Fonte: " La Sicilia " di Dom 19 dic 2010 pag. 33 / SPETTACOLI
L'ARTISTA CATANESE SI PRENDE UN ANNO SABBATICO E DECIDE DI INVESTIRE NELL'ARTE E NEL TERRITORIO
di Giuseppe ATTARDI
CATANIA. " Venghino, signori, venghino ". Carmen Consoli si mette in vetrina, diventa installazione vivente, mette " il processo creativo alla luce di tutti ", si apre a Catania e a chiunque voglia contribuire alla rinascita della città. Così è facile vederla ogni giorno in via San Giuliano, nello spazio d'arte Reba, seduta al vecchio tavolo di sua nonna mentre discute con i suoi collaboratori sul prossimo progetto da mettere in cantiere. Il " project space " è un luogo simbolico, una Factory alla andy Warhol. E' il laboratorio di idee che verranno poi realizzate a Puntalazzo o tra i vicoli " proibiti " di San Berillo, nei teatri come nelle scuole di Librino.
LABORATORIO d'IDEE
Archiviati vent'anni di carriera, compendiati nel recente doppio album Per niente stanca , Carmen Consoli ha deciso di prendersi un anno sabbatico, rinviando al 2012 il prossimo disco di inediti, per riprendere fra le mani la sua " creatura ", la Narciso Records, e trasformarla in un centro di gravità permanente del movimento culturale catanese e siciliano. In una fase di tagli alla cultura, lei va contro-corrente, investendo nell'arte e nel territorio. " Vogliamo comunicare il " valore " della cultura - sottolinea polemica - Valore è un termine economico e per noi la cultura è una risorsa economica ".
In vetrina non c'è soltanto lei, non ci sono soltanto l'omaggio a Rosa Balistreri con lo show Terra 'ca nun senti, messo in scena nel 2008, oppure il pluripremiato spettacolo di danza di Roberto Zappalà o ancora il recente filmato di Guarda l'alba girato su una littorina del '37 della Circumetnea e votato come miglior video dell'anno. Ci saranno anche l'attrice Mariella Lo Giudice, l'architetto Renato Basile, le registe teatrali Emma Dante e Maria Arena, il consorzio cinematografico Movie Side, e poi tutti i musicisti della Narciso, da Alfio Antico ai Lautari e Fabio Abate, e le collaborazioni esterne di Franco Battiato, Kaballà e Gabriella Grasso. " E ci sarà anche tutta quella gente che ci ha aiutato a realizzare il video Guarda l'alba, mobilitandosi e mettendosi al nostro servizio, addirittura ristrutturando a proprie spese la stazioncina di Bronte - aggiunge Carmen - perché la gente ci tiene a rendere più bella la propria città, ma bisogno di ritrovare entusiasmo, interesse ".
IL QUARTIERE PROIBITO
Tra i progetti imminenti c'è, ad esempio, quello del " quartiere proibito ", ovvero San Berillo, a ridosso del quale si apre il " Project space " Reba. " Vogliamo sognare una Catania che prima era proibita e poi portarci i catanesi e i turisti. Vogliamo sognarla non sventrata, ma ricostruita, piena d'arte ".
Si comincia con un servizio fotografico realizzato dalla rivista " Vogue Uomo ", per proseguire con una manifestazione che prevede dieci concorsi. " Ognuno legato a una forma d'arte - spiega l'architetto Renato Basile - Foto, pittura, scultura, videoarte, culinaria, letteratura, musica, architettura, teatro, moda. Ciascuno incentrato su San Berillo.
L'intento è quello di valorizzare lo spazio urbano con opere d'arte, mettendo in scena nei vicoli uno spettacolo teatrale, organizzando un concerto sul balcone di un palazzo, trasformando il quartiere proibito in un grande parco culturale, una galleria d'arte a cielo aperto ".
" Tutte le opere saranno composte con materiali riciclati e biodegradabili, perché vogliamo diffondere la cultura del riciclo e della raccolta differenziata. Questa città ha bisogno di pane e di Divina Commedia - s'infervora Carmen - non di pane e di " munnizza ". Non di pane e mafia. La cultura libererà questa terra dalla mafia. Il problema è che in questo momento la cultura è duramente attaccata e noi crediamo che, facendoci promotori del nostro piccolo, il cambiamento che vorremmo vedere possa realizzarsi. Perché la rivoluzione deve partire prima dentro di noi ".
"IO RESTO QUI"
Nel gioco televisivo tra Saviano e Fazio in Vieni via con me, tra andare e restare, lei ha scelto di rimanere. Quello di Carmen è un enesimo atto di amore verso la sua città, " perché non voglio andare a vivere a Parigi, ma vorrei avere qui le stesse cose che trovo a Parigi ".
L'intento non è quello di sovvertire o di dar vita a un movimento politico, " ma di creare bellezza, di dare suggerimenti per la città, di convogliare attorno a questo progetto le eccellenze di Catania, come è accaduto per il concerto al Teatro Bellini per l'Ance. E' un segnale di speranza anche la mostra su Modigliani. La bellezza salverà la Sicilia.Perché una terra che vive di bellezza alla fine trova sempre il modo di sopravvivere, di farlo nella maniera più nobile. Sono cose scritte nel suo patrimonio genetico. Non dimentichiamoci che siamo stati l'isola di Federico II. Che qui è nata la lingua italiana.
Che per secoli siamo stati un esempio di accoglienza e di scambio tra culture. Che ci siamo alimentati delle diversità. Questa è una città che ha grandi potenzialità, che riesce a produrre spettacoli teatrali d'avanguardia, video che vengono ammirati anche a Milano e adesso sono in molti a voler scendere qui a produrre filmati utilizzando tutta manodopera locale. E tutto vieme fatto con pochi mezzi e grande inventiva e creatività, tutti per uno, aiutandoci l'un l'altro, scambiandoci opinioni, una grande rete di idee. Dobbiamo ripartire dalle nostre radici, dalle nostre tradizioni. Dai pastori, dalla sterminata cultura che si portano dentro, quella che consente loro di vedere tutto con occhi nuovi e incantati ogni giorno. Penso a uno di loro, Alfio Antico, grandissimo musicista che abbiamo l'onore di produrre con Narciso e ancora più grande poeta. Ma avete mai sentito le sue parole ? Queste persone hanno tutto da insegnarci, da loro abbiamo solo da imparare ".
"LASCIATECI SOGNARE"
Una sorta di ritorno al mecenatismo d'epoca rinascimentale. Ma Carmen Consoli preferisceguardare a ieri, piuttosto che all'altro ieri. " Vogliamo far germogliare di nuovo quel seme lanciato da Francesco Virlinzi. Io sono cresciuta nel suo laboratorio, che era lo scantinato di San Gregorio, dove ci riunivamo con Nico Libra, Brando, ascoltavamo dischi, suonavamo.Ogni tanto passavano da lì i REM o Nathalie Merchant. Quel laboratorio generò un cambiamento in noi e nella città. Oggi se giri per piazza Bellini dove una volta si ascoltavano Fugazi e Sonic Youth si sentono i neomelodici napoletani, dove si vedevano i primi punk impera il look alla " Amici " .
Voglio vivere in una città che ritorni agli antichi splendori. Forse è un sogno, ma lasciateci almeno questo ".
inserito da : Bernardo Tutino
(seguitemi anche su www.dietrolequinteonline.it ... se volete ... se vi pare !!!)
L'ARTISTA CATANESE SI PRENDE UN ANNO SABBATICO E DECIDE DI INVESTIRE NELL'ARTE E NEL TERRITORIO
di Giuseppe ATTARDI
CATANIA. " Venghino, signori, venghino ". Carmen Consoli si mette in vetrina, diventa installazione vivente, mette " il processo creativo alla luce di tutti ", si apre a Catania e a chiunque voglia contribuire alla rinascita della città. Così è facile vederla ogni giorno in via San Giuliano, nello spazio d'arte Reba, seduta al vecchio tavolo di sua nonna mentre discute con i suoi collaboratori sul prossimo progetto da mettere in cantiere. Il " project space " è un luogo simbolico, una Factory alla andy Warhol. E' il laboratorio di idee che verranno poi realizzate a Puntalazzo o tra i vicoli " proibiti " di San Berillo, nei teatri come nelle scuole di Librino.
LABORATORIO d'IDEE
Archiviati vent'anni di carriera, compendiati nel recente doppio album Per niente stanca , Carmen Consoli ha deciso di prendersi un anno sabbatico, rinviando al 2012 il prossimo disco di inediti, per riprendere fra le mani la sua " creatura ", la Narciso Records, e trasformarla in un centro di gravità permanente del movimento culturale catanese e siciliano. In una fase di tagli alla cultura, lei va contro-corrente, investendo nell'arte e nel territorio. " Vogliamo comunicare il " valore " della cultura - sottolinea polemica - Valore è un termine economico e per noi la cultura è una risorsa economica ".
In vetrina non c'è soltanto lei, non ci sono soltanto l'omaggio a Rosa Balistreri con lo show Terra 'ca nun senti, messo in scena nel 2008, oppure il pluripremiato spettacolo di danza di Roberto Zappalà o ancora il recente filmato di Guarda l'alba girato su una littorina del '37 della Circumetnea e votato come miglior video dell'anno. Ci saranno anche l'attrice Mariella Lo Giudice, l'architetto Renato Basile, le registe teatrali Emma Dante e Maria Arena, il consorzio cinematografico Movie Side, e poi tutti i musicisti della Narciso, da Alfio Antico ai Lautari e Fabio Abate, e le collaborazioni esterne di Franco Battiato, Kaballà e Gabriella Grasso. " E ci sarà anche tutta quella gente che ci ha aiutato a realizzare il video Guarda l'alba, mobilitandosi e mettendosi al nostro servizio, addirittura ristrutturando a proprie spese la stazioncina di Bronte - aggiunge Carmen - perché la gente ci tiene a rendere più bella la propria città, ma bisogno di ritrovare entusiasmo, interesse ".
IL QUARTIERE PROIBITO
Tra i progetti imminenti c'è, ad esempio, quello del " quartiere proibito ", ovvero San Berillo, a ridosso del quale si apre il " Project space " Reba. " Vogliamo sognare una Catania che prima era proibita e poi portarci i catanesi e i turisti. Vogliamo sognarla non sventrata, ma ricostruita, piena d'arte ".
Si comincia con un servizio fotografico realizzato dalla rivista " Vogue Uomo ", per proseguire con una manifestazione che prevede dieci concorsi. " Ognuno legato a una forma d'arte - spiega l'architetto Renato Basile - Foto, pittura, scultura, videoarte, culinaria, letteratura, musica, architettura, teatro, moda. Ciascuno incentrato su San Berillo.
L'intento è quello di valorizzare lo spazio urbano con opere d'arte, mettendo in scena nei vicoli uno spettacolo teatrale, organizzando un concerto sul balcone di un palazzo, trasformando il quartiere proibito in un grande parco culturale, una galleria d'arte a cielo aperto ".
" Tutte le opere saranno composte con materiali riciclati e biodegradabili, perché vogliamo diffondere la cultura del riciclo e della raccolta differenziata. Questa città ha bisogno di pane e di Divina Commedia - s'infervora Carmen - non di pane e di " munnizza ". Non di pane e mafia. La cultura libererà questa terra dalla mafia. Il problema è che in questo momento la cultura è duramente attaccata e noi crediamo che, facendoci promotori del nostro piccolo, il cambiamento che vorremmo vedere possa realizzarsi. Perché la rivoluzione deve partire prima dentro di noi ".
"IO RESTO QUI"
Nel gioco televisivo tra Saviano e Fazio in Vieni via con me, tra andare e restare, lei ha scelto di rimanere. Quello di Carmen è un enesimo atto di amore verso la sua città, " perché non voglio andare a vivere a Parigi, ma vorrei avere qui le stesse cose che trovo a Parigi ".
L'intento non è quello di sovvertire o di dar vita a un movimento politico, " ma di creare bellezza, di dare suggerimenti per la città, di convogliare attorno a questo progetto le eccellenze di Catania, come è accaduto per il concerto al Teatro Bellini per l'Ance. E' un segnale di speranza anche la mostra su Modigliani. La bellezza salverà la Sicilia.Perché una terra che vive di bellezza alla fine trova sempre il modo di sopravvivere, di farlo nella maniera più nobile. Sono cose scritte nel suo patrimonio genetico. Non dimentichiamoci che siamo stati l'isola di Federico II. Che qui è nata la lingua italiana.
Che per secoli siamo stati un esempio di accoglienza e di scambio tra culture. Che ci siamo alimentati delle diversità. Questa è una città che ha grandi potenzialità, che riesce a produrre spettacoli teatrali d'avanguardia, video che vengono ammirati anche a Milano e adesso sono in molti a voler scendere qui a produrre filmati utilizzando tutta manodopera locale. E tutto vieme fatto con pochi mezzi e grande inventiva e creatività, tutti per uno, aiutandoci l'un l'altro, scambiandoci opinioni, una grande rete di idee. Dobbiamo ripartire dalle nostre radici, dalle nostre tradizioni. Dai pastori, dalla sterminata cultura che si portano dentro, quella che consente loro di vedere tutto con occhi nuovi e incantati ogni giorno. Penso a uno di loro, Alfio Antico, grandissimo musicista che abbiamo l'onore di produrre con Narciso e ancora più grande poeta. Ma avete mai sentito le sue parole ? Queste persone hanno tutto da insegnarci, da loro abbiamo solo da imparare ".
"LASCIATECI SOGNARE"
Una sorta di ritorno al mecenatismo d'epoca rinascimentale. Ma Carmen Consoli preferisceguardare a ieri, piuttosto che all'altro ieri. " Vogliamo far germogliare di nuovo quel seme lanciato da Francesco Virlinzi. Io sono cresciuta nel suo laboratorio, che era lo scantinato di San Gregorio, dove ci riunivamo con Nico Libra, Brando, ascoltavamo dischi, suonavamo.Ogni tanto passavano da lì i REM o Nathalie Merchant. Quel laboratorio generò un cambiamento in noi e nella città. Oggi se giri per piazza Bellini dove una volta si ascoltavano Fugazi e Sonic Youth si sentono i neomelodici napoletani, dove si vedevano i primi punk impera il look alla " Amici " .
Voglio vivere in una città che ritorni agli antichi splendori. Forse è un sogno, ma lasciateci almeno questo ".
inserito da : Bernardo Tutino
(seguitemi anche su www.dietrolequinteonline.it ... se volete ... se vi pare !!!)
Nessun commento:
Posta un commento