29 marzo 2010

Catania: Lombardo indagato per Mafia.



Il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, e suo fratello Angelo, parlamentare nazionale del Movimento per l'autonomia, sono indagati dalla Procura della Repubblica di Catania per concorso esterno all'associazione mafiosa.

LE ACCUSE. Secondo l'accusa avrebbero avuto contatti con Vincenzo Aiello, arrestato l'8 ottobre del 2009 da carabinieri, e indicato come uno dei boss vicini al capo mafia ergastolano Benedetto Santapaola.

La notizia, riportata dal quotidiano La Repubblica, ha trovato conferme in ambienti giudiziari qualificati. Nell'inchiesta è indagato anche il parlamentare regionale dell'Udc Salvino Fagone. Agli atti dell'indagine ci sarebbero intercettazioni telefoniche e ambientali dei carabinieri del Ros e le dichiarazioni di un pentito. Le indagini dei carabinieri del Ros, durate anni, e gli atti relativi erano stati secretati dai magistrati titolari dell'inchiesta, il procuratore Vincenzo D'Agata, e i sostituti della Direzione distrettuale antimafia Giuseppe Gennaro, Agata Santonocito e Antonino Fanara.

Secondo l'accusa il governatore, che avrebbe ottenuto appoggio elettorale dal clan, non avrebbe avuto contatti telefonici ma si serviva di un 'corriere' per parlare con Vincenzo Aiello, ritenuto vicino a Eugenio Galea, a sua volta indicato come una delle persone di maggior fiducia, nel settore economico, del capomafia Benedetto Santapaola.

Durante l'attività investigativa militari dell'Arma del Ros avrebbero anche messo delle 'cimici' nell'automobile dell'autista del fratello di Lombardo, per intercettare dialoghi all'interno della vettura, ma sarebbero state scoperte e distrutte. In una telefonata, ascoltata dal Ros, Vincenzo Aiello si sarebbe lamentato con l'interlocutore della decisione di Raffaele Lombardo di scegliere come assessori dei magistrati, come Massimo Russo, Giovanni Ilarda e Caterina Chinnici, definendo la loro nomina "una minchiata".

"La propalazione sui giornali di notizie come quella pubblicata da Repubblica ha quasi sempre una matrice politica". Lo afferma in una nota il procuratore capo di Catania, Vincenzo D'Agata, sull'inchiesta sul presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, che nel merito "non commenta". Secondo il magistrato la notizia "non è stata certo diffusa dall'Azione cattolica" la sua pubblicazione è "determinata da interessi e da contrapposizioni di natura politica dei quali i giornali divengono a volte involontario strumento". "Ma nel diffondere le notizie - sottolinea il procuratore capo di Catania - i giornalisti fanno il loro corretto mestiere".

"Ben diversa è la funzione del magistrato - conclude D'Agata - che da matrici, interessi e strumentalizzazioni politiche deve e intende restare assolutamente estraneo. Allo stato in conseguenza non ritengo di dover fare alcuna dichiarazione".

"INCHIESTA SULLA FUGA DI NOTIZIE". La Procura di Catania aprirà un'inchiesta sulla fuga di notizia sul fascicolo che è aperto per concorso esterno all'associazione mafiosa sul presidente
della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, e su suo fratello Angelo, deputato nazionale del Mpa. Lo apprende l'ANSA da fonti qualificate. Il fascicolo per competenza, dopo gli atti iniziali, sarà trasmesso alla Procura di Messina.

LOMBARDO: "ACCUSE INFAMANTI E FALSE". "È un'accusa che non sta nè in cielo nè in terra. Non conosco Aiello, e non so chi sia. Posso soltanto ribadire che non ho mai fatto affari con la mafia". Lo ha affermato all'ANSA il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, commentando la notizia, riportata dal quotidiano La Repubblica, della sua iscrizione nel registro degli indagati per concorso esterno all'associazione mafiosa, assieme al fratello Angelo, deputato nazionale del Mpa.

Il governatore ha detto di "non avere avuto notificato alcun avviso di garanzia" e di "avere appreso la notizia da un amico che ha letto il giornale" e gli ha telefonato. Il leader del Mpa ha annunciato che adirà "le vie legali" nei confronti di chi lo accusa per "difendersi da queste accuse infamanti e false". "Non lancio proclami - ha aggiunto Lombardo - e chiedo giustizia agli stessi magistrati presentando un esposto dopo avere letto di cosa mi si accusa". Sui contatti con Liga, il presidente della Regione Siciliana ribadisce che "sono stati di natura politica" e di "averlo incontrato così come tanti altri hanno fatto".

Fonte: lasicilia.it

22 marzo 2010

Percorsi ad ostacoli catanesi


Passeggiare per le vie del centro di Catania è sempre un piacere ed una scoperta: non sai mai se ti imbatterai in un tombino da dove fuorisce acqua o nelle tante buche sparse per le strade (ormai in realtà sono fossi), tanto da rendere la tua tranquilla passeggiata un percorso ad ostacoli.
Insomma Catania stupisce anche in questo. Ma è ancora più strabiliante ed emozionante sapere che la nostra amministrazione comunale ha il buon gusto di far permanere, da anni, questa scalinata e le discese adiacenti in queste condizioni; dopotutto anche al disabile, che vorrebbe arrivare in Piazza Santa Maria del Gesù piace fare lo slalom fra le buche dell'asfalto!

18 marzo 2010

Abbattimento del Ponte del Tondo Gioieni: RISCHIO CAOS


Via il Ponte, attenzione al Traffico.

“Abbattere il ponte del Tondo Gioieni è un rischio troppo alto e la mancanza del sottopasso di via Grassi rende alterati tutti gli studi sull’impatto del traffico”. E’ l’allarme del gruppo del PD della Terza Municipalità con il capogruppo Francesco Marano e i consiglieri Liborio Benedetto, Salvo Campisi, Grazia Cantarella, Emiliano Luca.

“Si parla dell’eliminazione del ponte – spiega Marano – con colpevole superficialità. Gli studi di fattibilità che accompagnano il progetto riguardano il flusso consueto di 60mila auto che transiterebbero sulla mega rotonda e sui due sottopassaggi, quello di viale Fleming per il flusso che arriva da Misterbianco e quello di via Grassi-via Caronda per il flusso che arriva da Ognina. Il loro attraversamento permetterebbe il passaggio delle auto verso via Etnea alta senza ingolfare la rotonda stessa. Il problema è che, rispetto ai progetti originari, il sottopasso di via Grassi-Caronda pare sia stato eliminato e non sarà realizzato. Gli studi effettuati, quindi, sono assolutamente oggi inattendibili”.

“Non siamo affezionati romanticamente al ponte – continua Marano – ma siamo molto preoccupati delle conseguenze sul traffico. Non vorremmo che questo progetto sia visto dall’amministrazione comunale come un mezzo per fare propaganda (come fu per il ponte di Ognina) senza pensare ai disagi per i cittadini. Le rotonde sono utili solo se ben congegnate. In questo caso si passerebbe da un flusso enorme di auto spalmato su due livelli (ponte e strada) ad un flusso su un solo livello (rotonda). Ecco perché entrambi i sottopassi non sono optional ma sono fondamentali”.

“Il calvario che hanno scontato i cittadini per i lunghi lavori di viale Fleming, posticipati per mesi e mesi, non ci conforta su il Comune potrebbe affrontare il lavoro sul ponte. Chiediamo – concludono Marano, Benedetto, Campisi, Cantarella e Luca – che prima di compiere un abbattimento irrecuperabile venga fatto un nuovo studio con le nuove condizioni e che si esamini in modo ‘laico’ la vicenda. Non si deve abbattere necessariamente il ponte solo per motivi di sicurezza e peraltro, se il problema è quello, la struttura si può tranquillamente consolidare. Senza una seria valutazione sul traffico rischiamo il caos veicolare”.

17 marzo 2010

Biglietti Sostare TAROCCATI da parcheggiatori abusivi



La presenza costante e assidua di parcheggiatori abusivi disseminati lungo Catania rappresenta una insopportabile forma di estorsione. Ai tanti lati negativi che porta con se questa piccola vessazione ai danni del cittadino, di recente se ne è aggiunto un altro.

Da qualche settimana, alcuni parcheggiatori abusivi sono presenti anche nei pressi degli stalli delle Strisce blu, e offrono (spesso a prezzi maggiorati) tagliandi Sostare a chi ha appena parcheggiato la propria macchina.
In molti casi si tratta di biglietti taroccati, in tutto simili agli originali, ma ovviamente non validi.

Il rischio di aggiungere al danno del prezzo maggiorato, la beffa della multa, è quindi molto alto.
Come riconoscerli? I biglietti non originali spesso non presentano numero di serie e sono difficili da "grattare".

Per evitare problemi, in ogni caso, il consiglio è: rifiutare l'offerta (anche se spesso espressa in tono di imposizione) del parcheggiatore e acquistare un biglietto dal rivenditore autorizzato.

In attesa di non trovare più, in ogni angolo di Catania, un parcheggiatore abusivo pronto a chiedere un euro (o anche più) per un servizio che non gli è stato richiesto e che non è nemmeno autorizzato a svolgere.

16 marzo 2010

Il paese delle Meraviglie è a portata di mano



Se dopo il successo di "Alice in Wonderland" anche a voi è venuta voglia di inseguire il Coniglio Bianco giù per la sua tana, non vi resta che cogliere l'occasione e recarvi in via Fimia, Zona Vulcania/Tondo Gioieni...Non abbiate paura!

11 marzo 2010

07 marzo 2010

SARA E' ANCORA IN COMA: LETTERA DI UN PADRE CHE RIVENDICA GIUSTIZIA

Riportiamo alcuni stralci della lettera aperta di un Padre che, da quattro anni, sta vicino ad una figlia in coma, per colpa di una polpetta mangiata a Catania. E soprattutto, del mancato controllo e della "manica larga" delle autorità.


"Ai cittadini di Catania
Alle Autorità di Catania


ILLEGALITA’, SILENZIO, OMERTA’, CATANIA:

Queste sono le parole che mi vengono in mente oggi a quattro anni dall’evento delittuoso che ha interrotto la vita di mia figlia e devastato quella della mia famiglia.

Mia figlia Sara , studentessa di Scienze politiche a Catania,

il 7 FEBBRAIO del 2006

ingerisce una polpetta contenente solfiti a cui era allergica ed entra in coma in seguito ad uno shock anafilattico. La carne è stata acquistata in una macelleria di una via del mercato all’aperto vicino alla via Etnea.

I solfiti nelle carni, non bloccando il processo di putrefazione, ma mantenendo il colore rosso, favoriscono l’ inganno dei consumatori , procurando ai rivenditori di carne profitti più cospicui ( come lo stesso macellaio, già condannato in primo grado, ha confermato al giudice).

Attualmente mia figlia è in stato vegetativo permanente e si trova a casa assistita da me e da mia moglie (1) .



ILLEGALITA’

Macellai senza scrupoli tengono in vita la carne con nitrati e solfiti (assolutamente proibiti dalla legge): i primi abbattono la flora batterica, i secondi mantengono il colore.
Così carne tritata, hamburger e salsicce, bombe sul nostro sistema gastrointestinale e circolatorio, possono resistere per giorni, senza dare nell'occhio, sul banco della vendita.

Immaginiamo con il caldo, in un mercato all’aperto, per mascherare la putrefazione del macinato di carne con tutta la sua superficie esposta all’aria, quanti solfiti devono aggiungere le mani di macellai senza scrupoli ( 2 ).

I solfiti nelle carni non sono dannosi soltanto alle persone ma anche agli animali .


SILENZIO e OMERTA’

Io, in questi anni ho fatto il mio dovere di cittadino esortando, tramite una lettera aperta ai cittadini e alle autorità, il prefetto e il sindaco di Catania a predisporre più controlli per la tutela della salute della gente, inoltre ho avvisato moltissimi studenti e lavoratori siciliani dei pericoli che corrono per la salute in una città dove, in molti ambienti, la legalità viene considerata un optional. Il messaggio è stato recepito? La mia lotta di civiltà è stata utile per la città di Catania?


CATANIA

L’idea che mi sono fatta della città di Catania nel periodo in cui mia figlia è stata in rianimazione , dal 7 febbraio al 21 aprile del 2006, è quella di una città del Far West: traffico disordinato e impazzito, inquinamento acustico, prepotenza di molti automobilisti , impossibilità per i pedoni di usufruire dei marciapiedi perché occupati da auto o bancarelle, lavori fermi, bancarelle abusive tollerate dai vigili e dalle massime autorità politiche della città , casse comunali vuote, quartieri al buio. Un degrado da terzo mondo. Un decadimento profondo , una mancanza di regole etiche ed un modo di vivere assuefatto e rassegnato, spesso contiguo al mondo dell’illegalità. Mi sono chiesto tante volte : come è possibile che le classi più autorevoli e le autorità preposte, in tutti questi anni non sono riusciti ad evitare la decadenza della qualità della vita a Catania?


Catania resta una bella città con fasce di ottime persone e di intellettuali di primo ordine ma anche una città (pericolosa) dove si vive malissimo a causa della mancanza di valori morali ed etici.

Non si può continuare a stare zitti e girarsi dall’altra parte per non vedere.

Luciano Di Natale