La Sezione giurisdizionale della Corte dei conti ha condannato quattro dirigenti del Comune di Catania a risarcire oltre 600 mila euro. Erano accusati di aver causato, in parte, un danno di oltre 2 milioni e mezzo con "grossolana superficialità" e "censurabile trascuratezza dei chiari precetti della disciplina", scrivono i giudici nella sentenza 773/2011.
In particolare: Salvatore Di Gregorio, allora responsabile del Servizio finanziario nonché responsabile del procedimento per la predisposizione delle proposte di delibera di approvazione dei bilanci incriminati, dovrà versare 457.249 euro; Salvatore Buttà, responsabile del Servizio entrate, 96.715 euro; Antonio Di Mauro, responsabile del Servizio patrimonio, 54.246 euro; Angelo Greco direttore della settima Direzione urbanistica, 11.977 euro. (sentenza 773/2011).
Il collegio giudicante li ha ritenuti responsabili del danno erariale causato dagli interessi (circa 2 milioni e mezzo di euro) sulle anticipazioni di cassa utilizzate per coprire la voragine causata da entrate sovrastimate, negli esercizi finanziari 2003 e 2004, per oltre 80 milioni di euro ma ha dimezzato la richiesta avanzata dal Pm Gianluca Albo riconoscendo "che il prospettato danno è imputabile agli odierni convenuti solo in parte".
In particolare: Salvatore Di Gregorio, allora responsabile del Servizio finanziario nonché responsabile del procedimento per la predisposizione delle proposte di delibera di approvazione dei bilanci incriminati, dovrà versare 457.249 euro; Salvatore Buttà, responsabile del Servizio entrate, 96.715 euro; Antonio Di Mauro, responsabile del Servizio patrimonio, 54.246 euro; Angelo Greco direttore della settima Direzione urbanistica, 11.977 euro. (sentenza 773/2011).
Il collegio giudicante li ha ritenuti responsabili del danno erariale causato dagli interessi (circa 2 milioni e mezzo di euro) sulle anticipazioni di cassa utilizzate per coprire la voragine causata da entrate sovrastimate, negli esercizi finanziari 2003 e 2004, per oltre 80 milioni di euro ma ha dimezzato la richiesta avanzata dal Pm Gianluca Albo riconoscendo "che il prospettato danno è imputabile agli odierni convenuti solo in parte".
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