31 luglio 2010

OSSERVATORIO CATANIA - MOBILE. CATANIA IN TEMPO REALE, SEMPRE E OVUNQUE.


Osservatorio Catania si apre all'orizzonte Mobile. La necessità di informare Catania in Tempo Reale ci ha spinti a offrire una versione agile, veloce, intuitiva a tutti possessori di Cellulari di ultima generazione, ideale per dispositivi con touchscreen e ottimizzata per iPhone. Anche in questa versione, studiata sulla piattaforma Libero Tutti, abbiamo privilegiato la semplicità. Tante notizie, immagini grandi e niente di più.
Semplicemente informazione
. Quella che manca a Catania.




Per accedere alla versione mobile di Osservatorio Catania digita osservatorio.m.libero.it sul tuo cellulare, oppure clicca sul tasto in basso e invia il link direttamente sul tuo cellulare.



Osservatorio Catania - Mobile.
Catania in Tempo Reale. Sempre e ovunque.



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30 luglio 2010

CATANIA - CADAVERE CARBONIZZATO IN AUTO




Il cadavere carbonizzato di un uomo è stato trovato stamane a Catania all'interno di un'auto data alle fiamme in via Nervesa della Battaglia, nel popoloso quartiere di San Leone. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Squadra Mobile.

La vittima non è stata ancora identificata. Gli investigatori hanno concentrato le indagini sul mondo dello spaccio di stupefacenti. La polizia è intervenuta intorno alle 4 di stamane dopo una telefonata al 113 che ha segnalato un'auto in fiamme.

Gli investigatori cercano anche di capire se l'uccisione sia avvenuta in un luogo diverso da quello del ritrovamento del corpo.

CATANIA - LICENZIATE DALLA SAC DURANTE LA MALATTIA

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Da ieri due impiegate assunte 12 anni fa dalla Sac - la società che gestisce i servizi all'aeroporto di Catania - e rientrate nel gennaio scorso dopo un temporaneo trasferimento, si sono ritrovate senza lavoro.

Le due donne hanno saputo di essere state trasferite a una terza azienda, l'Aviation Service, che però non ha fatto loro firmare il contratto vista l'assenza, certificata, per malattia. Ora le due dipendenti minacciano di attuare uno sciopero della fame e hanno chiesto ai legali del coordinamento di avere "assistenza e indicazioni circa la possibilità di tutelare la propria posizione rispetto a una decisione tanto assurda quanto repentina".

"Il 23 luglio scorso - afferma il Coordinamento - con un telegramma la Saga invita gli 11 lavoratori (tra cui le due signore che si trovavano in malattia breve avendo regolarmente presentato la certificazione medica) a presentarsi urgentemente a firmare il contratto per un altro trasferimento all'Aviation Service, ma gli uffici della Saga hanno dimenticato di comunicare alla nuova azienda che le due signore si trovavano in malattia".

Il coordinamento, per il quale la vicenda "ha dell'incredibile e viola ogni norma di tutela del lavoratore", ha inviato lettere di sollecito alla Saga e all'Aviation Service per conoscere più precisamente i termini della vicenda e sollecitato l'intervento dell'Enac e dei sindacati a tutela delle due lavoratrici.

CATANIA - ANZIANI USATI PER FINTE ASSUNZIONI DI IMMIGRATI

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Cinque persone sono state denunciate dalla Polizia Postale e delle Telecomunicazioni di Catania che ha fatto luce su un sistema per regolarizzare la posizione di extracomunitari in Italia con assunzioni fittizie firmate da anziani raggirati.

L'inchiesta è partita dopo una denuncia presentata da un'anziana signora che in una sala Bingo era stata avvicinata da una conoscente che gli aveva proposto la possibilità di un bonus di 500 euro emesso dallo Stato a favore dei meno abbienti.

La donna, che aveva acconsentito, era stata condotta nello studio di un commercialista a Catania dove le erano stati fatti compilare e firmare diversi moduli. Dopo aver capito che non vi era alcun "bonus" e che i moduli riguardavano la richiesta per la regolarizzazione di cittadini extracomunitari, era andata alla Polizia.

CATTURATO LATITANTE DOPO 11 ANNI DALLA CONDANNA


Vito Zappalà, latitante dal 99', condannato per per spaccio e traffico di droga con l'aggravante delle modalità mafiose a 29 anni di reclusione, è stato ritrovato ed arrestato dopo 11 anni presso Mogliano Veneto (Treviso).



Zappalà è stato associato al clan Laudani che regola i rapporti tra Belgio e Italia per spaccio e traffico di droghe.




L'operazione è stata condotta dagli agenti della Mobile e dello Sco di Catania, con la collaborazione della squadra mobile di Treviso.

29 luglio 2010

CATANIA - IL 50% DEI GIOVANI E' SENZA LAVORO

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Disoccupazione giovanile pari circa al 50 per cento e forte dispersione scolastica (- 37,5 per cento a livello regionale) con Catania città a più alto rischio assieme a Palermo e Trapani.

Sono i dati di un "quadro sociale allarmante" scaturiti da una analisi sulla situazione giovanile di Catania compiuta dall'Associazione Giovani della Cisl etnea. Il dato sulla disoccupazione a Catania è quasi doppio rispetto al resto del Paese, dove, secondo le cifre fornite dall'ultimo rapporto Cnel, il tasso di disoccupazione under 25 il 29,2 per cento.

Invece, a Catania, un giovane sotto i 24 anni su due non lavora. Un dato che, secondo il sindacato, fa emergere un "fortissimo disagio per la crescita del territorio e nasconde spesso un elevatissimo fenomeno di lavoro nero".

CATANIA - DUE RAGAZZE SCOMPARSE NEL NULLA. FATE GIRARE QUESTO POST.



Jessica Emiliano, 15 anni, e Miriam Amirante, 17 anni, sono scomparse nel nulla. Sono uscite lunedì sera per recarsi alla festa di Sant’Antonio Abate, patrono di Misterbianco, ma non hanno fatto ritorno a casa.

I genitori di entrambe le ragazze hanno naturalmente denunciato la scomparsa.

A quanto si apprende: “l’ultimo contatto telefonico con le famiglie è avvenuto ieri sera intorno alle 21.45, quando hanno detto che sarebbero rimaste ancora un po’ fuori e poi sarebbero tornate a casa“.


Nella foto da sinistra: Mariam Amirate età 17, Jessica Emiliano età 15.

28 luglio 2010

CATANIA - NIENTE FERMATA DEL BUS ALL'OSPEDALE CANNIZZARO




Ancora incredibili disservizi a Catania. Anche stavolta a farne le spese sono i soggetti più deboli. In particolare, chi deve raggiungere l'Ospedale Cannizzaro. L'ultima fermata del bus è infatti, adesso, fuori dall'ospedale. Con inevitabili conseguenze per malati e familiari, costretti a fare spesso lunghi tratti di strada a piedi.

CATANIA - STALKING SU FACEBOOK, ARRESTATO.

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La polizia postale di Catania ha arrestato per stalking un incensurato di 38 anni. L'uomo vessava, infatti, la sua ex fidanzata che aveva interrotto la relazione rifiutandosi di tornare con L.F. con quest'ultimo che la diffamava sul web gestendo un falso profilo su Facebook, sul quale pubblicava foto della donna aggiungendo falsi commenti di uomini su di lei.

Le vessazioni, in base a quanto emerso dalle indagini, non avvenivano solo sul web ma anche con telefonate ed sms. L'arrestato aveva anche scritto frasi ingiuriose nei confronti della sua ex su muri di palazzi vicino al luogo di lavoro della sua ex fidanzata. L.F. e' stato arrestato in flagranza di reato, sorpreso in un internet point, mentre minacciava la donna online.


fonte: adnkronos

CATANIA - MAXIFRODE AL FISCO: 3 MILIONI

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Sei persone
, tra cui quattro imprenditori, un commercialista e un brasiliano, sono state denunciate per frode fiscale ed emissione e utilizzazione di fatture false da militari della guardia di finanza di Catania.

Secondo quanto accertato avrebbero frodato il fisco per oltre 3 mln di euro omettendo il versamento di imposte sul reddito delle persone fisiche. L'indagine, inoltre, ha permesso di accertare l'emissione e utilizzo di fatture false.

L'attività investigativa ha avuto inizio nel 2009 dopo la sospetta cessione di quote sociali, avvenuta nel 2005, da parte dei tre soci di una società in accomandita semplice operante nel settore del commercio di apparecchiature e prodotti medicali oftalmologici a un presunto imprenditore brasiliano, giunto in Sicilia pochi giorni prima la stipula dell'atto notarile di cessione e poi svanito nel nulla.

CATANIA - DONNA SI GETTA DAL BALCONE, MORTA IN OSPEDALE

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Una donna di 37 anni, G.M.G., si è tolta la vita buttandosi dal balcone di casa, al secondo piano di uno stabile di San Giovanni La Punta, in provincia di Catania.

Secondo i primi accertamenti dei carabinieri la donna, sposata, soffriva di crisi depressive. La donna è morta durante un intervento chirurgico al quale era stata sottoposta dai medici dell'Ospedale Garibaldi, dove era stata trasportata, a causa dei numerosi traumi interni subiti.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Gravina di Catania.

25 luglio 2010

CATANIA - LITIGA CON LA MOGLIE E LE DA FUOCO

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Al culmine dell'ennesima lite ha tentato di uccidere l'ex moglie cospargendola di liquido infiammabile e dandole fuoco. Protagonista della vicenda Michele Viglianisi, 42 anni, che è stato arrestato dalla polizia a Catania.

L'aggressione è avvenuta nell'abitazione della donna, la trentottenne Giuseppa Sajeva, ora ricoverata in gravi condizioni all'ospedale Cannizzaro: ha ustioni sull'85% del corpo. L'uomo, anche lui ricoverato con bruciature guaribili in venti giorni, ha reso ampia confessione della vicenda ed è stato arrestato per tentativo aggravato di omicidio e incendio doloso.

La donna abita in via Venezia Giulia 6, nel quartiere Nesima. La coppia ha tre figli di 8, 10 e 19 anni. I due si stavano separando e ieri il marito ha tentato di incontrare la moglie per convincerla a evitare la separazione.


fonte: lasiciliaweb.it

COMMISSIONE SUGLI ERRORI SANITARI: MISSIONE A CATANIA

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Dopo le numerose sollecitazioni pervenute da associazioni di cittadini la Commissione parlamentare d'inchiesta su errori sanitari e disavanzi sanitari regionali, presieduta da Leoluca Orlando, ha deliberato una missione a Catania allo scopo di verificare la garanzia del diritto alla salute dei cittadini del territorio di Giarre e, più complessivamente, esaminare le modalità e le qualità di funzionamento dei servizi sanitari dei diversi territori della provincia catanese.

Nel pomeriggio è prevista l'audizione delle organizzazioni sindacali, dei cittadini della Rete delle associazioni, dei sindaci dei Comuni sedi di Distretti sanitari provinciali (Acireale, Adrano, Bronte, Caltagirone, Catania, Gravina, Palagonia, Paternò, Giarre), dei direttori di distretto e dei vertici dell'Azienda sanitaria provinciale di Catania.

Al termine dell'audizione, presso la stessa Prefettura di Catania, è indetta una conferenza stampa sugli esiti della missione e delle audizioni.

La delegazione sarà composta dal Presidente della Commissione, Leoluca Orlando, e dai due vicepresidenti, Giovanni Burtone e Marco Brigandì.

CATANIA-MESSINA, TIR PIENO DI IMMIGRATI NASCOSTI CON UN TELONE

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Un camion coperto con un telone che trasportava un centinaio di immigrati è stato bloccato dalla polizia stradale in un'area di servizio dell'autostrada Catania-Messina
, tra Taormina e Roccalumera. Una ventina di clandestini sono riusciti a fuggire sulle corsie dell'A18 rischiando di farsi travolgere dai mezzi che la stavano percorrendo in direzione nord.

Settantasette migranti, quasi tutti palestinesi, sono stati trasferiti nella caserma Calipari della polizia stradale di Messina, dove sono stati rifocillati. I migranti (tra i quali ben 17 sarebbero minorenni) erano trasportati in condizioni disumane, due di loro erano già in fase di avanzata disidratazione e sono stati ricoverati a Taormina. I due autisti del camion, tra i quali un italiano, sono stati arrestati per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

CATANIA CONTRO GLI ANZIANI




Direttamente dalla voce dei cittadini catanesi over-60, il grido ad una amministrazione che non li considera: "Catania non ci offre niente".

24 luglio 2010

SCOPERTO INCREDIBILE ARSENALE DESTINATO AI CLAN MAFIOSI CATANESI



I Carabinieri di Piazza Dante a conclusione di un mese di indagini hanno tratto in arresto C.G., incensurato 45enne catanese, per il reato di detenzione di armi clandestine e da guerra e per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, quasi 300 grammi di cocaina purissima.

I dettagli. Nel pomeriggio del 22 luglio, dopo un intensa attività investigativa con osservazioni e pedinamenti, i militari hanno individuato nel quartiere di San Cristoforo, un vero e proprio deposito di armi da guerra.

Infatti all’interno di un locale, adibito a falegnameria sito in via Oriente, sono state rinvenute una mitraglietta Uzi, un fucile a canne mozze, un fucile da caccia, nove pistole, un silenziatore, una spada modello Katana, circa 500 cartucce di vario calibro e quattro coltelli. Tutte le armi sono state rinvenute in perfette condizioni, cariche e pronte all’uso.

Le armi sono ora al vaglio degli inquirenti per stabilire se siano state utilizzate, da chi ed eventualmente in quale occasione. Il numero delle armi, la loro perfetta efficienza, e il fatto che fossero tutte occultate all’interno di un borsone e pronte all’uso lascia intendere il coinvolgimento dei clan mafiosi che insistono nel territorio.

Atti Vandalici contro l'Istituto professionale Olivetti.


Lanciavano sassi contro i lampioni che illuminavano l'esterno dell'istituto scolastico professionale per il turismo e il commercio 'Olivetti' di Catania. Protagonisti della vicenda cinque persone, compresi tre minorenni, che sono stati bloccati e denunciati dalla polizia per danneggiamento aggravato in concorso. Agenti delle volanti hanno trovato danneggiati sei lampioni e una porta di ingresso in vetro.

Fonte: Sicilia.it

23 luglio 2010

COSI' SI UCCIDE A CATANIA. GUARDA IL VIDEO.




Uno scooter Honda SH 200 con a bordo un sicario che sfreccia assieme a una moto Bwm 1200 sulla quale si trovano altri due killer e due sequenze di spari: 3 colpi prima e 4-5 subito dopo. E' il 'film' dell'uccisione di Nicola Lo Faro, 45 anni, boss di spessore di una frangia della cosca Cappello, assassinato il 4 maggio del 2009 da un gruppo di fuoco composto da quattro persone che lo freddano mentre guida la sua Mercedes Classe A, alle 10 del mattino in una via centrale di Catania.

fonte: larepubblica.it

CATANIA - DETENUTO SUICIDA. GIA' 38 QUEST'ANNO

 Detenuto suicida a Catania E' il 38esimo caso nel 2010


Questa mattina, un detenuto della Casa circondariale di Catania Bicocca si è suicidato recidendosi la carotide con una lametta nel bagno della cella. L'uomo si chiamava Andrea Corallo ed aveva 39 anni.

Ne da notizia il segretario generale della Uil Pa penitenziari, sottolinenando come si tratti del 38esimo suicidio in cella dall'inizio del 2010.

"Abbiamo la sensazione - ha aggiunto - che nemmeno questa strage silenziosa che si consuma all'interno delle nostre degradanti prigioni scuota dal torpore una classe politica che ha, evidentemente, accantonato la questione penitenziaria. Dal 1 gennaio 38 detenuti, 4 agenti penitenziari e un dirigente generale si sono suicidati".

CONDANNATO IL SINDACO DI PALERMO - "CONSULENZE E ATTI ILLEGITTIMI"

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La sezione giurisdizionale di Appello della Corte dei conti per la regione siciliana ha confermato la condanna del sindaco di Palermo Diego Cammarata e dell'architetto Federico Lazzaro, dirigente coordinatore del settore Urbanistica, al pagamento, in favore del Comune, rispettivamente, di 200mila euro e di 100mila euro per il danno erariale causato con l'affidamento di alcuni incarichi di consulenza per la progettazione.

La Procura contabile ne aveva sostenuto l'illegittimità e la inutilità ed aveva promosso l'azione di responsabilità amministrativa.

Secondo la tesi della Procura, accolta in primo grado confermata anche dai giudici d'Appello, una serie (complessivamente 10) di incarichi di consulenza per la progettazione, proposti dal dirigente coordinatore del settore urbanistica, e conferiti dal sindaco il 16 marzo 2004 e il 20 aprile 2004 sarebbero stati affidati in violazione della legge.

Le determine sindacali sarebbero state generiche, seriali, prive di parametri per la individuazione dei compensi e disposte senza alcuna verifica della professionalità richiesta tra i numerosi tecnici (architetti e ingegneri) in servizio presso il Comune. Inoltre alcuni dei professionisti esterni nominati dal sindaco non avrebbero avuto una professionalità specifica compatibile con l'incarico ricevuto ed in alcuni casi, neanche i requisiti minimi di esperienza professionale richiesta dal regolamento comunale.

L'istruttoria della Procura contabile si inserisce nell'azione generale di contrasto dei fenomeni di spreco di risorse erariali derivante dal conferimento di incarichi a soggetti esterni all'amministrazione.

CATANIA - APPROVATO IL BILANCIO.

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Il Consiglio Comunale di Catania, dopo diverse sedute dedicate all’argomento, di cui l’ultima durata oltre 10 ore consecutive e conclusasi alle 8,30 di stamanttina ha approvato il bilancio di previsione 2010 del Comune di Catania.

Nella nottata sono stati votati, uno per uno, più di 400 emendamenti.

Hanno votato favorevolmente 18 consiglieri (MPA-PDL-UDC), 6 contrari (Partito Democratico e Allenza Siciliana). Un solo astenuto, Francesco Navarria del PDL. All’atto deliberativo, con successiva votazione, è stata data immediata esecuzione.


fonte: cataniapolitica.it

I KILLER TRADITI DA UN VIDEO - 5 ARRESTI A CATANIA



Cinque presunti appartenenti al clan Carateddi sono stati arrestati
dalla squadra mobile della Questura di Catania per l'omicidio di Nicola Lo Faro, 45 anni, della cosca dei Cursoti, assassinato con diversi colpi d'arma da fuoco in pieno centro città il 4 maggio del 2009.

L'agguato fu ripreso casualmente da una telecamera di un sistema di videosorveglianza: nelle immagini, colpi di pistola che esplodono e persone che fuggono. Tra loro i tre sicari che poco prima avrebbero ucciso Lo Faro in via Cardì, nei pressi del centrale viale Mario Rapisardi. Il boss è alla guida della sua Mercedes classe A quando il gruppo di fuoco entra in azione isolandolo e poi uccidendolo.

Le immagini sono state trovate e utilizzate dalla squadra mobile della Questura di Catania che dopo una serie di accertamenti e riscontri ha ritenuto di avere identificato i tre sicari e anche altre due persone che ebbero un ruolo nell'omicidio.

BABY GANG A CATANIA: IN QUATTRO PER UNO SCOOTER

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A fianco alla grande criminalità organizzata, proseguono gli atti di mini criminalità nel capoluogo etneo. Piccoli atti che contribuiscono al generale senso di insicurezza che colpisce tanti cittadini catanesi.

Una baby gang che ha rapinato dello scooter un ragazzino a Catania è stata identificata da carabinieri
della compagnia Piazza Dante che ha arrestato due di loro, un sedicenne e un quindicenne, e denunciato in stato di libertà due diciassettenne incensurati.

La vittima era un sedicenne aggredito in viale Ulisse dai coetanei che a bordo di quattro motorini lo avevano costretto a fermarsi e lo avevano rapinato del mezzo di trasporto.

Piazza Europa, slitta ancora la decisione. E restano i sigilli


Resta sequestrato il costruendo posteggio multipiani di piazza Europa a Catania, al quale sono stati posti i sigilli nell'ambito del processo sulla realizzazione di parcheggi in project financing appaltati dal Comune del capoluogo etneo.

È l'esito delle decisione della terza sezione penale del Tribunale di Catania che ha rinviato ogni valutazione alla prossima udienza del 19 ottobre.

Il pm Francesco Puleio, nell'udienza precedente, aveva sottolineato l'impossibilità per i giudici di decidere sul dissequestro senza entrare così direttamente nel merito del processo. La restituzione dell'immobile era stata sollecitata dall'avvocatura del Comune di Catania. Nella prossima udienza il processo potrebbe andare a sentenza.

Nel procedimento per abuso d'ufficio sono imputati l'ex sindaco e attuale parlamentare del Pdl Umberto Scapagnini, la cui posizione, che era stata stralciata per motivi di salute, è stata riunificata al processo principale su richiesta dei suoi legali.

Con lui sono imputati anche l'ex direttore dell'Ufficio speciale per l'emergenza traffico Tuccio D'Urso, tre componenti della commissione di valutazione e tre imprenditori, i fratelli Mimmo e Sebastiano Costanzo e Ennio Virlinzi, rappresentanti legali di ditte che avrebbero dovuto realizzare i parcheggi.

22 luglio 2010

CATANIA - SEQUESTRATI 9000 PEZZI FALSI TRA OROLOGI E GIOIELLI

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Militari del comando provinciale della guardia di finanza di Catania hanno sequestrato 9.000 pezzi fra orologi, collane, orecchini, bracciali, anelli fermagli e monili riproducenti le più prestigiose marche italiane ed estere.

Il ritrovamento del materiale è stato fatto in un esercizio commerciale nel centro storico della città gestito da un cinese, che è stato denunciato alla Procura della Repubblica in stato di libertà.

21 luglio 2010

CATANIA - DOMANI ALLARME-CALDO. STANCANELLI: "PRUDENZA"

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Domani, a Catania, sono previste condizioni di elevata temperatura e umidità che possono avere effetti negativi sulla salute della popolazione a rischio.


Il sindaco Stancanelli, pertanto, raccomanda la necessaria prudenza e invita, in particolare le persone a rischio (anziani, oltre 65 anni, neonati e bambini fino a 4 anni d’età, i malati affetti da patologie cardiovascolari e respiratorie, le persone obese e quelle soggette a disturbi mentali nonché i soggetti con dipendenza da alcool e droghe), ad evitare di uscire nelle ore più calde della giornata (tra le 12 e le 18) e, se già fuori, a recarsi in luoghi ventilati o climatizzati.

Il Centro Segnalazione Emergenze ( C.S.E.) ha attivato, per eventuali necessità il numero di telefono: (095/484.000).

SVOLTA NELLE INDAGINI SULLA MORTE DI BORSELLINO

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"E' un momento cruciale. Sono trascorsi due anni dalle prime dichiarazioni di Gaspare Spatuzza. Dagli elementi che abbiamo acquisito sembrerebbe proprio che non sia stata solo la mafia a volere la strage di via D'Amelio". Queste le parole del procuratore capo di Caltanissetta, Sergio Lari, a Palermo per l'audizione con la Commissione parlamentare antimafia.

"Ce la stiamo mettendo tutta per dirimere i dubbi - ha proseguito -, vorremmo avere più mezzi ma ci stiamo impegnando al massimo. Da quando sono capo a Caltanissetta, abbiamo buchi in organico gravissimi". Sulla trattativa tra Stato e mafia, Lari ha ribadito che ci sono stati "soggetti che pur avendo dovere di fedeltà alle istituzioni hanno tradito questi principi. Da quel periodo sono passati 18 anni. Se ci fossero stati a quel tempo elementi allora, sarebbe stato più facile far luce su questi fatti. E' sicuro, però, che ci fu un depistaggio colossale".

Prima dell'audizione, il procuratore aggiunto di Caltanissetta Domenico Gozzo ai giornalisti che gli chiedevano a quale punto fossero giunte le indagini sulle stragi ha risposto così: "Dopo due anni mi sento di dire che siamo in un momento di svolta. Non siamo mai stati così vicini alla verità. Certo, seppure le inchieste si trovano in una fase felice, io non posso dire di essere felice delle cose che mano a mano si vanno scoprendo. La magistratura sarà capace di reggere le verità che vanno emergendo sulle stragi. Anche lo Stato sarà in grado di sostenerle. Non so, invece, se altrettanto saprà fare la politica".

15 anni di tangenti, dalle lire agli euro.

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Per 15 anni, dal 1992 al 2007, il proprietario di un ristorante di Gela ha dovuto pagare tangenti al racket delle estorsioni di Stidda e Cosa nostra, che non solo mangiavano a sbafo nel suo locale, ma minacciavano di incendiarglielo se non si fosse mmesso in regola' con il pizzo. Una vicenda che oggi ha portato all'emissione di sette provvedimenti cautelari, eseguiti nella notte.

Gli estortori, inizialmente, pretendevano dalle 300 alle 500 mila lire al mese (poi l'equivalente in euro). Successivamente, la richiesta fu limitata a tre sole rate annue: Pasqua, Ferragosto e Natale. Tra i taglieggiatori ci sarebbe stato anche il figlio di un dirigente del Comune.

Fondamentale il ruolo della vittima e del genero, che, assistiti dall'associazione antiracket \'Gaetano Giordano\', hanno collaborato con gli investigatori.

20 luglio 2010

PROTESTA A CATANIA - PER UN GIORNO TUTTI AL MARE GRATIS




Singolare forma di protesta, oggi, per tanti lidi italiani. I bagnanti hanno avuto infatti la possibilità di entrare gratis nei lidi che hanno aderito alla protesta. L'Unione Europea è intenzionata a rivedere i criteri di assegnazione dei beni demaniali. Questa liberalizzazione è vista come un pericolo dai gestori degli stabilimenti balneari, che con questa particolare forma protesta hanno voluto sottolineare ai cittadini italiani l'importanza del loro ruolo.

Numerosi i lidi catanesi che hanno deciso di partecipare alla protesta.

Rapina a Catania, ferito La Morella

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Uno dei titolari della gioielleria La Morella, nella centrale via Martino Cilestri a Catania, è rimasto ferito durante un tentativo di rapina. E' stato colpito alla gamba da un bandito durante una colluttazione.

Il gioielliere ferito è Arcangelo La Morella, di 52 anni, centrato a una gamba da uno dei tre colpi esplosi da uno dei due rapinatori con una rivoltella calibro 38. Il proiettile è uscito dall'arto. I medici dell'ospedale Garibaldi centro lo stanno medicando e le sue condizioni non sono gravi.

Il bandito arrestato dalla squadra mobile della Questura di Catania è Biagio Cantarella, di 23 anni, incensurato. In passato era stato denunciato per guida senza patente.

SOLARIUM - CATANESI "FURBI" NELLA DISCESA PER DISABILI. "QUI C'E' MENO CONFUSIONE"


Malcostume tutto catanese. Tra le tante discese libere catanesi, esiste anche, nella caratteristica spiaggetta nera di San Giovanni Li Cuti, una piccola discesa esclusivamente dedicata ai bagnanti disabili. Un piccolo angolo di mare dedicato a loro, che non possono affrontare le scalette. I bagnanti più fortunati hanno tutto il resto: tutta la spiaggia nera è per loro.

Eppure, ai catanesi più fortunati tutto il resto non basta: "troppa confusione". Troppa gente. Meglio rubare una fettina dello spazio fatto apposta per i disabili.

Dai disabili la consueta pazienza.
La consueta comprensione. Ma non si può accettare l'arroganza di chi sta bene, di chi ha già tutto ma vuole stare largo, aprire la propria sdraio anche in quel piccolo pezzo di spiaggia in cui ha cittadinanza anche chi è meno fortunato.

19 luglio 2010

BIANCO, BLITZ AL PALAZZO DELLE POSTE - GUARDA LE FOTO: DEGRADO E DISPERAZIONE


Un blitz improvviso in un luogo di incredibile degrado della città di Catania. Questa l'iniziativa dell'ex Sindaco Enzo Bianco, che insieme ai consiglieri del PD e al segretario dei Giovani Democratici, ha voluto portare al centro dell'attenzione dei cittadini lo stato di degrado del Palazzo delle poste, simbolo dell'abbandono e del degrado di Catania.

Sempre in mattinata è stata effettuata dai militari dell'arma dei Carabinieri una retata che ha portato l'arresto di alcuni occupanti. Il palazzo e la zona restano però in condizioni terribili: montagne di rifiuti, decine di siringhe usate per terra e tante, tantissime persone che vivono in condizioni igieniche disperate.

Il Senatore del PD ha invitato l'amministrazione comunale ad intervenire su questa incredibile situazione, "se ha i soldi, lo rimetta in piedi e lo restituisca alla Città. Se non li ha, lo venda. Ma non è accettabile che tutto resti ancora così com'è."

"Il Comune decida se fare un mutuo per ristrutturare l'edificio, un'operazione che può essere effettuata quasi senza incidere sulle casse comunali, poiché, tolto il periodo della ristrutturazione, il costo del mutuo potrebbe essere ripagato dai canoni corrisposti dal ministero della Giustizia. I margini per studiare l'operazione ci sono, ma si agisca al più presto. O, se non si è in grado, in ultima istanza si venda l'immobile. Dal canto mio farò una interrogazione al ministro della Giustizia, il Pd è a disposizione per andare a sentire il ministro Alfano, il ministro Maroni, la Regione. Ma occorre trovare una soluzione - conclude Bianco - perché questa situazione, ancor di più se vista da dentro l'edificio, è francamente inaccettabile»".

18 luglio 2010

DA "IL FATTO QUOTIDIANO" - VIDEO: LA CRICCA DEL SOCIOSANITARIO A CATANIA



Riportiamo un servizio de Il Fatto Quotidiano sulla cricca catanese che si è arricchita sulle spalle dei più deboli cittadini di Catania.

Sedici arresti e cinquantadue indagati. Una piccola parte dell’asse di potere del movimento per l’Autonomia di Raffaele Lombardo è finito dietro le sbarre per la gestione dei servizi sociali del Comune di Catania e del distretto socio sanitario che comprende anche alcuni comuni della provincia.

di Antonio Condorelli
fonte: ilfattoquotidiano.it

DUE SCOSSE SULL'ETNA

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Due terremoti di magnitudo 2.6 e 2.4 sono stati registrati, rispettivamente, alle 10.29 e alle 10.30 di sabato 17 Luglio, sul versante sud-ovest dell'Etna.

Nessuno degli eventi e' stato avvertito. Altre scosse, di minore energia, sono state successivamente rilevate nella stessa zona.

Sono ritenute tutte di origine tettonica perche' legati a movimenti della faglia del vulcano. L'ipocentro e' stato localizzato da ricercatori dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia a 5 chilometri a Nord-Est di Ragalna, a una profondita' di 11 chilometri.

17 luglio 2010

LA CRICCA CATANESE - ARRIVANO LE PRIME AMMISSIONI.




Zitti tutti, parla la "cricca" Catanese. Così è stato ribattezzato il gruppo di funzionari e politici al centro dello scandalo sugli appalti dei Servizi sociali pubblici, sulla quale ha aperto un'inchiesta la Procura. L'inchiesta ha portato 16 arresti.

Davanti al Gip Francesco D'Arrigo e al pm Lucio Setola, Isaia Ubaldo Camerini, il coordinatore del distretto socio-sanitario e responsabile del settore amministrativo dell'assessorato ai Servizi sociali del Comune di Catania, ha ammesso parte delle accuse contestate. Per questo il giudice per le indagini preliminari ha disposto per lui gli arresti domiciliari.

Stesso trattamento potrebbe arrivare per il referente politico di Camerini: l'allora assessore ai Servizi sociali della giunta di Centrodestra guidata da Umberto Scapagnini al Comune di Catania, Giuseppe Zappalà.

Anche lui ha ammesso parte delle colpe attribuitegli. Per lui il suo legale ha richiesto arresti domiciliari per la posizione attenuata e per le gravi condizioni di salute.

Le indagini del Nas ipotizzano che ai Servizi sociali di Catania si fosse creata gestione autonoma degli appalti di gara con numeri di protocollo lasciati liberi con la dicitura "riservato al direttore", gare su "misura" nei confronti di un vincitore già designato e gettoni di presenza "fuori mercato" per i componenti delle commissioni.

LAURA INIZIA LA RIABILITAZIONE.

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E' iniziata nell'ospedale di Montecatone, nell'Imolese, la riabilitazione di Laura Salafia, trasferita ieri a Montecatone dall'ospedale Garibaldi di Catania con un volo militare di Stato.

Nel Centro di alta specialità per la riabilitazione dei pazienti con lesione midollare Laura è stata affidata all'equipe dell' 'area critica' di cui è responsabile il dottor Gian Piero Belloni. Solo dopo questa fase verrà trasferita nell''area spinale' guidata dal dottor Mauro Menarini.

"La paziente e la famiglia - ha precisato questa sera il Dipartimento reinserimento di Montecatone - hanno manifestato la richiesta di rispettare la fondamentale esigenza di affrontare con tranquillità il periodo riabilitativo", per cui "non verranno rilasciati bollettini clinici fino a diversa indicazione degli interessati".

WEBCAM SOTTO IL SOLARIUM. SPIAVA LE DONNE NUDE.




Aveva piazzato una webcam sotto il pavimento in legno dello spogliatoio del solarium comunale del lungomare di Catania e mandato le immagini di donne nude, riprese dal basso, a un sito Internet statunitense per partecipare alla gara 'Operazione sottoveste. Siamo tutti agenti segreti... e ora siamo in azione'. Protagonista della vicenda un catanese di 30 anni che è stato identificato dalla polizia postale del compartimento della Sicilia orientale e denunciato per trattamento illecito di dati personali.

Le indagini erano state avviate dopo la denuncia di una ragazza che aveva visto, per caso, sul web sue foto scattate mentre si svestiva per indossare il costume da bagno nello spogliatoio del solarium comunale di piazza Europa di Catania.

Coordinati dal sostituto procuratore Angelo Busacca, gli investigatori hanno scoperto che l'uomo per diversi anni aveva piazzato una telecamera sotto il pavimento in legno dello spogliatoio e aveva poi mandato centinaia di foto di donne nude riprese dal basso al sito Internet intitolandole 'solarium'. La sezione del sito con le immagini acquisite illecitamente è stata sequestrata. L'indagato, interrogato dagli inquirenti, ha ammesso la responsabilità della pubblicazione delle foto.

16 luglio 2010

SCANDALO-APPALTI: ECCO COME SI TRUCCANO A CATANIA




Numeri di protocollo lasciati in bianco, con la dicitura 'riservato al direttore',
in modo da potere inserire successivamente le domande di partecipazioni, e gara disegnate su 'misura' nei confronti di un solo e possibile vincitore, gettoni di presenza 'fuori mercato' per i componenti le commissioni. Sono alcuni dei "sistemi" che, tra il 2007 e il 2008, secondo il procuratore aggiunto Michelangelo Patané, il coordinatore del distretto socio-sanitario e responsabile del settore amministrativo dell'assessorato ai Servizi sociali del Comune di Catania, Isaia Ubaldo Camerini, avrebbe "architettato per utilizzare fondi pubblici per vantaggi patrimoniali e consensi elettorali".


Secondo il magistrato "Camerini era l'organizzatore, e l'allora assessore ai Servizi sociali del Comune di Catania, Giuseppe Zappalà, era il suo referente politico". Il tenente colonnello del Nas di Napoli, Ernesto Di Gregorio, ha parlato di una delle gare d'appalto trattata dall'inchiesta: la teleassistenza per anziani. "Una gara per fornire assistenza medica a casa agli anziani - ha spiegato - che è stata espletata, con un prezzo per noi fuori mercato, ma il servizio non è mai stato espletato".

CATANIA IN MANETTE - D'AGATA: "NON E' INDAGINE POLITICA"

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"Si deve trasformare un'inchiesta di malcostume di amministratori di strutture private e funzionari amministrativi in un procedimento di valenza politica o riferita a politici" ha detto il procuratore capo di Catania, Vincenzo D'Agata, commentando le indagini dei carabinieri del Nas culminate con l'arresto di 12 persone per presunte irregolarità negli appalti del distretto socio-sanitario etneo.

Il magistrato, che ha partecipato all'inaugurazione dell'Ufficio denunce antiviolenza dei carabinieri del Comando provinciale di Catania, ha annunciato che non parteciperà alla conferenza stampa dell'operazione dei Nas, spiegando "di voler attribuire la giusta portata a questa iniziativa di tutela delle fasce deboli che rappresenta un grande sforzo sinergico di tutti gli operatori interessati".

"Voglio sgombrare il campo da strumentalizzazioni - ha aggiunto il procuratore D'Agata -. Questa dello sportello antiviolenza è una iniziativa nuova ed apprezzabile, mentre la conferenza stampa sull'inchiesta è l'ennesima evidenza di un malcostume di privati e funzionari di enti pubblici che abbiamo più volte combattuto e che continueremo a combattere".

Tra gli arrestati figurano personaggi di spicco della politica catanese, tra i quali un ex assessore della giunta Scapagnini e un consigliere provinciale del Movimento per l'Autonomia.

SCANDALO-APPALTI A CATANIA - 16 ARRESTI TRA POLITICI, IMPRENDITORI, FUNZIONARI DEL COMUNE.

Sedici persone, tra amministratori, funzionari, impiegati pubblici e responsabili di associazioni e cooperative sono state arrestate dai carabinieri del Nas di Catania per presunte irregolarità nelle gare di appalti pubblici di servizi di assistenza alle fasce deboli. Secondo l'accusa, contratti per diversi milioni di euro non erano poi pienamente rispettati dai vincitori delle gare che, con la compiacenza di funzionari pubblici, davano ad anziani, bambini e disabili servizi inferiori a quanto previsto dai singoli capitoli d'appalto.


Carabinieri del Nas stanno eseguendo anche il sequestro preventivo di beni mobili e immobili per un valore complessivo di 12 milioni di euro, la somma ritenuta dalla Procura di Catania che sarebbe stata percepita illecitamente da cooperative e associazioni coinvolte nell'inchiesta. I reati ipotizzati dal Gip, a vario titolo, sono associazione per delinquere finalizzata alla turbativa degli incanti, frode in pubbliche forniture, truffa aggravata a danno dello Stato, falso e abuso d'ufficio.


Tra gli arrestati un numero incredibile di funzionari, dirigenti e soggetti rilevanti della vita pubblica catanese.
Ci sono Giuseppe Zappalà, 61 anni, ex assessore alle Politiche sociali della giunta di centrodestra di Umberto Scapagnini; Nunzio Parrinello, 52 anni, consigliere del Mpa alla Provincia di Catania; Isaia Ubaldo Camerini, 62 anni, responsabile del distretto socio-sanitario numero 16; l'avvocato Antonino Novello, 53 anni, consigliere della sezione etnea dell'Unione nazionale ciechi; Paolo Guglielmino, 42 anni, legale rappresentante della cooperativa 'Socio sanitaria'; tra gli arrestati da carabinieri del Nas nell'ambito dell'inchiesta su appalti nei servizi sociali nel capoluogo etneo.


Per loro il Gip, accogliendo le richieste del sostituto procuratore Lucio Setola, ha emesso ordine di custodia cautelare in carcere. Il giudice ha concesso i 'domiciliari' a altri undici indagati. Maria Brunetto, 53 anni, consigliere comunale di una lista civica a Calatabiano; a cinque dipendenti del Comune di Catania: Maria Teresa Cavalieri, 51 anni, Vincenza Lipani, di 55, Lucia Rosto, di 58, Carmela Merola, di 62, Carmela Vampa, di 55.

Anna Donatelli, 48 anni, presidente della cooperativa sociale 'Orizzonti'; Salvatore Falletta, 54 anni, vice presidente della Lega cooperative della provincia etnea; Carmelo Reale, di 58 anni, componente una delle commissioni aggiudicatrici di gare di appalto; Concetta Santangelo, di 46 anni, di Adrano; e Renato Briante, di 55 anni, consulente esterno nel 2007 dell'assessorato regionale alla Famiglia.


Fonte: LaSicilia.it

15 luglio 2010

NOTIZIA SHOCK - STANCANELLI INDAGATO PER ABUSO D'UFFICIO



Cinquantadue persone, tra ex amministratori e dirigenti dell'assessorato ai Servizi sociali del Comune, componenti di commissioni di gare d'appalto e appartenenti a cooperative per servizi a anziani e per l'infanzia, sono indagate dalla Procura di Catania.

La notizia ha trovato conferme in ambienti giudiziari, dove si sottolinea che nessun avviso di garanzia è stato ancora stato notificato. Le indagini, coordinate dal procuratore capo Vincenzo D'Agata e dal sostituto Lucio Setola, sono state svolte da carabinieri del Nucleo anti sofisticazioni. I reati ipotizzati a vario titolo sono turbativa d'asta, abuso d'ufficio e peculato.

Nell'inchiesta è indagato per abuso d'ufficio anche il sindaco di Catania, il senatore del Pdl Raffaele Stancanelli, ma come ex assessore regionale alla Famiglia della giunta del presidente Salvatore Cuffaro. Nel 2006 avrebbe indicato una persona di sua fiducia come componente di una commissione di gara d'appalto per un centro diurno per anziani in qualità di suo delegato.

Stancanelli ha respinto ogni addebito affermando di "avere adottato iniziative legali che il ruolo mi consentiva nel pieno rispetto delle norme" e ha annunciato "querele a chi cercherà di diffamare e infangare" la sua "onorabilità".


fonte: lasiciliaweb.it

LAURA LASCIA IL GARIBALDI - INIZIA IL VIAGGIO DELLA SPERANZA

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Laura Salafia, la studentessa colpita da un proiettile vagante il 1 luglio a Catania, ha lasciato la rianimazione dell’ospedale Garibaldi.

La studentessa universitaria di 34 anni era stata ferita in una sparatoria davanti alla facolta’ di Lettere. Sara’ trasferita nella rianimazione del Reabilitation institute di Montecatone a Imola (Bologna), con un volo militare, il cui impiego é stato autorizzato dalla presidenza del Consiglio dei ministri. Durante il trasporto Laura Salafia, che è intubata, sarà assistita da una dottoressa e da un'infermiera del reparto di rianimazione intitolato a 'Antonella Carusò, diretto dal dottor Sergio Pintaudi.

Laura sarà ricoverata in attesa che le sue condizioni migliorino e sia possibile il trasferimento nell’unità spinale per la riabilitazione neuromotoria.

CATANIA - PADRE DI DUE FIGLI IN OSPEDALE PER TOGLIERE DUE PUNTI. ADESSO E' IN COMA.

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Un architetto di 42 anni, Giuseppe Marletta, era andato in ospedale per togliere, in anestesia totale, i punti di sutura in metallo che gli erano stati posti dopo l'asportazione di un frammento di una radice di un dente dalla mascella ma è entrato in coma. È accaduto 40 giorni fa nel nuovo ospedale Garibaldi di Nesima a Catania: il paziente non si è ancora risvegliato.

"Dopo la seconda operazione per l'asportazione dei punti - ricostruisce la moglie - mio marito ha ripreso i sensi, ma dopo qualche secondo è andato in arresto cardiaco per sette minuti ed è stato portato in rianimazione per essere intubato. È stato posto in coma farmacologico, ma subito dopo è entrato in coma irreversibile e non si è più svegliato". L'ipotesi avanzata dai legali della famiglia Marletta è che "non sono state eseguite le prove ipoallergiche sulla tollerabilità alle sostanze contenute nell'anestesia".


fonte: lasiciliaweb.it

BENVENUTI TURISTI - IL VIDEO CHE HA FATTO ARRABBIARE STANCANELLI.

Il servizio che Telecolor ha trasmesso e che tanto fastidio ha dato al Sindaco Stancanelli. Crocieristi spaesati, difficoltà anche solo ad attraversare la strada, nessun servizio di assistenza agli ospiti della nostra città.

E Stancanelli: "Non mi pare che Catania sia sporca.."


SOLARIUM - ANTISCIVOLO MONTATE AL CONTRARIO. BAGNANTI INFEROCITI



Altro che inaugurazione. Al solarium di piazza Europa è meglio che per un pò chi ha inaugurato non si faccia vedere. Non bastava il ritardo che ha portato l'apertura del solarium solo nella seconda settimana di luglio. In più, a causa di un grossolano errore, il solarium è diventato anche pericoloso. La gomma antiscivolo montata nelle scalette del solarium è stata messa al contrario. Come testimonia il video, in tanti bagnanti hanno rischiato di farsi davvero male.
Conseguenza: tanti lividi e catanesi inferociti.

14 luglio 2010

I CITTADINI BOCCIANO L'AMMINISTRAZIONE DI CATANIA

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I cittadini delle città capoluogo della Sicilia, nel complesso, sono poco soddisfatti dei propri amministratori
e anche il livello di fiducia nei loro confronti è regredito in modo consistente. La Sicilia è sempre agli ultimi posti fra le 20 regioni per i diversi aspetti analizzati, il malcontento dei siciliani è più forte per la nettezza urbana e la realizzazione di opere pubbliche. In particolare non sono buone le notizie per gli amministratori di Palermo, Enna, Messina, Catania e Agrigento; giudizio positivo solo per Ragusa.


I dati emergono dall'edizione 2010 del Citizen monitoring (Ci.Mo.), il monitoraggio della soddisfazione dei cittadini, che Marketing managment realizza e che coglie i cambiamenti, verifica gli effetti prodotti dall'azione amministrativa locale, stimando anche il consenso dei cittadini. Citizen Monitoring è un sistema di ricerca costituito da uno studio base realizzato su un campione di 4 mila persone rappresentative della popolazione italiana e da un campione aggiuntivo su specifici Comuni committenti.


A Catania le preoccupazioni maggiori vengono da sicurezza ed ordine pubblico. I fatti degli ultimi giorni, poi, non hanno certamente contribuito a tranquillizzare i cittadini catanesi, allarmati dall'incessante crescita di sparatorie nelle zone più frequentate della città. Tutto questo nonostante la paventata tolleranza zero di Stancanelli, che in campagna elettorale proprio sulla sicurezza aveva impostato tanti dei propri intendimenti.

L'autobus in ritardo di tre ore: pendolari catanesi in rivolta.



È domenica e come di consueto molti catanesi decidono di passare una piacevole domenica al mare, in uno dei lidi di viale Kennedy.

Come ogni anno l’Amt, l’azienda che gestisce il servizio di trasporto pubblico a Catania, mette a disposizione una linea, la linea D, che collega il lungomare al centro di Catania, passando per via Etnea, arrivando fino al piazzale Sanzio. Chi non ha la macchina, chi vuole evitare le lunghe code o chi è stanco di dover fare carità ai posteggiatori abusivi, sa di poter contare su questa linea attrezzata di ben cinque vetture.

Nonostante gli autobus abbiano la facoltà di passare dal porto, by-passando la lunga fila di macchine, è normale aspettarsi dei ritardi, ma l’attesa di ben tre ore che ha costretto me e gli altri pendolari alla rivolta, supera ogni aspettativa e calpesta la dignità del cittadino. Ore 17:30: io e mia sorella usciamo dal lido Le Piramidi. A pochi metri c’è una fermata, ma essendo sprovvista di pensilina e non vedendo autobus all’orizzonte, decidiamo di proseguire a piedi fino alla prima fermata coperta, che avremmo trovato proprio davanti al lido Excelsior (di proprietà del lido stesso).

Dopo mezz’ora di attesa e infastidite dagli sguardi indiscreti dei passanti che sembravano osservare l’uomo di Neanderthal, come se prendere l’autobus fosse qualcosa di superato, decidiamo di proseguire a piedi fino al Lido Azzurro, dove troviamo una pensilina con un’allegra comitiva di anziane signore e giovani.

Nel frattempo è già passata più di un’ora e vediamo due vetture D salire dal viale Kennedy (superato il viale, l’autobus proseguirà per via S. F. La Rena, per poi tornare indietro scendendo per lo stesso viale). Durante l’attesa abbiamo modo di osservare tipici esemplari di cittadini negligenti salire con le proprie auto e i propri suv sul marciapiede, ammonendo col clacson passanti colpevoli di stare in mezzo al marciapiede stesso.

Gli stessi autisti negligenti sono incuranti del vigile appostato a pochi metri, che a sua volta li ignora. È inutile dire che anche la corsia riservata agli autobus è tranquillamente attraversata dalle auto. Sono passate le 19 e gli animi dei pendolari cominciano a scaldarsi. Le signore anziane temono di tornare tardi a casa, molte di loro soffrono di diabete o sono cardiopatiche. Anche loro attendono dalle 17:30. All’orizzonte vediamo un autobus: è il D! Ci affrettiamo davanti alla pensilina col biglietto in mano, ma con nostra triste sorpresa l’autobus tira dritto: è troppo pieno. L’ansia di tornare a casa tardi e le scene attorno a noi di quotidiana inciviltà non possono che farci innervosire ancora di più.

Una signora racconta di non amare il mare, ma essendo vedova e abitando a casa sola, non riuscendo a sopportare anche la domenica il pesante silenzio della solitudine, aveva deciso di raggiungere un’amica al lido. Un’altra signora con due bambini piccoli e stanchi, raccontava delle frequenti richieste dei figli di una giornata di mare, che poteva concedergli solo la domenica, lavorando tutti i restanti giorni della settimana. La pensilina si riempie, siamo ormai una ventina di persone.

Temendo che anche gli altri D in arrivo siano pieni, decidiamo di organizzare una piccola protesta e bloccare il primo D in arrivo. Sono le 20:35 e arriva un autobus, effettivamente pieno, già da lontano infatti l’autista faceva cenno negativo con la mano. Signore e ragazzi quindi si piantano davanti l’autobus, impedendone il proseguimento. Un’anziana signora avvilita inveisce contro l’autista che posteggia la vettura , scende dall’autobus e minaccia di denunciare la signora e tutti noi che abbiamo bloccato la corsa.

La situazione degenera, i passeggeri dell’autobus bloccato ci accusano di aver messo in scena una “stupida” protesta, ma non sono i soli a farlo, anche gli autisti delle auto che avevano preso la corsia d’emergenza, vedendosi bloccati, cominciano a protestare, riuscendo poco dopo ad andar via salendo sul marciapiede. L’autista giustifica il ritardo incolpando chi si astiene dal pagare i biglietti, e l’attenzione dei più è caduta sui numerosi venditori ambulanti extracomunitari a bordo.

Nel frattempo arriva un altro autobus anch’esso pieno. Io continuo a riprendere tutto con il mio telefono, non riesco a seguire tutte le scene, ma riesco a riprendere una signora che spinge un ragazzo che cercava di difendere l’autista. Finalmente gli animi si placano quando gli autobus vanno via annunciando l’arrivo di altre due vetture, ormai sono le 20:50 ed è già buio. Saliti sull’autobus ci guardiamo l’un l’altro, ancora increduli delle tante ore trascorse ad aspettare. Quattro vetture erano scese tutte nell’arco di venti minuti, saltando le corse delle 18 e delle 19.

Non era quindi un problema di quantità, ma semplicemente di organizzazione del servizio. Molte persone erano preoccupate per la strada che avrebbero dovuto percorrere al buio dopo che l’autobus li avrebbe lasciati, ed io non ho potuto far altro che rassicurarli, promettendo che questa storia non sarebbe finita nel dimenticatoio. Ma ora ne dubito anche io, alla fine è solo una storia di ordinaria negligenza.



Chiara Conti