29 aprile 2010

A Catania il servizio funebre in mano alla mafia


La Direzione investigativa antimafia ha eseguito una vasta operazione antimafia a Catania e provincia nei confronti di presunti esponenti alla cosca Santapaola. Tra gli indagati ci sono elementi di spicco di Cosa nostra nei cui confronti, a vario titolo, sono stati ipotizzati i reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, illecita concorrenza e corruzione. L'operazione della Dia è coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Catania.
Dall’operazione, denominata “Cherubino” emerge che Cosa nostra nella città etnea avrebbe avuto il monopolio nel settore dei servizi delle onoranze funebri, che sarebbe stato controllato dalla “famiglia” D'Emanuele. La Direzione investigativa antimafia che ha eseguito ordinanze restrittive nei confronti di 18 indagati nei cui confronti sono stati ipotizzati, a vario titolo, i reati di associazione mafiosa, estorsione, illecita concorrenza e corruzione. Tra i destinatari del provvedimento restrittivo, emesso dal Gip Alba Sammartino, c'é anche il boss Natale D'Emanuele, già detenuto, ritenuto a capo dell'omonima “famiglia” e cugino del capomafia ergastolano Benedetto Santapaola, al quale l'ordine di custodia cautelare è stato notificato in carcere. Tra gli arrestati c'é anche suo figlio Antonino D'Emanuele.
Le indagini della Dia sono state coordinate dal procuratorecapo di Catania, Vincenzo D'Agata, e dai sostituti Giuseppe Gennaro, Agata Santonocito e Iole Boscarino.

Fonte: Il Giornale di Sicilia

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