Che fine hanno fatto i 131 migranti sbarcati a Catania martedì? Sessantotto rimpatriati con un volo charter in Egitto, 44 minorenni affidati a comunità della provincia e 19 scafisti arrestati e condotti in carcere. Questi i numeri conclusivi di una giornata convulsa e molto contestata dalle associazioni a tutela dei diritti dei migranti.
Innanzitutto sui minorenni: in tutto 44, che, spiega una nota del Viminale sono stati affidati a strutture loro dedicate, in conformità alla vigente normativa. Si accerterà poi se realmente hanno meno di 18 anni, come affermano e anche la loro nazionalità.
Arrestati, invece, i 19 presunti scafisti. Tra loro, però, anche tre minorenni. Per gli investigatori sono tutti egiziani che facevano parte dell'equipaggio del peschereccio o che avrebbero avuto un ruolo nella gestione dei passeggeri a bordo. Polemiche arrivano anche su questo fronte, sussistendo numerosi dubbi circa la loro reale nazionalità. A tutti la Procura di Catania, contesta il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
La giornata è stata caratterizzata anche dalle polemiche per il mancato accesso ai 68 immigrati che hanno trascorso la notte nel Palanitta, l'impianto sportivo del rione Librino messo a disposizione dal Comune di Catania. In serata, su disposizione del Viminale, è stato disposto il loro rimpatrio in Egitto con un volo charter con destinazione Il Cairo. Polemiche che sembrano fondate, soprattutto in riferimento alle modalità di trattamento ricevute dai migranti. E' stato infatti impedito a numerose associazioni di entrare a verificare le condizioni nel Palanitta.
In particolare "Rammarico e apprensione" sono stati espressi dall'Alto commissario dell'Onu per i rifugiati (Unhcr) per la decisione di rimpatriare i migranti "senza che sia stato possibile all'associazione entrare in contatto con loro". Informarli dei loro diritti è l'obiettivo del progetto 'Praesidium' di cui fanno parte l'Unhcr, l'Oim, la Croce Rossa e Safe the children, finanziato dal ministero dell'Interno per dare orientamento e informazioni a chi arriva sulle coste siciliane. Secondo l'Unhcr "questo mancato accesso risulta non in conformità con le modalità operative del progetto stesso".
Da Luca Spataro, Segretario del Partito Democratico, arriverà una lettera rivolta al prefetto di Catania, Vincenzo Santoro, per “contestare duramente il comportamento adottato dalla Prefettura nella giornata di ieri in occasione del rimpatrio dei migranti sbarcati a Catania e trattenuti al Palanitta”.
Innanzitutto sui minorenni: in tutto 44, che, spiega una nota del Viminale sono stati affidati a strutture loro dedicate, in conformità alla vigente normativa. Si accerterà poi se realmente hanno meno di 18 anni, come affermano e anche la loro nazionalità.
Arrestati, invece, i 19 presunti scafisti. Tra loro, però, anche tre minorenni. Per gli investigatori sono tutti egiziani che facevano parte dell'equipaggio del peschereccio o che avrebbero avuto un ruolo nella gestione dei passeggeri a bordo. Polemiche arrivano anche su questo fronte, sussistendo numerosi dubbi circa la loro reale nazionalità. A tutti la Procura di Catania, contesta il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
La giornata è stata caratterizzata anche dalle polemiche per il mancato accesso ai 68 immigrati che hanno trascorso la notte nel Palanitta, l'impianto sportivo del rione Librino messo a disposizione dal Comune di Catania. In serata, su disposizione del Viminale, è stato disposto il loro rimpatrio in Egitto con un volo charter con destinazione Il Cairo. Polemiche che sembrano fondate, soprattutto in riferimento alle modalità di trattamento ricevute dai migranti. E' stato infatti impedito a numerose associazioni di entrare a verificare le condizioni nel Palanitta.
In particolare "Rammarico e apprensione" sono stati espressi dall'Alto commissario dell'Onu per i rifugiati (Unhcr) per la decisione di rimpatriare i migranti "senza che sia stato possibile all'associazione entrare in contatto con loro". Informarli dei loro diritti è l'obiettivo del progetto 'Praesidium' di cui fanno parte l'Unhcr, l'Oim, la Croce Rossa e Safe the children, finanziato dal ministero dell'Interno per dare orientamento e informazioni a chi arriva sulle coste siciliane. Secondo l'Unhcr "questo mancato accesso risulta non in conformità con le modalità operative del progetto stesso".
Da Luca Spataro, Segretario del Partito Democratico, arriverà una lettera rivolta al prefetto di Catania, Vincenzo Santoro, per “contestare duramente il comportamento adottato dalla Prefettura nella giornata di ieri in occasione del rimpatrio dei migranti sbarcati a Catania e trattenuti al Palanitta”.
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