Pare proprio che sarà realizzato in provincia di Catania, a Mineo, nel residence in passato utilizzato dai militari della base Nato di Sigonella, un nuovo centro per ospitare i migranti sbarcati a Lampedusa. Lo ha annunciato il ministro dell'Interno Maroni partecipando ad un incontro nella Prefettura etnea organizzato per fare il punto sull'emergenza. La struttura dispone di 1800 unità abitative e può ospitare 7 mila persone. Maroni, dopo la visita fatta al sito in compagnia del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, giunto a Catania ha spiegato che «L’idea di realizzare un Villaggio della solidarietà nel residence degli Aranci a Mineo è venuta al premier». Il responsabile del Viminale ha aggiunto che servono «48 ore di tempo per fare le necessarie valutazioni». L’idea del governo sarebbe quella di ospitare a Mineo tutti i richiedenti asilo, anche quelli, circa 4 mila, attualmente distribuiti nei Cara (i Centro di accoglienza per richiedenti asilo) di tutta Italia. «Abbiamo pensato che la struttura può essere meglio utilizzata per i rifugiati piuttosto che per i clandestini», ha detto il ministro dell'Interno.
La visita a Mineo ha anche portato pesanti polemiche di profilo istituzionale. La critica arriva direttamente da Giuseppe Castania, Sindaco di Mineo: «È stata una scortesia istituzionale non avere invitato quella che, in seguito a due decreti emanati dal ministro Roberto Maroni, è la massima autorità locale per la sicurezza: il sindaco». «Io ho partecipato, in disparte all’incontro», ha aggiunto Castania, «soltanto perché saputo dell’iniziativa sono venuto qui di mia spontanea volontà. Era un mio dovere e diritto esserci perchè la priorità che nostra comunità chiede è la sicurezza, e lo Stato deve darci questa garanzia».
Il Presidente del Consiglio Berlusconi non ha preso parte alla conferenza stampa ed è rapidamente rientrato a Roma, probabilmente per occuparsi della vicenda giudiziaria e politica che lo sta coinvolgendo in prima persona.
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