21 luglio 2010

SVOLTA NELLE INDAGINI SULLA MORTE DI BORSELLINO

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"E' un momento cruciale. Sono trascorsi due anni dalle prime dichiarazioni di Gaspare Spatuzza. Dagli elementi che abbiamo acquisito sembrerebbe proprio che non sia stata solo la mafia a volere la strage di via D'Amelio". Queste le parole del procuratore capo di Caltanissetta, Sergio Lari, a Palermo per l'audizione con la Commissione parlamentare antimafia.

"Ce la stiamo mettendo tutta per dirimere i dubbi - ha proseguito -, vorremmo avere più mezzi ma ci stiamo impegnando al massimo. Da quando sono capo a Caltanissetta, abbiamo buchi in organico gravissimi". Sulla trattativa tra Stato e mafia, Lari ha ribadito che ci sono stati "soggetti che pur avendo dovere di fedeltà alle istituzioni hanno tradito questi principi. Da quel periodo sono passati 18 anni. Se ci fossero stati a quel tempo elementi allora, sarebbe stato più facile far luce su questi fatti. E' sicuro, però, che ci fu un depistaggio colossale".

Prima dell'audizione, il procuratore aggiunto di Caltanissetta Domenico Gozzo ai giornalisti che gli chiedevano a quale punto fossero giunte le indagini sulle stragi ha risposto così: "Dopo due anni mi sento di dire che siamo in un momento di svolta. Non siamo mai stati così vicini alla verità. Certo, seppure le inchieste si trovano in una fase felice, io non posso dire di essere felice delle cose che mano a mano si vanno scoprendo. La magistratura sarà capace di reggere le verità che vanno emergendo sulle stragi. Anche lo Stato sarà in grado di sostenerle. Non so, invece, se altrettanto saprà fare la politica".

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