Un organico di 308 persone, con un indotto di un centinaio di addetti alle funzioni di sicurezza, pulizie, animazione, trasporti e montaggi, le 769 maestranze del cantiere di costruzione del negozio e 1,2 milioni di euro di tributi pagati in Sicilia. Sono le cifre del negozio Ikea che tra un mese esatto, il 9 marzo, aprirà a Catania, primo punto vendita siciliano della catena svedese di mobili.
In questo mese che precede l'apertura partiranno le convocazioni degli ultimi selezionati di un lungo percorso iniziato lo scorso 20 settembre e che ha visto 47.312 curricula ricevuti e circa 2.000 candidati incontrati con selezioni di gruppo e personali.
Di questi 308 il 78% è a part time, con una media settimanale di 23 ore, pari a una retribuzione di circa 750 euro netti al mese. La tipologia di contratto vede 66 occupati a tempo indeterminato, 187 a tempo determinato, 7 con apprendistato e 47 con un tirocinio collegato a un progetto del ministero del Lavoro a favore dei giovani del Sud.
I siciliani assunti sono pari all'85% della forza lavoro. Il 15% è rappresentato da colleghi provenienti da altre realtà di Ikea in Italia, qui per formare e trasmettere competenza. Alta la percentuale di laureati, pari al 31%, mentre l'età media si attesta sui 29.8 anni. La componente femminile è il 50.5%.
Ikea prevede inoltre che "l'Isola beneficerà di una ricaduta fiscale presumibilmente non inferiore al milione e duecentomila euro annui, di cui il 34% a favore del Comune di Catania e limitrofi per Tia, pubblicità, Ici e addizionale Irpef, e il restante 66% alla Regione Sicilia".
A queste voci, si sottolinea dalla società svedese, "si devono poi sommare i quasi due milioni di euro per oneri di urbanizzazione, relativi ai lavori di viabilità sull'Asse di spina comunale, pari a 1.340.000 euro, e quelli sulla strada provinciale 55, pari a 600.000 euro".
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