20 maggio 2010

CATANIA - AUMENTANO LE TASSE UNIVERSITARIE?



Continuano i guai per l'università di Catania. Dopo la questione relativa allo spostamento della facoltà di Lingue, che ha portato a lunghe giornate di contestazione da parte di tanti studenti, arriva la proposta di aumento consistente delle tasse.

Proposta che arriva direttamente dalla Commissione Didattica d'Ateneo di Martedi (18 Maggio), che ha discusso l'opportunità di un massiccio aumento delle tasse (38% su tutte le fasce) che sarà poi discusso e deliberato dagli organi superiori nei giorni a seguire. Aumenti che, se resi effettivi, avranno l'effetto concreto e tangibile di rendere impraticabile l'università alle fasce reddituali più basse. Si passerebbe così, infatti, a pagare tra i 500 (minimo) e i 2000 euro (massimo) per poter studiare a Catania. Cifre enormi.

Si prevedono scioperi e proteste da tutto l'Ateneo. Ennesimo attacco ad una istituzione, l'Università di Catania, che mostra in questo periodo vistosi segni di cedimento.

Come da nostro costume, Osservatorio Catania vi terrà aggiornati in TEMPO REALE su ogni novità.

2 commenti:

Francesco V. ha detto...

Se la gente cominciasse a fare delle dichiarazioni dei redditi veritiere, e non facesse cambi di residenza astrusi per evitare di pagare qualche centinaia di euro in più, sono sicuro che non vi sarebbe stato bisogno di aumentare le tasse.
Non voglio fare il liberista di turno ma credo che questa stangata sia necessaria per responsabilizzare un pò tutto l'ateno: Studenti, Professori e Famiglie. D'altro canto spero venga rafforzato il sistema di aiuti economici per gli studenti MERITEVOLI che ne abbiano un effettivo bisogno.

Un abbraccio,
Francesco V.

Anonimo ha detto...

Sono capitato per caso in questo sito.
Ma quello che mi lascia sconcertato è Francesco V.

...
Quanto vorrei che tutti quelli che parlano di aumenti necessari, di paroloni come "responsabilizzazione" e altre cavolate siano COSTRETTI a lavorare per studiare come molti di noi GIA' FANNO A CATANIA.

Come al solito, se ho un neo sulla gamba, invece di "cercare e operare il neo", taglio la gamba ( la poesia a memoria se la sono imparati tutti bene ).

Rimango basito che anche solo una persona possa pensare ANCORA OGGI che in un periodo di crisi e LICENZIAMENTI, la soluzione sia fare pagare di più.
BASTA!