31 agosto 2010

SPARATORIA - IL VERO OBIETTIVO NON ERA LA VITTIMA


Potrebbe essere stato uno soltanto l'obiettivo del gruppo di fuoco entrato in azione nella notte tra il 27 e il 28 agosto scorsi in via Medaglie d'oro a Catania: sarebbe stato Michele Beninato di 23 anni, rimasto ferito e riuscito a fuggire ai sicari trovando rifugio nell'abitazione di uno sconosciuto che, rispondendo alle sue richieste di aiuto, gli ha aperto la porta di casa.

È una delle ipotesi al vaglio di carabinieri e Dda della Procura di Catania che, secondo questa tesi, ritengono estranei alla vicenda Luigi Giustolisi, di 21 anni, rimasto ucciso nella sparatoria, e Michele Di Mauro, di 30, ferito perchè scambiato per Beninato dai sicari.

Secondo questa ricostruzione, Giustolisti avrebbe avuto soltanto la colpa di avere dato un passaggio in moto al vero obiettivo del gruppo di fuoco, Di Mauro di essere scambiato per Beninato cercavano per ucciderlo dopo averlo ferito.

La Procura ha ribadito che il metodo del delitto fa pensare che sia di stampo di mafioso ma ha precisato che Giustolisi è assolutamente estraneo ad ambienti criminali. Il medico legale Carlo Rossitto ha già compiuto l'autopsia e ha appurato che il ventunenne è stato colpito da due proiettili calibro 7.65, uno alla spalla e l'altro al polmone.

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