ecco il testo di una nota comparsa su facebook pochi minuti fa sul profilo di Libreria Tertulia:
"Carissimi,
è con immenso dispiacere che siamo costretti a comunicarvi che il caffè/libreria Tertulia CHIUDE. L’ultimo di una serie lunghissima di tentativi di accordo con la proprietà, decisa a rientrare ad ogni costo in possesso della struttura, è fallito qualche giorno fa e siamo quindi costretti ad abbandonare gli storici locali di via Michele Rapisardi. La ricerca di una nuova sede, condotta parallelamente alle trattative per il rinnovo dell’affitto (durante le quali ogni genere di proposta, compreso l’acquisto, è stata respinta), non ha finora portato ad alcun risultato, sia per le particolari esigenze di spazio che un caffè/libreria richiede, sia per le oggettive bizzarrie del mercato immobiliare. Oggi venerdì 30 settembre sarà dunque l’ultimo giorno di apertura, saluteremo tutti coloro che vorranno passare a salutarci nel pomeriggio, dalle 19 a chiusura. Tuttavia, ci adopereremo in qualsiasi modo affinché i quasi 13 anni di questa magnifica esperienza, condivisa con la città, non vadano perduti; siamo pertanto aperti ad accogliere proposte e suggerimenti che possano consentirci di proseguire per la nostra strada. Desideriamo intanto ringraziare tutti coloro che ci hanno accompagnato fin qui durante il nostro cammino:
gli amici lettori che hanno reso questo posto un piccolo tempio consacrato all’amore per la lettura e, tra essi in particolare, i membri del nostro Circolo dei Lettori Sostiene Tertulia, che fino a ieri pomeriggio hanno animato queste mura con un riuscitissimo reading;
tutti coloro che, seduti ai nostri tavolini, hanno studiato, lavorato, scritto o semplicemente fatto una pausa gustando una torta e sorseggiando un tè;
il Cinestudio Catania, e in particolare Giordana Giuffrida per la fantastica esperienza della Cinecena e per la qualità e la professionalità della nostra collaborazione, divenuta profonda amicizia;
le decine e decine di musicisti, che si sono alternati e hanno allietato con il loro talento così tante serate;
gli scrittori che sono venuti a trovarci e a parlarci dei loro libri, e sono davvero tanti, da Antonio Ingroia a Giuliana Sgrena, da Nicola Lagioia a Ermanno Rea, da Andrea Bajani a Nicolai Lilin, da Pietro Barcellona ad Antonio Di Grado, da Manlio Sgalambro a Franco Battiato, da Elvira Seminara a Lorella Zanardo (per citarne solo alcuni), agli autori catanesi e siciliani, emergenti e non, che hanno avuto la possibilità di presentare e rendere visibili le loro opere, senza alcuna penalizzazione, e quelli che non abbiamo fatto in tempo a invitare, ma che ci avrebbe fatto piacere conoscere, da Roberto Costantini ad Alessandro Bertante, tra gli altri;
gli amici del Teatro Massimo che, dai musicisti ai dirigenti, hanno fatto di questo luogo una seconda casa;
i colleghi ed amici del neonato Comitato Operatori Centro Storico, che seppur giovanissimo, ha ragionato e continua a ragionare con intelligenza e passione sulle sorti di questa importante parte della città;
i ragazzi di Addiopizzo, ai quali rinnoviamo la nostra stima e il nostro incoraggiamento;
tutte le altre associazioni, e non basterebbe un solo giorno per elencarle tutte, che hanno animato queste amate mura con iniziative di approfondimento e di denuncia, e alle quali crediamo di aver sempre offerto uno spazio aperto, un’agorà laica di confronto senza pregiudizi;
gli artisti che hanno esposto le loro opere, donando un valore aggiunto alla nostra libreria, tra cui Antonio Presti, Michael Ackermann e Arnaldo Pomodoro, nonché il nostro primo direttore artistico Carmelo Nicosia;
i fornitori, i distributori e gli editori, per il decennale rapporto professionale;
Caterina Pastura, libraia ed editrice, artefice del rinnovo della libreria, che da due anni a questa parte ha caratterizzato in senso indipendente la nostra libreria, accentuando l’apprezzata svolta indirizzata alla piccola e media editoria e rifuggendo dalla logica commerciale imperante della libreria-supermercato;
Tiziana Mancuso, insostituibile consigliera, paziente compagna di viaggio e infaticabile animatrice di tutte le iniziative culturali degli ultimi anni;
tutti quelli che stiamo dimenticando, ma che sapranno perdonarci questa mancanza, dovuta alla profonda emozione;
infine, ma non certo per importanza, i ragazzi e le ragazze che hanno lavorato qui nel corso degli anni e che hanno contribuito a far sì che oggi sia così difficile permettere che tutto questo finisca.
Un ringraziamento particolare va ai giornalisti e agli operatori che hanno dato voce alle nostre iniziative e che hanno permesso ai nostri messaggi, compreso purtroppo quest’ultimo, di raggiungere il maggior numero di persone possibile.
Arrivederci
Antonio Romeo e lo staff di Tertulia
P.S.: l’indirizzo di posta elettronica tertulia.tertulia@libero.it e i due profili di Facebook rimarranno attivi, almeno per il momento, per consentire a tutti, come abbiamo sempre fatto, di intervenire e dialogare con noi sulla vicenda e su ogni altra questione."
Ci uniamo ai tanti increduli che sperano ancora in una buona conclusione di questa storia, che rischia di diventare simbolica del decadimento culturale di Catania.