30 settembre 2012

5 RAPINE IN POCHI GIORNI: ARRESTATI

Catania - Sarebbero due 17enni catanesi gli autori di 5 rapine a distributori di benzina e altre attività commerciali della città. La rapidità stupisce: i 5 colpi sono stati effettuati tra il 24 e il 26 Settembre scorso. La squadra mobile etnea oltre che sui due giovani fermati, di cui ha fornito solo le iniziaziali ( C.O. e M.G. ), indaga su altri due complici, un maggiorenne e un minorenne. I giovani malviventi avrebbero usato riproduzioni di armi e un'auto rubato per mettere a segno i colpi.

11 ottobre 2011

SCAPAGNINI TRUCCAVA I BILANCI: 2 ANNI E 9 MESI

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Umberto Scapagnini e le due giunte municipali di Catania da lui guidate "falsificarono" i bilanci comunali del 2004 e 2005 per "occultare il disavanzo" ed evitare così oltre al dissesto finanziario la decadenza e l'incompatibilità da amministratori. Un buco in bilancio colmato con il finanziamento di 140 milioni di euro deciso dal governo Berlusconi e prelevati dai fondi Fas. Lo ha stabilito il giudice monocratico Alfredo Cavallaro che, oggi pomeriggio, ha condannato l'ex sindaco e tutti i componenti che presero parte ai due esecutivi a due anni e nove mesi. Sconto di sei mesi di pena, e dunque condanna a due anni e tre mesi invece per coloro che parteciparono solo all'ultima giunta.

Condanna pesante per due motivi: prima di tutto perché i pubblici ministeri avevano chiesto la condanna a due anni e 4 mesi per l'ex sindaco Umberto Scapagnini e due anni per tutti gli assessori: dunque, il tribunale è andato oltre; poi perché il processo già in fase di udienza preliminare aveva perso uno dei due reati che venivano contestati. Il giudice dell'udienza preliminare, infatti, aveva prosciolto tutti per l'abuso rinviando a giudizio solo per il falso. Il processo per il buco in bilancio al comune di Catania è durato due anni: secondo i magistrati, la giunta Scapagnini nel formulare il bilancio del 2004 avrebbe previsto una copertura del disavanzo di 40 milioni di euro indicando vendite di immobili che non potevano avvenire. Stesso discorso e stesso disavanzo per il rendiconto 2005. Nell'inchiesta entrò anche "Catania Risorse" la società creata dal comune per vendere immobili e fare cassa. Beni risultati però inalienabili. Secondo, l'accusa, dunque, i bilanci erano stati truccati ad arte.



fonte: Repubblica.it

01 ottobre 2011

INCREDIBILE - LAURA SALAFIA SI DEVE PAGARE LE CURE DA SOLA


Niente risarcimento per Laura Salafia, la studentessa universitaria colpita da un proiettile impazzito il primo luglio dell’anno scorso in piazza Dante a Catania. Andrea Rizzotti, il pistolero che l’ha ferita, è nullatenente. La 34enne studentessa di Sortino, rimasta paralizzata dal collo in giù, è ancora ricoverata nel Rehabilitation Institute di Imola dove da quel maledetto giorno che le ha segnato per sempre la vita è impegnata in una dura lotta con una difficile riabilitazione neurologica e motoria. Cure specialistiche molto costose che, adesso è certo, dovranno essere sostenute da Laura e dalla sua famiglia. «Dalle visure che abbiamo disposto in tutta Italia – spiega l’avvocato Carmelo Peluso, legale di Laura Salafia – è emerso che Rizzotti non possiede niente. È una vicenda amarissima, che ha ulteriormente gettato nello sconforto un’intera famiglia distrutta e provata da una simile tragedia».

Le leggi dello Stato prevedono il risarcimento solo per le vittime di mafia. Non è il caso di Laura, che potrà contare solo sul rimborso delle spese coperte dal servizio sanitario nazionale. Ben poca cosa rispetto alle notevoli spese già sostenute e a quelle che dovranno ancora affrontare per chissà quanto tempo i familiari della sfortunata donna che «è bloccata – ricorda il legale - dal collo in giù e le sue condizioni sono difficilmente reversibili». Un aiuto economico sarebbe dovuto arrivare dall’Università di Catania, attraverso una raccolta fondi proposta a caldo dal rettore Salvatore Recca. Ma a quanto pare l’Ateneo, che sull’onda emotiva si era mobilitato al fianco di Laura, si è dimenticato della studentessa. La sottoscrizione infatti non è mai partita. Anche in questo caso, l’avvocato Peluso si fa interprete dell’amarezza dei familiari e ricorda che «il rettore si era messo a disposizione, ma credo che né il sottoscritto né la famiglia possa e debba chiedere qualcosa. Deve essere il rettore a prendere l’iniziativa».

Come si ricorderà, la tragedia della studentessa si consumò in pochi attimi il primo luglio del 2010 a pochi metri dall’ex Monastero dei Benedettini. Laura aveva appena sostenuto un esame alla facoltà di Lettere e Filosofia quando fu ferita gravemente alla nuca da uno dei cinque proiettili sparati dal cinquantacinquenne Andrea Rizzotti, all’epoca impiegato del Comune come guida-custode della Chiesa di San Nicolò, e indirizzati verso il pregiudicato Maurizio Gravino per risolvere uno screzio personale. Il processo si è aperto al Tribunale di Catania nello scorso giugno e vede alla sbarra il feritore che è imputato di duplice tentato omicidio.


Fonte: Corriere della Sera

30 settembre 2011

CHIUDE LA LIBRERIA TERTULIA DI CATANIA


Chiude oggi, a quanto annunciato dagli amministratori del profilo facebook, la libreria Tertulia di Catania, una delle istituzioni della cultura, della politica, dell'arte e dell'imprenditoria che combatte il racket della città di Catania.

ecco il testo di una nota comparsa su facebook pochi minuti fa sul profilo di Libreria Tertulia:

"Carissimi,

è con immenso dispiacere che siamo costretti a comunicarvi che il caffè/libreria Tertulia CHIUDE. L’ultimo di una serie lunghissima di tentativi di accordo con la proprietà, decisa a rientrare ad ogni costo in possesso della struttura, è fallito qualche giorno fa e siamo quindi costretti ad abbandonare gli storici locali di via Michele Rapisardi. La ricerca di una nuova sede, condotta parallelamente alle trattative per il rinnovo dell’affitto (durante le quali ogni genere di proposta, compreso l’acquisto, è stata respinta), non ha finora portato ad alcun risultato, sia per le particolari esigenze di spazio che un caffè/libreria richiede, sia per le oggettive bizzarrie del mercato immobiliare. Oggi venerdì 30 settembre sarà dunque l’ultimo giorno di apertura, saluteremo tutti coloro che vorranno passare a salutarci nel pomeriggio, dalle 19 a chiusura. Tuttavia, ci adopereremo in qualsiasi modo affinché i quasi 13 anni di questa magnifica esperienza, condivisa con la città, non vadano perduti; siamo pertanto aperti ad accogliere proposte e suggerimenti che possano consentirci di proseguire per la nostra strada. Desideriamo intanto ringraziare tutti coloro che ci hanno accompagnato fin qui durante il nostro cammino:

gli amici lettori che hanno reso questo posto un piccolo tempio consacrato all’amore per la lettura e, tra essi in particolare, i membri del nostro Circolo dei Lettori Sostiene Tertulia, che fino a ieri pomeriggio hanno animato queste mura con un riuscitissimo reading;

tutti coloro che, seduti ai nostri tavolini, hanno studiato, lavorato, scritto o semplicemente fatto una pausa gustando una torta e sorseggiando un tè;

il Cinestudio Catania, e in particolare Giordana Giuffrida per la fantastica esperienza della Cinecena e per la qualità e la professionalità della nostra collaborazione, divenuta profonda amicizia;

le decine e decine di musicisti, che si sono alternati e hanno allietato con il loro talento così tante serate;

gli scrittori che sono venuti a trovarci e a parlarci dei loro libri, e sono davvero tanti, da Antonio Ingroia a Giuliana Sgrena, da Nicola Lagioia a Ermanno Rea, da Andrea Bajani a Nicolai Lilin, da Pietro Barcellona ad Antonio Di Grado, da Manlio Sgalambro a Franco Battiato, da Elvira Seminara a Lorella Zanardo (per citarne solo alcuni), agli autori catanesi e siciliani, emergenti e non, che hanno avuto la possibilità di presentare e rendere visibili le loro opere, senza alcuna penalizzazione, e quelli che non abbiamo fatto in tempo a invitare, ma che ci avrebbe fatto piacere conoscere, da Roberto Costantini ad Alessandro Bertante, tra gli altri;

gli amici del Teatro Massimo che, dai musicisti ai dirigenti, hanno fatto di questo luogo una seconda casa;

i colleghi ed amici del neonato Comitato Operatori Centro Storico, che seppur giovanissimo, ha ragionato e continua a ragionare con intelligenza e passione sulle sorti di questa importante parte della città;

i ragazzi di Addiopizzo, ai quali rinnoviamo la nostra stima e il nostro incoraggiamento;

tutte le altre associazioni, e non basterebbe un solo giorno per elencarle tutte, che hanno animato queste amate mura con iniziative di approfondimento e di denuncia, e alle quali crediamo di aver sempre offerto uno spazio aperto, un’agorà laica di confronto senza pregiudizi;

gli artisti che hanno esposto le loro opere, donando un valore aggiunto alla nostra libreria, tra cui Antonio Presti, Michael Ackermann e Arnaldo Pomodoro, nonché il nostro primo direttore artistico Carmelo Nicosia;

i fornitori, i distributori e gli editori, per il decennale rapporto professionale;

Caterina Pastura, libraia ed editrice, artefice del rinnovo della libreria, che da due anni a questa parte ha caratterizzato in senso indipendente la nostra libreria, accentuando l’apprezzata svolta indirizzata alla piccola e media editoria e rifuggendo dalla logica commerciale imperante della libreria-supermercato;

Tiziana Mancuso, insostituibile consigliera, paziente compagna di viaggio e infaticabile animatrice di tutte le iniziative culturali degli ultimi anni;

tutti quelli che stiamo dimenticando, ma che sapranno perdonarci questa mancanza, dovuta alla profonda emozione;

infine, ma non certo per importanza, i ragazzi e le ragazze che hanno lavorato qui nel corso degli anni e che hanno contribuito a far sì che oggi sia così difficile permettere che tutto questo finisca.

Un ringraziamento particolare va ai giornalisti e agli operatori che hanno dato voce alle nostre iniziative e che hanno permesso ai nostri messaggi, compreso purtroppo quest’ultimo, di raggiungere il maggior numero di persone possibile.

Arrivederci

Antonio Romeo e lo staff di Tertulia

P.S.: l’indirizzo di posta elettronica tertulia.tertulia@libero.it e i due profili di Facebook rimarranno attivi, almeno per il momento, per consentire a tutti, come abbiamo sempre fatto, di intervenire e dialogare con noi sulla vicenda e su ogni altra questione."


Ci uniamo ai tanti increduli che sperano ancora in una buona conclusione di questa storia, che rischia di diventare simbolica del decadimento culturale di Catania.

ART PARK PIAZZA EUROPA - RUBATO MURALE

Prime opere d'arte

Ignoti ladri a Catania hanno rubato uno dei pannelli di Art Park - la rassegna artistica che ad agosto ha riunito i graphic writers della città e non solo - sistemati accanto all'ingresso del cantiere del parcheggio di piazza Europa. Il furto è avvenuto la notte tra martedì e mercoledì scorso ma è stato reso noto solamente oggi. Per tutelare i pannelli dalle intemperie autunnali e invernali e da ulteriori atti di vandalismo parte delle opere saranno esposte negli uffici di Beasy Bureau, nella zona industriale di Catania, fino a quando saranno completati i lavori in Piazza Europa.

29 settembre 2011

VECCHIO (ANCE) CONTESTA MATTEOLI ALL'ASSEMBLEA NAZIONALE: "GOVERNO VADA A CASA"

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Andrea Vecchio è uno dei Simboli della legalità e della lotta alla mafia della Sicilia e di Catania. Oggi è Presidente dell'Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) di Catania, personalità in vista in Città e in Sicilia. Oggi, a Roma, durante l'Assemblea Nazionale dell'ANCE, è stato tra i contestatori piu' accesi durante l'intervento del ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli.

"All'incontro di oggi avevamo ascoltato con attenzione la relazione del nostro presidente Bozzetti. Una relazione accurata, preoccupata, piena di incognite e di domande. Speravamo tutti, in primis il nostro presidente, che il ministro Matteoli venendo da noi parlasse di cose serie e concrete ma invece ha letto due cartelle con un sacco di imprecisioni. La verita' e' che questo governo secondo noi deve andare a casa e Berlusconi per primo. Bisogna fare posto ad un esecutivo istituzionale che per un paio di anni governi in tranquillita' e ci garantisca una serie di cose che il nostro bastonato e castigato Paese, aspetta con ansia".

Parlando con l'Adnkronos, Vecchio ha poi aggiunto: "Questo e' un governo che ha chiuso i cordoni della borsa a tutto il Paese ed in maniera particolare alla Sicilia. Siccome nell'Isola c'e' un governo ostile a Berlusconi, in certa misura sostenuto dalla sinistra -ha concluso- vengono messi i bastoni tra le ruote e posti tutti gli ostruzionismi possibili. E' vero che al Sud non sappiamo spendere ma questo e' un governo che porta solo al Nord tutte quelle poche ricchezze che sono rimaste in una condizione di lampante disparità".

28 settembre 2011

UDC ESPELLE CONSIGLIERE: "CONDOTTA AMBIGUA VERSO STANCANELLI"

http://www.openpolis.it/politician/picture?content_id=337565

"Si ritiene necessario espellere con effetto immediato il consigliere comunale di Catania Enzo Castelli che con la sua recente e poco chiara condotta politica in seno all'amministrazione comunale, rischia di mettere a repentaglio la credibilita' del partito tutto". Lo afferma in una nota il coordinatore provinciale dell'Udc, Marco Forzese che sottolinea come "l'Udc non e' e non puo' essere un partito ad uso personale. La linea di opposizione ad un sindaco, come Stancanelli che ha dimostrato scarsa lungimiranza, mancanza di coerenza ed inconsistenza amministrativa, e' quella che il partito ha gia' preso e sulla quale -evidenzia- si sono con nettezza e fermezza espressi tutti i vertici a partire dal coordinatore regionale, il senatore D'Alia".

"Dare adito e spazio a linee politiche ambigue e tornacontiste -conclude Forzese- sarebbe letale per il partito, specie alla vigilia di un cruciale passaggio elettorale come quello che ci pone innanzi nei prossimi mesi".