Raffaele Lombardo, governatore della Sicilia sapeva che sarebbero "piovuti attacchi politici quotidiani da parte del Pdl estremista e antigovernativo". In un'intervista a La Repubblica, il presidente della Regione precisa che alla fase degli attacchi politici, ne sarebbe seguita un'altra, un attacco mediatico e giudiziario.
Lombardo sostiene di "essere stato bersaglio di due fughe di notizie, una sull'esistenza dell'inchiesta - aggiunge - e una sulla richiesta d'arresto, entrambe puntualmente smentite dal procuratore di Catania".
Secondo il governatore dietro questa fuga di notizie c'è un disegno. "Qualche procuratore - precisa - sta offrendo assist alla ricomposizione del Pdl in Sicilia, risolvendo una grana non da poco a beneficio di Silvio Berlusconi".
"Il Pdl nazionale e l'Udc siciliano - prosegue Lombardo - puntano alla caduta del mio governo con ogni mezzo per arrivare alle elezioni regionali a novembre. Rimossa l'anomalia siciliana per il premier si spiana la strada verso il voto anticipato nazionale: ad aprile prossimo si può tornare alle urne".
ECCO ALCUNI STRALCI DELL'INTERVISTA A REPUBBLICA:
Lei è del tutto estraneo a Vincenzo Aiello, boss vicino ai Santapaola con il quale, stando a quanto trapela dall'inchiesta, avrebbe avuto contatti?
"Non lo conosco, non so chi sia".
Guardi al suo passato, nulla da rimproverarsi? La sua gestione del potere ha avuto profili clientelari?
"Non ho la coscienza a posto, ma molto di più. E non ho nulla da temere, saprò difendermi. Anche dagli attacchi bassi assestati alla mia famiglia".
Si riferisce a sua moglie? E' stata chiamata in causa per un impianto fotovoltaico da 5,6 milioni di euro finanziato dalla Regione.
"Era un semplice impianto su serra. Ma ho avuto lo scrupolo di cancellare quel progetto, esibendo in giunta la fotocopia della ricevuta di ritorno con cui rinunciavo alla realizzazione di quella struttura".
Altra persona di famiglia chiamata in causa è suo fratello Angelo, deputato. Mette la mano sul fuoco sulla sua trasparenza?
"Mio fratello mi ha assicurato che non ha mai incontrato Aiello, né Sturiale, né altri personaggi ambigui. Ed è ridicola questa storia del pestaggio subito e non denunciato. Esistono cartelle cliniche e medici che possono testimoniare come sia stato ricoverato due volte, nel 2006 e nel 2008, per crisi ipertensive, di cui soffre. Ma anche su questa invenzione la procura farà chiarezza".
Lombardo sostiene di "essere stato bersaglio di due fughe di notizie, una sull'esistenza dell'inchiesta - aggiunge - e una sulla richiesta d'arresto, entrambe puntualmente smentite dal procuratore di Catania".
Secondo il governatore dietro questa fuga di notizie c'è un disegno. "Qualche procuratore - precisa - sta offrendo assist alla ricomposizione del Pdl in Sicilia, risolvendo una grana non da poco a beneficio di Silvio Berlusconi".
"Il Pdl nazionale e l'Udc siciliano - prosegue Lombardo - puntano alla caduta del mio governo con ogni mezzo per arrivare alle elezioni regionali a novembre. Rimossa l'anomalia siciliana per il premier si spiana la strada verso il voto anticipato nazionale: ad aprile prossimo si può tornare alle urne".
ECCO ALCUNI STRALCI DELL'INTERVISTA A REPUBBLICA:
Lei è del tutto estraneo a Vincenzo Aiello, boss vicino ai Santapaola con il quale, stando a quanto trapela dall'inchiesta, avrebbe avuto contatti?
"Non lo conosco, non so chi sia".
Guardi al suo passato, nulla da rimproverarsi? La sua gestione del potere ha avuto profili clientelari?
"Non ho la coscienza a posto, ma molto di più. E non ho nulla da temere, saprò difendermi. Anche dagli attacchi bassi assestati alla mia famiglia".
Si riferisce a sua moglie? E' stata chiamata in causa per un impianto fotovoltaico da 5,6 milioni di euro finanziato dalla Regione.
"Era un semplice impianto su serra. Ma ho avuto lo scrupolo di cancellare quel progetto, esibendo in giunta la fotocopia della ricevuta di ritorno con cui rinunciavo alla realizzazione di quella struttura".
Altra persona di famiglia chiamata in causa è suo fratello Angelo, deputato. Mette la mano sul fuoco sulla sua trasparenza?
"Mio fratello mi ha assicurato che non ha mai incontrato Aiello, né Sturiale, né altri personaggi ambigui. Ed è ridicola questa storia del pestaggio subito e non denunciato. Esistono cartelle cliniche e medici che possono testimoniare come sia stato ricoverato due volte, nel 2006 e nel 2008, per crisi ipertensive, di cui soffre. Ma anche su questa invenzione la procura farà chiarezza".
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