La sezione giurisdizionale di Appello della Corte dei conti per la regione siciliana ha confermato la condanna del sindaco di Palermo Diego Cammarata e dell'architetto Federico Lazzaro, dirigente coordinatore del settore Urbanistica, al pagamento, in favore del Comune, rispettivamente, di 200mila euro e di 100mila euro per il danno erariale causato con l'affidamento di alcuni incarichi di consulenza per la progettazione.
La Procura contabile ne aveva sostenuto l'illegittimità e la inutilità ed aveva promosso l'azione di responsabilità amministrativa.
Secondo la tesi della Procura, accolta in primo grado confermata anche dai giudici d'Appello, una serie (complessivamente 10) di incarichi di consulenza per la progettazione, proposti dal dirigente coordinatore del settore urbanistica, e conferiti dal sindaco il 16 marzo 2004 e il 20 aprile 2004 sarebbero stati affidati in violazione della legge.
Le determine sindacali sarebbero state generiche, seriali, prive di parametri per la individuazione dei compensi e disposte senza alcuna verifica della professionalità richiesta tra i numerosi tecnici (architetti e ingegneri) in servizio presso il Comune. Inoltre alcuni dei professionisti esterni nominati dal sindaco non avrebbero avuto una professionalità specifica compatibile con l'incarico ricevuto ed in alcuni casi, neanche i requisiti minimi di esperienza professionale richiesta dal regolamento comunale.
L'istruttoria della Procura contabile si inserisce nell'azione generale di contrasto dei fenomeni di spreco di risorse erariali derivante dal conferimento di incarichi a soggetti esterni all'amministrazione.
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