Al liceo scientifico Galilei di Catania, gli studenti a confronto con Enzo Bianco, il presidente di Confindustria Sicilia Ivan Lo Bello e l'imprenditore Giuseppe Condorelli. Lo Bello lancia un invito particolare agli studenti catanesi: «Scendete in piazza per dire no alla cultura della raccomandazione e della clientela. Le cose possono cambiare»
Che invita i ragazzi a coltivare «Ci può essere un cambiamento, anche se ci sono dati scoraggianti come il tasso di disoccupazione giovanile che è arrivato al 40%. Io alla vostra età sarei sceso in piazza a manifestare. Chiederei una società fondata sul merito. Dite no alla cultura delle raccomandazioni, all'idea che la politica debba sistemare le vostre vite. La politica deve fare altro - dice Lo Bello - deve pianificare , indirizzare. E' una cosa fondamentale, per attrarre investimenti e opportunità. Lo fece Bianco negli anni in cui fu sindaco a Catania».
«Non crediamo a una Sicilia condannata a un destino di sottosviluppo. Le cose possono cambiare anche quando sono complesse», è l'esortazione di Ivan Lo Bello.
Che invita i ragazzi a coltivare «Ci può essere un cambiamento, anche se ci sono dati scoraggianti come il tasso di disoccupazione giovanile che è arrivato al 40%. Io alla vostra età sarei sceso in piazza a manifestare. Chiederei una società fondata sul merito. Dite no alla cultura delle raccomandazioni, all'idea che la politica debba sistemare le vostre vite. La politica deve fare altro - dice Lo Bello - deve pianificare , indirizzare. E' una cosa fondamentale, per attrarre investimenti e opportunità. Lo fece Bianco negli anni in cui fu sindaco a Catania».
«Non crediamo a una Sicilia condannata a un destino di sottosviluppo. Le cose possono cambiare anche quando sono complesse», è l'esortazione di Ivan Lo Bello.
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