19 aprile 2011

CARITAS: A CATANIA IN CRISI ANCHE IL LAVORO NERO

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Pure il lavoro sommerso in crisi a Catania, dove aumentano disoccupazione e poveri: gli uomini hanno più difficoltà a trovare lavoro rispetto alle donne e sono in sensibile aumento gli italiani che chiedono aiuto, secondi soltanto ai romeni.

È quanto emerge dal "Dossier Caritas sulla povertà" del primo trimestre 2011 che evidenzia come in 90 giorni sono stati registrati 208 'ascolti', casi cioè di persone che si accostano per la prima volta alla struttura di assistenza, con un incremento sul totale pari al 67,7% in più di presenze rispetto al 2010. Sono in aumento le donne che si rivolgono al Centro d'ascolto diocesano (il 74,5% in più rispetto al 2010), che cercano lavoro e che spesso lo trovano più facilmente rispetto agli uomini.

Ma questi, per lo più tra i 40 e 55 anni, sembrano vivere una maggiore difficoltà e si rivelano maggiormente in crisi coloro che fino ad oggi hanno operato anche nel campo dell'edilizia e del suo indotto. Persino i "piccoli lavori", le manutenzioni minime e le riparazioni di piccolo conto diminuiscono decisamente. Alcuni di loro riuscivano a guadagnare qualcosa anche grazie al lavoro sommerso, ma anche questo oggi èin crisi.

Per il microcredito sono state già 12 le pratiche Caritas nel 2011 per un totale di 40 mila euro di prestito distribuito a 8 famiglie; l' età media delle persone che si rivolgono per richiederlo è di 42 anni. Il 60 % di queste lavora senza un contratto regolare, mentre il restante 40% è totalmente privo di occupazione. Solo il 2% possiede una laurea o una specializzazione lavorativa.

L'emergenza non riguarda più soltanto gli stranieri: 13 uomini italiani sono stati allontanati dal proprio ambito familiare, 14 hanno subito uno sfratto e 5 presentano problemi giudiziari. Alla sofferenza psicologica si associa l'abbandono familiare, la perdita del lavoro, un evento luttuoso e l'uso soprattutto di sostanze alcoliche.

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