A Catania sono 490 i lavoratori che aspettano ancora di ricevere i sussidi degli ammortizzatori sociali in deroga. Gli accordi che attendono di essere liquidati sono 58, molti fatti fin dall'inizio dell'anno. Un ritardo ingiustificabile che provoca disagi pesantissimi nelle famiglie. Lo rileva la Cisl osservando che "a poco vale sapere che solo ora sono stati sbloccati 50 milioni di euro, dopo il via libera dal ministero del Lavoro e dall'Inps nazionale".
"La questione - sottolinea Giuseppe Foresta, esponente della Cisl con delega all'Industria - è che chi riveste ruoli di responsabilità non si rende conto dei disagi quotidiani che i lavoratori e le loro famiglie sono costretti a vivere. Sono lavoratori che non hanno più alcun sostegno, ai quali è scaduta anche la mobilità. E che da sette mesi aspettano risposte che non arrivano. Loro non possono vivere di annunci".
"Purtroppo ci siamo dovuti misurare con le nuove procedure imposte dall'assessorato regionale al Lavoro - conclude il sindacalista - e solo per questo si sono persi quattro mesi. A questo si sono aggiunti altri impedimenti sempre sul fronte istituzionale. Ora vogliamo sperare che all'ultimo annuncio seguano i fatti, ricordando che quanto spetta ai lavoratori è un diritto e non deve essere fatto passare come un favore".
"La provincia di Catania è la più penalizzata dalle pastoie burocratiche del rapporto Stato-Regione- aggiunge Alfio Giulio - Gli impedimenti burocratici hanno rallentato oltre ogni limite la copertura economica e i trattamenti di Cig e mobilità in deroga che nella provincia etnea vantano numerose richieste. Sapere dalla Regione che si sono sbloccati 50 milioni di euro, dopo il via libera dal ministero del Lavoro e dall'Inps nazionale è una buona notizia, ma non possiamo non osservare che la situazione di Catania è particolarmente delicata".
"Il tessuto economico-industriale catanese ha subito colpi pesanti dalla crisi. Sono molte, infatti, le scadenze di mobilità e di altri sostegni al reddito che ricevono una boccata d'ossigeno dalle misure in deroga. Le pressioni esercitate dai vertici regionali e locali della Cisl - ha aggiunto il sindacalista - avevano come obiettivo allentare la morsa dell'attesa per le famiglie dei lavoratori che aspettavano di ricevere le misure in deroga".
"Le difficoltà delle famiglie sono evidenti e testimoniate dal fatto che la Sicilia è, ancora una volta, in coda ai consumi mensili secondo i dati Istat appena pubblicati. C'è bisogno - ha concluso Giulio -di maggiore attenzione per tali situazioni e che, per il futuro immediato, la Regione riesca a rendere più spedita l'erogazione delle risorse".
"La questione - sottolinea Giuseppe Foresta, esponente della Cisl con delega all'Industria - è che chi riveste ruoli di responsabilità non si rende conto dei disagi quotidiani che i lavoratori e le loro famiglie sono costretti a vivere. Sono lavoratori che non hanno più alcun sostegno, ai quali è scaduta anche la mobilità. E che da sette mesi aspettano risposte che non arrivano. Loro non possono vivere di annunci".
"Purtroppo ci siamo dovuti misurare con le nuove procedure imposte dall'assessorato regionale al Lavoro - conclude il sindacalista - e solo per questo si sono persi quattro mesi. A questo si sono aggiunti altri impedimenti sempre sul fronte istituzionale. Ora vogliamo sperare che all'ultimo annuncio seguano i fatti, ricordando che quanto spetta ai lavoratori è un diritto e non deve essere fatto passare come un favore".
"La provincia di Catania è la più penalizzata dalle pastoie burocratiche del rapporto Stato-Regione- aggiunge Alfio Giulio - Gli impedimenti burocratici hanno rallentato oltre ogni limite la copertura economica e i trattamenti di Cig e mobilità in deroga che nella provincia etnea vantano numerose richieste. Sapere dalla Regione che si sono sbloccati 50 milioni di euro, dopo il via libera dal ministero del Lavoro e dall'Inps nazionale è una buona notizia, ma non possiamo non osservare che la situazione di Catania è particolarmente delicata".
"Il tessuto economico-industriale catanese ha subito colpi pesanti dalla crisi. Sono molte, infatti, le scadenze di mobilità e di altri sostegni al reddito che ricevono una boccata d'ossigeno dalle misure in deroga. Le pressioni esercitate dai vertici regionali e locali della Cisl - ha aggiunto il sindacalista - avevano come obiettivo allentare la morsa dell'attesa per le famiglie dei lavoratori che aspettavano di ricevere le misure in deroga".
"Le difficoltà delle famiglie sono evidenti e testimoniate dal fatto che la Sicilia è, ancora una volta, in coda ai consumi mensili secondo i dati Istat appena pubblicati. C'è bisogno - ha concluso Giulio -di maggiore attenzione per tali situazioni e che, per il futuro immediato, la Regione riesca a rendere più spedita l'erogazione delle risorse".
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