21 agosto 2010

SCOGLIERA DI CATANIA: MUORE SUB 13ENNE SOTTO GLI OCCHI DEL PADRE


Piazza Tricolore: un tranquillo week-end al mare, prima della fine dell'estate. Era questo questo di certo il progetto di una famiglia catanese, la cui vita è però stata oggi interrotta da una atroce tragedia. Nel pomeriggio un giovane di appena 13 anni ha perso la vita in mare durante una battuta di caccia subacquea sulla riviera catanese. Fatalità. Il ragazzino avrebbe, secondo le prime ricostruzioni, legato alla caviglia una resistente sagola collegata al fucile, così da non perderlo. Ma proprio questa forma di "sicurezza" gli è stata fatale. Sparato un colpo, la fiocina sarebbe rimasta incastrata agli scogli del fondale, impedendo al ragazzino la risalita. Allertata prontamente la Guardia Costiera, vani sono stati i tentativi di salvataggio del ragazzino, trasportato in barca sino al porto privato "Rossi", dove lo attendeva un'ambulanza pronta a dar soccorso. Nulla da fare. Il ragazzino è stato sbarcato già morto. L'ambulanza è servita a soccorrere il padre, svenuto per lo shock. A ben poco serve recriminare riguardo le circostanze in cui la tragedia si è sviluppata: il ragazzino difatti non aveva ancora l'età minima per condurre una battuta di caccia subacquea, stabilita in anni 16, e non era dotato della più essenziale misura di sicurezza, illustrata e inculcata in ogni corso che abiliti a tale attività, ovvero la presenza di un coltello, proprio per evitare simili tragedie. A poco serve recriminare, ma di certo resta il rimpianto per una giovanissima vita spezzata.

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