Un'assemblea con presidio permanente nella sede del rettorato: è la protesta attuata a Catania da studenti, sindacati e associazioni per protestare contro il Ddl Gelmini sull'università in discussione al Senato.
Secondo i manifestanti con la nuova legge ci saranno "atenei con più precari e meno docenti, con tasse più elevate e minore qualità della didattica e della ricerca: un'università più classista". A Catania è stato fortemente contestato anche il rischio 'chiusura' della facoltà di Lettere che, in caso di apertura a del quarto polo universitario in Sicilia sarebbe trasferita a Ragusa.
A questo proposito, si sta svolgendo in questo momento, presso il Monastero dei Benedettini, una importante Assemblea. Vi terremo aggiornati.
Anche a Palermo occupazione simbolica di Palazzo Steri, sede del rettorato, da parte del movimento docenti, precari e studenti. Oltre duecento professori e studenti hanno indetto un'assemblea per "manifestare contro la riforma Gelmini e concordare le iniziative di mobilitazione dei prossimi giorni".
Infine a Messina un centinaio tra docenti e dipendenti dell'università hanno occupato simbolicamente il rettorato dell'Ateneo per manifestare il loro dissenso contro il ddl del ministro Gelmini. I lavoratori prima di occupare il rettorato si sono riuniti con i rappresentanti dei sindacati di categoria in un'assemblea d'Ateneo con tutte le componenti accademiche per discutere delle problematiche potrebbero derivare da questa riforma.
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