Ieri 5 maggio 2010, al termine dell'assemblea indetta dalla facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Catania alla quale hanno partecipato oltre 2000 studenti di tutte le facoltà dell'Ateneo etneo, ricercatori, docenti e il Preside della facoltà, gli studenti hanno deciso di occupare a tempo indeterminato l'ex Monastero dei Benedettini, sede delle facoltà di Lettere e di Lingue. Gli studenti si oppongono alla paventata chiusura della facoltà di Lingue, alle misure previste dal DDL 1905 e dal DDL 270, che prevede un tetto massimo di 9 facoltà per Ateneo, precarizza ancor di più ricercatori e dottorandi e riordina la Governance universitaria aprendo ad una definitiva privatizzazione.
Gli studenti chiedono che venga immediatamente bloccata la chiusura della facoltà di Lingue, che il Rettore prenda posizione sulla vicenda e che il Senato accademico voti un documento che sancisca l'indisponibilità dell'Ateneo di Catania alla chiusura della facoltà.
È stata convocata per oggi 6 maggio, alle ore 10.30 una conferenza stampa degli studenti in aula A1 dell'ex Monastero dei Benedettini per spiegare le ragioni della protesta e presentare le prossime iniziative.
OsservatorioCatania è vicino agli studenti catanesi, protagonisti ieri di uno straordinario momento di rivendicazione generazionale e studentesca. NESSUNO VUOLE PERDERE LA FACOLTA' DI LINGUE.
Vi aggiorneremo in tempo reale sulla protesta degli studenti, cercando voci direttamente dalla facoltà.
TEMPO REALE
- Anche il Consiglio comunale contro lo spostamento di lingue:
Lanfranco Zappalà (Pd), Giacomo Bellavia (Pdl), Alessandro Corradi (Pdl), Gemma Lo Presti (La Destra) hanno chiesto all’Amministrazione comunale di Catania e al Sindaco Raffaele Stancanelli di intercedere presso il ministro Gelmini per salvaguardare la facoltà di Lingue di Catania. Il Consigliere Zappalà in specie ha posto l’accento sulla necessità di tutelare i diritti degli oltre 7mila studenti di Lingue, diritti calpestati dalla improvvida decisione di chiusura della Facoltà. Bipartisan anche l’interrogazione presentata dai Consiglieri La Rosa (Pdl) e D’agata (Pd), affinchè il Comune si attivi per scongiurare la chiusura di Lingue che causerebbe un danno non solo all’Ateneo catanese per l’evidente impoverimento della propria offerta formativa, ma all’intera città.
Gli studenti chiedono che venga immediatamente bloccata la chiusura della facoltà di Lingue, che il Rettore prenda posizione sulla vicenda e che il Senato accademico voti un documento che sancisca l'indisponibilità dell'Ateneo di Catania alla chiusura della facoltà.
È stata convocata per oggi 6 maggio, alle ore 10.30 una conferenza stampa degli studenti in aula A1 dell'ex Monastero dei Benedettini per spiegare le ragioni della protesta e presentare le prossime iniziative.
OsservatorioCatania è vicino agli studenti catanesi, protagonisti ieri di uno straordinario momento di rivendicazione generazionale e studentesca. NESSUNO VUOLE PERDERE LA FACOLTA' DI LINGUE.
Vi aggiorneremo in tempo reale sulla protesta degli studenti, cercando voci direttamente dalla facoltà.
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- Anche il Consiglio comunale contro lo spostamento di lingue:
Lanfranco Zappalà (Pd), Giacomo Bellavia (Pdl), Alessandro Corradi (Pdl), Gemma Lo Presti (La Destra) hanno chiesto all’Amministrazione comunale di Catania e al Sindaco Raffaele Stancanelli di intercedere presso il ministro Gelmini per salvaguardare la facoltà di Lingue di Catania. Il Consigliere Zappalà in specie ha posto l’accento sulla necessità di tutelare i diritti degli oltre 7mila studenti di Lingue, diritti calpestati dalla improvvida decisione di chiusura della Facoltà. Bipartisan anche l’interrogazione presentata dai Consiglieri La Rosa (Pdl) e D’agata (Pd), affinchè il Comune si attivi per scongiurare la chiusura di Lingue che causerebbe un danno non solo all’Ateneo catanese per l’evidente impoverimento della propria offerta formativa, ma all’intera città.
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