C'è un gioco di società a 'scatole cinesì al centro della presunta truffa da circa 34 milioni di euro scoperta dalla guardia di finanza di Catania che ha portato la Procura etnea alla richiesta e all'ottenimento di un'ordinanza di custodia cautelare per 11 indagati e al sequestro beni preventivo per 130 milioni di euro.
Tutto sarebbe stato creato da tre indagati che sono ritenuti dall'accusa i promotori dell'iniziativa: Ermanno Traverso, di 56 anni, originario di Torino ma residente a Londra; Giancarlo Catanzaro, di 50 anni, originario di Genova ma residente in Svizzera; e Giancarlo Grenci, di 40 anni, originario di Milano ma residente in Svizzera. I primi due sono stati arrestati, il terzo è attualmente irreperibile.
Il sistema, secondo, l'accusa è 'piramidale'. Alla base della struttura ci sono le quattro società di contact center che forniscono servizi e software a call center. Le quattro società, secondo la ricostruzione della guardia di finanza di Catania, sono di proprietà al 100% di Amt Italia, srl, che ha sede a Torino, che è controllata al 100% dalla lussemburghese Amt Europa sa. Quest'ultima a sua volta è controllata integralmente da una società di diritto con sede in uno degli Stati 'paradisi fiscalì degli Usa, il Delaware, che ha uffici in Svizzera, che è "gestita" dalla Techne capital Ltd con uffici in Svizzera e Singapore.
Le due società 'madri', hanno accertato gli investigatori delle Fiamme gialle, sarebbero state gestite da proprio da Ermanno Traverso e Giancarlo Catanzaro, che sarebbero gli amministratori non soltanto delle società estere ma di 'fattò i veri controllori di tutta la 'catenà dettando le operazioni di finanziarie di Amt Europa e Amt Italia.
E a 'caduta' sulle altre quattro società alla 'base' della 'piramide'. Traverso e Grenci, inoltre, sarebbero anche i fornitori del 'software' incriminato attraverso società a loro riconducibili: la Virinchi international limited, con sede in una fattoria isolata della Nuova Zelanda nonostante abbia un fatturato di oltre 90 milioni euro di cui Grenci è direttore e che è nata da una costola dell'indiana Virinchi consultants del cui consiglio direttivo era componente Traverso; e la Viviobio Ltd di Dublino, creata da Grenci, che cede alla Soft4web prodotti per poche migliaia di euro da una società di Hong Kong, la Dason tecnologies, che gli investigatori ritengono riconducibile a Traverso, che sarebbe stato in possesso di una delega a operare sui conti correnti.
IL CONTRIBUTO DEGLI ESPERTI INFORMATICI. Decisiva ai fini dell'indagine l'attività svolta dalla polizia postale di Catania. In particolare, i poliziotti hanno studiato i software oggetto di indagine, comprendendone le caratteristiche e le complesse modalità di funzionamento, anche grazie all’acquisizione dei codici sorgente, ed hanno eseguito le perquisizioni informatiche presso i vari call center riuscendo a dimostrare che di fatto i programmi non solo spesso non venivano utilizzati presso le varie sedi ma che in alcuni casi i programmi non erano nemmeno funzionanti. In seguito, la Polizia Postale ha svolto le perizie tecniche sul considerevole materiale informatico sequestrato rilevando ulteriori elementi utili alle indagini e recuperando dati cancellati sulle varie memorie. I software avrebbero dovuto essere utili nella gestione dei call center e per l’attività di marketing.
LE SOCIETA' COINVOLTE. Al centro dell'inchiesta ci sono progetti finanziati dal ministero dello Sviluppo economico per un ammontare di 44 milioni di euro, 34 dei quali circa già concessi, a favore di quattro società: la B2b con sede legale a Catania ma operante a Trapani, la Multimedia planet con sedi a Trapani e Bistritto (Bari), la Multivoice di Lametia Terme (Catanzaro) e la Soft4web di Vibo Valenzia.
GLI ARRESTATI. La Guardia di Finanza ha arrestato Ermanno Traverso, di 56 anni, originario di Torino ma formalmente residente a Londra; Giancarlo Catanzaro, di 50 anni, originario di Genova ma residente in Svizzera; Giuseppe Benedetto Dellisanti, di 57 anni, di Milano; Matteo Gianni, di 36 anni, di Torino; e Massimo Piermarini, di 45 anni, di Bolzano. I militari delle Fiamme Gialle invece, su disposizione del gip, hanno messo agli arresti domiciliari Gianna Tavella, di 47 anni, di Torino, Andrea Fornasari, di 44 anni, di Ferrara, Vittorio Maruzzi, di 50 anni, di Milano; Giuseppe Battaglia, di 49 anni, di Milano; e Marco Mannucci, di 36 anni, di Catanzaro. Un undicesimo indagato, Giancarlo Grenci, di 40 anni, nato a Milano ma residente in Svizzera, destinatario di ordine di custodia cautelare in carcere, è attualmente irreperibile.
Nessun commento:
Posta un commento