Una "ingiustificata e incomprensibile retromarcia rispetto all'impegno assunto, che tende a vanificare gli sforzi organizzativi e finanziari compiuti dal territorio ragusano". Così il presidente della Provincia di Ragusa e il sindaco del capoluogo ibleo Franco Antonci e Nello Dipasquale, in una nota diffusa al termine di un confronto con il rettore dell'Università di Catania Antonino Recca, hanno espresso il loro 'forte disappunto' di fronte alla volontà espressa da quest'ultimo di proseguire nell'attivazione di nuovi cicli di corsi di studi in Lingue a Catania seppure attraverso una nuova Facoltà nata dall'accorpamento delle facoltà di Lingue e di Lettere.
Antoci e Dipasquale auspicano un intervento del ministro per l'Istruzione Gelmini che possa indurre l'Ateneo di Catania "al pieno rispetto dei patti e che conduca all'attivazione dell'intera offerta formativa di Lingue esclusivamente a Ragusa".
Si dicono infine certi che l'intervento del ministro "contribuirà a far si che le scelte siano operate con razionalità ed equilibrio fra realtà territoriali che possono e devono trovare sempre di più forme di virtuosa cooperazione".
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