio 2011

LAVORATORI OCCUPANO IL CONSIGLIO COMUNALE DI CATANIA

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La seduta del consiglio provinciale di Catania ieri sera intorno alle 20 è stata interrotta da alcuni lavoratori delle cooperative Arst-lavor e Multi Service, operanti nelle scuole, in stato di agitazione per la diminuzione dell'orario di lavoro, che hanno fatto irruzione nell'aula di Palazzo Minoriti e l'hanno occupata per qualche ora.

Il capogruppo dell'Udc alla Provincia Antonio Danubio una nota inviata al presidente della Provincia e del Consiglio provinciale ora chiede l'adozione, durante le sedute, di "immediate misure di sicurezza".

"Mi corre l'obbligo innanzitutto - ha detto Danubio - di esprimere la piena solidarietà ai lavoratori ma non posso però condividere la degenerazione della protesta che ha interrotto il regolare andamento dei lavori consiliari e potrebbe, se si andasse oltre, mettere a rischio anche l'incolumità personale dei consiglieri".

Per Danubio l'accaduto "conferma lo stato di malessere generale che sta degenerando, con il rischio di sommosse se il governo nazionale e regionale non interverranno seriamente nel fornire gli opportuni strumenti per lo sviluppo economico e occupazionale della nostra terra".

23 gennaio 2011

CUFFARO IN CARCERE


Dopo l'emissione della sentenza di Cassazione che lo condanna a 7 anni di carcere per "favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra" , il Senatore ed ex Presidente della Regione Sicilia Salvatore Cuffaro si è consegnato stamani al corpo dei carabinieri, i quali hanno consegnato l'ex governatore della Sicilia presso la strutture detentiva di Rebibbia, dove sconterà presumibilmente l'intera pena.

21 gennaio 2011

CATANIA: CEDE VIA VITTORIO EMANUELE.

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Un improvviso cedimento strutturale delle volte di sostegno delle condutture fognarie di via Vittorio Emanuele si e' verificato stamani intorno alle 10 a Catania, all'incrocio con piazza Duomo. L'area e' stata transennata e i tecnici comunali stanno verificando la consistenza dei danni e valutando gli interventi per il ripristino della strada.
La polizia municipale sta presidiando la zona.

SANTA MARIA GORETTI: RUBATI CAVI DI RAME - NIENTE RUGBY PER I BAMBINI

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E' solo l'ultimo, odioso, atto di vandalismo quello che ieri ha impedito a tanti piccolissimi di giocare a Rugby allo stadio Santa Maria Goretti di Catania. Rubati i cavi di rame, è stato infatti impossibile accendere l'unico riflettore e permettere di giocare ai tantissimi ragazzini che ogni settimana partecipano al progetto "Rugby, play and school".

"Avremmo voluto esaltare un gesto tecnico, commentare una giocato, descrivere emozionando ed emozionandoci la bellezza di una meta - afferma Umberto Trebar, team manager dell'Amatori Catania - avremmo voluto, perchè in realtà ci ritroviamo a scrivere di fatti che mortificano la bellezza dello sport, il sacrificio quotidiano di tutti quelli che cercano nel rugby e con il rugby uno stile di vita ed un'educazione difficile da ritrovare altrove".

"La notte scorsa, per la quarta volta - aggiunge Trebar - alcuni gentiluomini hanno pensato bene di rubare i cavi di rame che permettevano il funzionamento dell'unico riflettore in funzione, grazie al quale era possibile continuare l'attività sportiva. Ma non solo: hanno anche sfondato la porta che permetteva l'accesso all'interno della struttura e rubato i giocattoli riservati ai più piccoli".

"È l'ennesimo episodio che ci fa indignare, che vanifica i sacrifici di tutti: nostri, del Comune e dell'associazione Spes - conclude Trebar - se dovesse continuare così potremmo essere costretti a fermare l'attività e a rimettere oltre 200 ragazzini, che ogni pomeriggio affollano il 'Gorettì, in mezzo alla strada. Spero che si faccia qualcosa per tutelare quello che è un patrimonio di tutta la città".

20 gennaio 2011

LA BADANTE UCCISA PER GELOSIA

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"Anche se sono sospettato di essere io l'assassino di Lucia, sono tranquillissimo. Noi eravamo una coppia che si amava. La cosa che non capisco, chi e perchè abbia fatto una cosa del genere".


Si difende così l'uomo di 52 anni, indagato dalla Procura di Catania nell'ambito delle indagini sull'uccisione della sua compagna, Lucia Cosentino, la badante di 51 anni assassinata la notte tra sabato e domenica scorsa a Catania. L'uomo, che fa l'agricoltore in un paese alle pendici dell'Etna è uno dei due indagati per omicidio volontario, anche se i magistrati sottolineano che è "un atto dovuto per eseguire atti irripetibili".

È difeso dall'avvocato Miriam Condorelli dello studio legale Trantino: "Non ho alcuna idea a riguardo - sostiene l'uomo - non ho il sospetto di possa avere fatto una cosa del genere. Forse qualcuno che era geloso di me, del fatto che noi stavamo insieme, che, quando potevamo, ci vedevamo".

"Stavamo assieme da cinque anni - aggiunge il 52nne- eravamo una coppia che si amava. Sei mesi fa lei ha iniziato a lavorare a Catania come badante. E così ci vedevano solo il sabato anche solo per dieci minuti, per prendere un caffè".

L'uomo conosceva la passione di Lucia per il computer e le linee chat: "Parlava con le sue amiche, con i suoi amici - sottolinea - aveva molto tempo a disposizione, non stava certo, tutto il giorno, a guardare la signora di novant'anni. La mattina, si alzava faceva le faccende domestiche e poi aveva molto tempo, non stava certo a guardare la vecchietta tutta la giornata".

L'uomo svela anche l'esistenza di un diario della donna: "A lei - sostiene - piaceva scrivere, appuntava ogni cosa che faceva. Ogni giorno, quando tornava da casa, si lavava le mani e poi si metteva a scrivere. Noi non avevamo alcun segreto, nè io nè lei. E io avevo fiducia massima nei suoi confronti".

17 gennaio 2011

CATANIA: BADANTE UCCISA IN CASA CON INCREDIBILE VIOLENZA

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Uccisa nel suo letto, con il cranio completamente sfondato e il cuscino pressato sul volto. È l'orrenda fine di una badante di 51 anni, Lucia Cosentino, originaria di Castiglione di Sicilia, assassinata a Catania nella casa in cui lavorava. L'abitazione è al quarto piano di un palazzo nel lungomare Ognina, una delle zone residenziali della città, nel rinomato viale Alcide De Gasperi.

A fare la macabra scoperta è stata la pensionata ultranovantenne per la quale la vittima da tempo lavorava. Non l'ha vista in giro per casa e si è recata nella stanza che le era riservata per trascorrere la notte. Non le ha risposto e ha chiamato i parenti, che, dopo avere visto che la badante era in una pozza di sangue, a loro volta hanno avvertito subito il 118.
Il medico in servizio sull'ambulanza ha constatato il decesso della donna e ha avvertito la polizia. Sul posto sono arrivati gli investigatori della squadra mobile per i rilievi e per cercare di fare luce sul giallo.

Dalla Questura si sottolinea che "si indaga a 360 gradi, senza escludere alcuna ipotesi a priori", ma la pista seguita è quella della sfera personale della vittima. Ci sono dei particolari che spingono per questa tesi. Il primo è che la porta di casa non è stata forzata: quindi o l'omicida aveva la chiave dell'appartamento o è stato fatto entrare dalla vittima, all'insaputa della padrona di casa.

La badante, inoltre, indossava il pigiama ed era a letto: probabilmente è stata colpita più volte, in maniera violenta, mentre dormiva con un oggetto contundente, che non è stato trovato. Una fonte qualificata riferisce che il cranio della donna è stato completamente devastato: chi l'ha uccisa ha agito con rabbia. Per questo una delle tesi al vaglio della polizia è quella del delitto passionale: un compagno respinto o una relazione finita.

La donna, che era da tempo separata dal marito, è indicata da vicini di casa come "una bella signora, molto curata e che teneva al suo aspetto". La tesi del ladro non convince gli investigatori: nella stanza della vittima mancano diversi oggetti personali e dei soldi, ma nel resto della casa tutto è ordine.

Così la squadra mobile sta ricostruendo la personalità della vittima e le sue ultime frequentazioni. Gli investigatori stanno interrogando le persone che la conoscevano. I primi ad essere stati interrogati sono stati la pensionata, unica persona in casa, oltre all'assassino, al momento del delitto, che ha detto di non avere sentito alcunchè. Poi anche un giovane nipote dell'ultranovantenne, che abita nello stesso palazzo, che è stato uno dei primi a intervenire in casa dopo il delitto.

Sia la famiglia della vittima sia quella della pensionata per cui Lucia Cosentino lavorava sono indicate da investigatori come composte da "persone perbene". Le indagini della squadra mobile sono coordinate dal procuratore capo Vincenzo D'Agata e dal sostituto Antonella Barrera.

14 gennaio 2011

FONTANAROSSA TORNA ALLA NORMALITA' (PER ORA)

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L’aeroporto di Catania Fontanarossa torna alla normalità.
Lo comunica l’Enac. Sulla base delle ultime ed aggiornate informazioni fornite dall’I.N.G.V. – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - e dall’Ufficio meteorologico di Sigonella sull’attività vulcanica dell’Etna, l’Unità di crisi aeroportuale di Catania, presieduta dall’ENAC e composta da tutti i soggetti presenti sullo scalo, ha disposto la ripresa della piena operatività dell’Aeroporto di Catania Fontanarossa, senza più limitazioni di movimenti.
Al termine della riunione di questa mattina, inoltre, alla luce della regolarità della situazione meteorologica, è stata decisa la chiusura dell’Unità di crisi aeroportuale, fermo restando la possibilità che possa essere nuovamente convocata in caso di eventuali cambiamenti.

COMUNE DI CATANIA - ANCHE LOMBARDO INDAGATO

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Sei dirigenti comunali, 39 assessori di sette giunte del centrodestra dell'ex sindaco Umberto Scapagnini, attuale parlamentare nazionale del Pdl, e una, non piu' in carica, del senatore Raffaele Stancanelli. Sono i 47 indagati per abuso d'ufficio nell'inchiesta avviata dalla Procura sulla gestione del personale al Comune di Catania. E tra di loro figura anche l'attuale presidente della Regione Siciliana, Raffale Lombardo, in relazione al periodo in cui rivestiva la carica di vice sindaco di Catania.
Ancora ombre, dunque, sull'amministrazione del comune di Catania degli ultimi 10 anni, che ha avuto come protagonista il centrodestra catanese nelle personalità di Scapagnini, Lombardo e Stancanelli.

12 gennaio 2011

SPETTACOLO ETNA!




Ecco in anteprima le foto dell'eruzione vulcanica che si sta riversando nel versante Sud- Est del Vulcano. Una tra le più spettacolari eruzioni dell'ultimo ventennio. Si attendono i primi comunicati dell' Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e della Protezione Civile.

Si ringrazia per le foto la gentilissima collaborazione di Massimiliano Fazio, Daniele Maccarrone e Roberto Strano.

ATTERRAGGIO DA PAURA ALL'AEROPORTO DI CATANIA

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Atterraggio d'emergenza, con tanto spavento ma fortunatamente nessun ferito, per l'aereo Windjet Forlì-Catania (volo IV583) decollato alle 8,45 dall'aeroporto di Forlì e atterrato a Catania Fontanarossa attorno le 10,20. A riferirlo, è stato uno dei passeggeri, il capitano Carmelo Grasso, comandante dei carabinieri di Jesi, in viaggio di lavoro.

"L'aereo stava per atterrare in leggero anticipo - ha detto all'Ansa - ma improvvisamente ha ripreso quota. Il comandante ci ha detto che c'era un'avaria al sistema frenante. Una decina di minuti dopo siamo atterrati in un'altra area dello scalo, mentre i vigili del fuoco gettavano acqua sulla pista e schiuma sul carrello, e sul posto accorrevano anche vari agenti e carabinieri. Siamo rimasti a bordo per circa mezz'ora. Il comandante ci ha informato che la torre di controllo aveva segnalato una fuoriuscita di fumo bianco dal carrello, e a quel punto siamo scesi. E' stato veramente un atterraggio da paura", ha concluso il capitano Grasso.

STANCANELLI INDAGATO: ABUSO D'UFFICIO


Falso ideologico e abuso d'ufficio sono i reati per i quali sono indagati il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli e i componenti della giunta comunale di Catania che alla fine del 2008 deliberarono l'aumento delle ore lavorative da 24 a 35 settimanali per quasi quattrocento lavoratori. L'avviso di conclusione indagini, che riguarda anche dirigenti dell'ufficio del Personale e della Ragioneria che firmarono gli atti, è stato notificato da militari della guardia di finanza a tredici persone. Secondo le indagini gli amministratori avrebbero favorito i dipendenti precari con un aumento illegittimo delle ore d'impiego causando un danno patrimoniale all'ente di diversi milioni di euro.

Sono diversi i filoni d'inchiesta aperti dalla procura di Catania sulla gestione del personale del Comune. Avanzamenti di carriera verticale e la stabilizzazione di precari nel 2005 con l'immissione in servizio di 40 operai da parte dell'ente sono al centro di un fascicolo culminato con l'emissione di avvisi di conclusione indagine per 36 indagati. Tra loro ci sono l'ex sindaco Umberto Scapagnini e componenti le giunte di centrodestra da lui guidate dal 2002 al 2008, funzionari e dirigenti del Comune di Catania. Secondo l'ipotesi dell'accusa le delibere sarebbero state firmate senza che esistessero presupposti di legge ed economici e avrebbero procurato un danno di diversi milioni di euro all'Ente.

10 gennaio 2011

CONSENSI, ILSOLE24ORE: CROLLANO STANCANELLI E LOMBARDO



Brutto regalo di inizio anno per il Sindaco di Catania Raffaele Stancanelli. Il Governance Poll 2010, realizzato da IPR Marketing per il Sole 24 Ore, che misura il favore riconosciuto dagli elettori agli amministratori locali, lo relega in terzultima posizione tra i Sindaci Italiani, con solo il 46% del consenso dei suoi concittadini, che solo due anni fa gli riconoscevano il 55% di apprezzamento.

Sempre secondo IPR Marketing, il miglior Sindaco l'Italia risulta essere Matteo Renzi, Sindaco di Firenze, che batte di un solo punto percentuale l'altro democratico Sergio Chiamparino, Sindaco di Torino.

Guarda la Tabella dei Sindaci.

Tra i Governatori, sembra pagare le conseguenze della agitata situazione politica Regionale Raffaele Lombardo, che crolla al 50% dei consensi, -15,4% rispetto al giorno della sua elezione, e figura tra i Record negativi. Quest'ultimo dato risulta ancora più pesante se confrontato con i dati dei suoi omologhi delle altre regioni. Dopo di lui, la flessione più significativa è di Vito De Filippo, Presidente della Basilicata, in flessione di "soli" 5,8 punti percentuali.

Guarda la Tabella dei Presidenti di Regione.

UNA CASELLA E-MAIL PER OGNI STUDENTE DELL'ATENEO DI CATANIA


Si chiama "@Studium.UniCt" ed è il nuovo servizio che il Cea, il Centro per i sistemi di elaborazione e le applicazioni scientifiche e didattiche dell'Università di Catania, ha appena attivato - su mandato del Consiglio di amministrazione dell'Ateneo -, a favore degli studenti e dei laureati dell'Ateneo catanese.

Si tratta di una piattaforma digitale completa, per la comunicazione e la collaborazione tra gli studenti, che integra una casella di posta elettronica istituzionale, accessibile anche mediante dispositivi mobili (come gli smartphone), ad altri utili strumenti quali la gestione e condivisione di calendari, documenti, foto e rubriche e un servizio di messaggistica istantanea integrata (chat) e di videocomunicazione (leggi anche l'articolo "Al via Studium.Unict e AteneoOnFly").

Il servizio, offerto a titolo completamente gratuito, trae origine dall'esigenza individuata dall'amministrazione universitaria di dotare ogni studente di una casella di posta elettronica istituzionale, al fine di veicolare le comunicazioni ufficiali dell'Università, delle strutture didattiche, dei docenti, incentivando e supportando ad ampio raggio la comunicazione fra l'Ateneo e i suoi studenti.

Tra le opzioni individuate per l'attivazione del servizio, il consiglio direttivo del Cea ha scelto una piattaforma offerta agli atenei di tutto il mondo dai gestori Microsoft e Google, gratuita e di elevatolivello tecnico. Il Cea ha curato inoltre l'integrazione tra i servizi offerti da questa nuova piattaforma e i sistemi di Ateneo per la gestione delle carriere studenti, impegnando le risorse derivanti dal progetto U4U - Università digitale, cofinanziato dal Dipartimento per l'innovazione tecnologica della presidenza del Consiglio dei Ministri.

Gli studenti che volessero sfruttare questa nuova opportunità, possono accedervi a partire dalla propria pagina personale del "portale studenti", cliccando sul pulsante "email" e seguendo le istruzioni per l'attivazione del servizio.

07 gennaio 2011

EX CESAME OCCUPANO DI NUOVO LA STANZA DI STANCANELLI

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Una ventina di operai dell'ex Cesame è entrata stamani nel municipio di Catania forzando un blocco dei vigili urbani e per oltre cinque ore ha occupato la stanza del sindaco Raffaele Stancanelli per protestare contro il loro mancato assorbimento da parte dell'Ikea, il colosso svedese che sta costruendo un nuovo punto vendita nel sito della fabbrica.

I 28 lavoratori intorno a mezzogiorno hanno lasciato la stanza del sindaco e stanno partecipando ad un incontro con lo stesso Stancanelli nella sala giunta.

Due agenti di polizia municipale sono rimasti lievemente feriti e sono stati medicati nell'ospedale Garibaldi. Uno è rimasto ferito in una gamba, l'altro ha riportato una lussazione in una spalla.

05 gennaio 2011

CATANIA, SVISTE CICLABILI. I GIOVANI DEMOCRATICI "CATANIA POTREBBE ESSERE DIVERSA"


Ok. Catania non è certamente la prima Città d'Italia per numero e dimensioni di piste ciclabili. Ok, il sogno di una Catania riempita di biciclette ancora è lontano dalla sua realizzazione. Però, quelle poche piste ciclabili, sono tenute con cura e progettate in maniera intelligente. Ecco un esempio lampante: la pista ciclabile di via Giovanni di Prima, collocata in una delle più curate e valorizzate zone del Centro Storico di Catania.

Tra macchine parcheggiate DENTRO il percorso della pista o davanti alle scivole tra un marciapiede e l'altro (ottime anche per le sedie a rotelle), indicazioni verticali poggiate per terra, immondizia sparsa per la pista, anche i più abili ciclisti potranno trovare pane per i propri denti. E si potranno divertire, se vorranno. E se ne saranno capaci.


Pubblichiamo alcune foto che abbiamo ricevuto dai Giovani Democratici della Città di Catania. Secondo il Segretario dei Giovani Democratici Livio Gigliuto, "è incomprensibile il modo in cui l'amministrazione comunale di Catania, in maniera quasi scientifica, dimentica di prestare anche la minima attenzione verso la Città. All'assenza di piste ciclabili a Catania, già di per se intollerabile, si aggiunge la pessima gestione delle pochissime piste esistenti. Catania potrebbe essere molto diversa, se l'amministrazione lo volesse".

Epifania alle Ciminiere

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Sono state messe in campo tre iniziative dalla Provincia per domani,giorno dell’Epifania,per i bambini,gli indigenti e i non-vedenti.

Il Presidente della Provincia di Catania,Giuseppe Castiglione,accompagnato dall’assessore alle Politiche sociali, Pippo Pagano, alle ore dieci inaugurerà la nuova sede del “Museo del giocattolo”, in presenza di animatori-giocolieri.

Questo museo comprende la collezione di giocattoli antichi,di proprietà dell’associazioni “Ioco” presieduta da Margherita Scuderi.

Alle undici nello stesso luogo il presidente e l’assessore ,con volontari dell’Unione Italiana Ciechi,visiteranno l’area espositiva dedicata ai non-vedenti (“Museo Tattile”),che dal prossimo lunedì ritornerà nella sua vecchia sede di via Etnea. Questa era stata spostata nei locali della Provincia con l’intento di spostare l’attenzione verso questa categoria svantaggiata.

Alle ore dodici e trenta, sempre alle Ciminiere, si svolgerà il pranzo per i più poveri . Pranzo organizzato dalla Caritas diocesana e altre associazioni di volontariato.

Tre iniziative diverse,tre finalità che convergono allo stesso punto. Domani le Ciminiere saranno teatro di una ormai sconosciuta sensibilità,che però certamente non risolverà i problemi quotidiani degli indigenti e i non-vedenti.

CATANIA - POLIZIA SPARA CONTRO TIR IN FUGA: UN FERITO GRAVE



Un camionista di 33 anni, Massimo Grillo, e' stato ferito la notte scorsa con colpi di arma da fuoco
da agenti della polizia a Catania che tentavano di fermare la sua corsa nel centro della citta' alla guida di un Tir. L'uomo, centrato al torace, e' ricoverato nell'ospedale Garibaldi con la prognosi riservata.

Nella sparatoria e' rimasto ferito, da un colpo di rimbalzo, a una gamba un militare della guardia di finanza che era di servizio all'ingresso del porto, che e' ricoverato all'ospedale Vittorio Emanuele. Secondo la ricostruzione delle forze dell'ordine, il camionista, la notte scorsa, era alla guida di un autoarticolato di un suo familiare, all'oscuro della vicenda, e non si e' fermato a un controllo dei carabinieri. Ne e' scaturito un inseguimento al quale hanno partecipato anche diverse 'volanti' della polizia.

Davanti il porto, il Tir avrebbe tentato di forzare il varco d'ingresso e alcuni agenti, secondo quanto riferito da investigatori, avrebbero anche avuto la sensazione che l'uomo fosse armato: per questo hanno esploso alcuni colpi di pistola per bloccarlo. Nella sparatoria sono rimasti feriti il camionista, in maniera grave, e un appuntato della guardia di finanza, in maniera non grave a un ginocchio da un proiettile di rimbalzo, che era di servizio all'ingresso dello scalo marittimo. Grillo non e' nuovo a episodi del genere: nel dicembre del 2009 fu ferito da agenti di polizia durante un altro folle inseguimento in citta'. Quella volta era alla guida di una motrice. Un analogo episodio e' avvenuto nella scorsa estate; anche in quel caso non si fermo' a un controllo delle forze dell'ordine mentre alla guida di uno scooter, ma l'inseguimento si concluse senza ferimenti.

04 gennaio 2011

PIAZZA LANZA: "MIO FIGLIO NON SI E' SUICIDATO"

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"Voglio sapere la verità, voglio giustizia. Mio figlio non può essersi suicidato. Non so cosa è successo e lo voglio sapere". Sono le parole di Graziella La Venia, mamma di Carmelo Castro, un ragazzo incensurato di 19 anni morto il 28 marzo del 2009 nel carcere di piazza Lanza a Catania, quattro giorni dopo essere stato arrestato insieme con due presunti complici per una rapina in una tabaccheria.

La donna stamani ha incontrato a Catania i giornalisti insieme con il suo legale, l'avvocato Vito Pirrone, e a Patrizio Gonnella, presidente dell'associazione 'Antigone', che hanno illustrato i contenuti di un esposto presentato alla Procura di Catania insieme con l'associazione "Buon diritto" per chiedere la riapertura delle indagini sulla morte del giovane avvenuta, secondo la versione ufficiale, per "asfissia da impiccamento", come recita l'archiviazione della vicenda del 27 luglio scorso.

Nell'esposto si evidenziano "eclatanti contraddizioni e lacune nell'indagine" e si parla di "circostanze che non sono state debitamente approfondite". Gonnella ai giornalisti ha parlato di "tre giorni di buio carcerario" ed ha anche chiesto una "seria indagine amministrativa" sottolineando come il giovane fosse stato posto in regime di "grandissima sorveglianza" ma aggiungendo che "nelle ore che hanno preceduto la morte non era sorvegliato". "Per giustizia - ha proseguito Gonnella - ci siamo messi a disposizione della famiglia del ragazzo per far sì che l'indagine si riapra. Questa ci pare una indagine non fatta".

"Se non sarà riaperta l'inchiesta - ha aggiunto Gonnella - faremo ricorso alla Corte europea per i diritti umani perchè è stato negato il processo equo e daremo il via ad una causa civile chiedendo un congruo risarcimento per danni morali e materiali". "Dagli esami autoptici - ha concluso Gonnella - si rileva che pochi minuti prima della morte Carmelo Castro aveva mangiato e questo dato non risulta nell'indagine. Chiunque mangia, si sa, è più improbabile che abbia intenzione di suicidarsi. Tutto è possibile ma vogliamo che si verifichi".

L'avvocato Pirrone ha parlato dal canto suo di "circostanze inquietanti" e ha aggiunto: "Nessuno ci ha dato una risposta e non è stata fatta una vera indagine. La ricostruzione dei fatti che ci è stata fornita è precaria e contraddittoria".

ETNA: ESPLOSIONI DAL CRATERE

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Attività stromboliana dal cratere di Sud-Est dell'Etna. Per tutta la notte, dalle 23 fino alle 6, il fenomeno è stato accompagnato da un significativo incremento nell'ampiezza del tremore vulcanico, raggiungendo un picco verso mezzanotte, per tornare ai livelli precedenti in mattinata. Secondo quanto reso noto dagli esperti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia - sezione di Catania, "tra le 23 di ieri e le 2, l'attività è consistita in frequenti esplosioni stromboliane (circa 1-3 al minuto), che hanno lanciato materiale grossolano incandescente fino a qualche decina di metri sopra l'orlo della depressione craterica. Raramente è stata osservata la ricaduta di 'bombe incandescentì fuori dall'orlo craterico, soprattutto verso sud ed est. Non è stata osservata nessuna fuoriuscita di lava, e l'evento ha prodotto delle trascurabili quantità di cenere". L'attività è continuata per quasi tutta la notte per diminuire notevolmente dopo le 6 del mattino.

TAGLI DI 16 MILIONI AL COMUNE, BIANCO: "ALLARME CATANIA, COSI' AFFONDERA'"

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"Se fossero confermate le notizie che riferiscono del taglio di ben 16,8 milioni di euro che il governo nazionale effettuerà nelle prossime settimane a danno del Comune di Catania, sarebbe molto grave". Il senatore del Pd Enzo Bianco lancia l'allarme per il futuro economico della città.

"Sono cifre importanti, soprattutto per un ente in difficoltà come il nostro. Tutto ciò è frutto di una dissennata politica del governo Berlusconi contro gli enti locali, soprattutto quelli del Mezzogiorno", prosegue Bianco. "A questo si aggiunge, per la nostra città e per molti altri comuni, la decurtazione dei fondi agli enti locali decisa dal governo regionale con l’ultima finanziaria e il federalismo fiscale che, come evidenziano molti studi, rischia con la sua attuazione di tagliare decine di milioni di euro soprattutto ai comuni del Sud".

Si tratta, conclude l'ex sindaco, "di un mix esplosivo per le casse comunali e Catania non può rischiare di affrontare ulteriori problemi finanziari che sta già cercando faticosamente di superare. Chiediamo che il sindaco Stancanelli, che siede in parlamento come esponente della maggioranza di centrodestra, faccia sentire la sua voce. E' inoltre opportuno avviare una seria mobilitazione delle forze politiche catanesi per bloccare questa pericolosa deriva".

Sullo stesso argomento interviene Orazio Licandro, dell'esecutivo nazionale della Federazione della Sinistra: "Il governo prima regala a Catania 40 milioni di euro per salvare gli amici dalle conseguenze politiche del disastro catanese e poi taglia di 16 milioni le future entrate, pregiudicando ancora di più i servizi essenziali per i cittadini più deboli".

Licandro si rivolge al sindaco: "Al senatore Stancanelli, che con evidenti infruttuosi tentativi prova a interpretare il ruolo di primo cittadino della nona città italiana, sommessamente consigliamo di smetterla con le passerelle degli stati generali, magari a farsi vedere meno allo stadio Cibali in compagnia del ministro La Russa, e di alzare invece la voce dove serve, cioè in Parlamento, per fare ciò che un sindaco deve fare per la propria città".

Licandro conclude sarcasticamente: "A Stancanelli non chiediamo mica di fare una cosa sbagliata come quella del sindaco di Firenze che è andato ad Arcore, ma potrebbe andare al ministero dell'Economia, no?".


Fonte: lasiciliaweb.com

03 gennaio 2011

CATANIA - INVENTA UN VIDEOGIOCO IN 48 ORE

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Una tappa irrinunciabile per qualsiasi amante dei Videogame. Catania si conferma una città iperattiva nel mercato dei videogiochi e ospita la Global Game Jam 2011, che si terrà da venerdì 28 a domenica 30 gennaio.

Una 48 ore no-stop di lavoro di gruppo all’insegna della creatività. In occasione di questa terza edizione dell'evento E-Ludo ospiterà, per il secondo anno, un capitolo a Catania presso la Facoltà di Ingegneria.

Per l'occasione la Facoltà rimarrà aperta nell'arco dei tre giorni. Spazi disponibili: aule informatiche per i partecipanti alla jam e spazi espositivi per aziende e dove si svolgeranno le attività collaterali.

L’evento è aperto al pubblico che potrà visitare gli stand delle aziende espositrici, cimentarsi in una serie di avvincenti tornei e partecipare agli incontri culturali organizzati da E-Ludo Lab.

Aprirà la Jam una conferenza sul videogioco come medium culturale e realtà industriale con ospiti di rilievo nazionale. Seguirà una tavola rotonda di sviluppo indipendente.

Alla fine delle 48 ore i partecipanti presenteranno i giochi realizzati e potranno liberamente dialogare con gli sviluppatori mainstream presenti all'evento.

GRAVINA: LAVORI IN VIA GRAMSCI DAL 10 GENNAIO

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Dal 10 gennaio inizieranno i lavori in via Gramsci, a Gravina di Catania. "Abbiamo due obiettivi principali: fare eseguire nel migliore dei modi i lavori di riqualificazione, ma anche creare il minore disagio possibile ai cittadini e utenti della strada", dice il sindaco Domenico Rapisarda. "Siamo consapevoli - continua il primo cittadino - che la via Gramsci e' un'arteria fondamentale per la mobilita' di decine di migliaia di utenti che ogni giorno la attraversano. Del resto, dal momento che la strada ricade interamente nel territorio di Gravina, siamo i primi a patire le conseguenze di questa enorme mole di traffico, sia sotto il profilo dell'inquinamento ambientale sia sotto quello della viabilita'. Tuttavia, i lavori su via Gramsci non potevano piu' attendere e quindi chiediamo a tutti gli utenti di avere un po' di pazienza nei circa tre mesi e mezzo che, secondo la ditta appaltatrice, sono necessari al loro completamento".

CARABINIERI TRAVESTITI DA POSTINI ARRESTANO PUSHER

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A Trecastagni, nel catanese, i carabinieri hanno arrestato un uomo di 34 anni, F. V. accusato di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari, travestiti da impiegati delle Poste che dovevano far firmare una raccomandata sono riusciti ad entrare in casa dell'uomo e durante una perquisizione effettuata con l'ausilio di un'unita' cinofila hanno rinvenuto e sequestrato 10 grammi di cocaina.

CATANIA - SBRANATE 27 PECORE IN 3 GIORNI

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Non e' cessato a Santa Maria di Licodia, in provincia di Catania, l'allarme per la presenza di un animale che finora ha ucciso 27 ovini.

Altri tre ovini sono stati uccisi la notte di Capodanno e gli investigatori ritengono che nella zona ci siano altri cani randagi oltre i due catturati il 30 dicembre scorso dopo l'uccisione di una ventina tra pecore e agnelli avvenuta alla vigilia di Natale in un ovile nelle campagne del paese.

Nella zona continuano i servizi di vigilanza.

CATANIA - RADDOPPIATI GLI INCIDENTI MORTALI

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Lo scorso anno sono più che raddoppiati gli incidenti stradali mortali nel Catanese: sono stati, infatti, 10 i decessi registrati nel 2010, contro i quattro del 2009. L’aumento statistico è del 150 per cento. Sono invece diminuiti i feriti, passati da 173 a 147.

E’ il bilancio reso noto dalla sezione della polizia stradale di Catania, che coordina anche i reparti distaccati di Caltagirone e Randazzo, che nel 2010 ha messo su strada, complessivamente, 4.252 pattuglie che hanno accertato 18.435 infrazioni.

Tra le violazioni contestate 1.222 hanno riguardato il mancato utilizzo del casco, 1.960 la circolazione senza copertura assicurativa, 417 la guida senza patente e 98 la guida in stato di ebbrezza.

La polizia stradale nel 2010, nel Catanese, ha anche ritirato 614 patenti di guida e 1.467 carte di circolazione, decurtato 17.896 punti dalle patenti di guida e sequestrato 971 veicoli.

01 gennaio 2011

STANOTTE TRE MANI AMPUTATE: BASTA CON I BOTTI DI CAPODANNO.

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Il bilancio varia (relativamente) nei numeri. Ma il concetto resta drammaticamente lo stesso: sparando botti a capodanno si rischia di dover cambiare radicalmente la propria vita da un secondo all'altro. Sogni, speranze, progetti. Tutto cestinato in pochi secondi. Osservatorio Catania lancia un appello: Basta con i botti di Capodanno.

Arriviamo ai fatti di poche ore fa, nel catanese.

Trenta persone ferite, sei delle quali in maniera grave: tre di loro hanno subito l'amputazione totale di una mano nel centro grandi ustionati dell'ospedale Cannizzaro dove sono ricoverati. E' il primo bilancio dei botti di fine anno nella provincia di Catania.

Tra i ricoverati al Cannizzaro c'è un ragazzo di 15 anni, C. P., che ha avuto la mano destra amputata all'altezza del polso per la deflagazione di un grosso petardo durante i festeggiamenti per l'arrivo del nuovo anno. L'incidente è avvenuto davanti la sua abitazione a San Pietro Clarenza, paese alle pendici dell'Etna a pochi chilometri dal capoluogo etneo. È ricoverato con la prognosi riservata, ma non in pericolo di vita, nel reparto di chirurgia plastica.

Nello stesso reparto si trova un altro minorenne al quale sono state amputate due dita della mano sinistra. Nell'ospedale Cannizzaro sono complessivamente 10 le persone ricoverate. Secondo quanto ha riferito uno zio del ragazzo che ha perduto la mano, la ferita sarebbe stata causata "dall'esplosione di una bomba carta che ha avuto una deflagrazione come se fosse stato un ordigno da guerra". "Mio nipote - ha aggiunto - è stato sbalzato per 10 metri: non è possibile che qualcuno metta in vendita bombe così pericolose".

Dei trenta feriti medicati nei vari ospedali i più gravi, di età compresa compresa tra 19 e 33 anni, sono ancora ricoverati al Cannizzaro e uno al Vittorio Emanuele, e rischiano interventi chirurgici alla mano, ma nessuno di loro è in pericolo di vita. Tutti hanno riportato gravi ustioni nell'esplosione di giochi di artificio che stavano maneggiando.