30 settembre 2010

ALLARME STM - DECLASSATA CATANIA, PIU' PRODUZIONE AD AGRATE

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StMicroelectronics prevede di ridurre la produzione di fette di silicio nei due impianti di Catania dagli attuali 15.800 pezzi a settimana a 12.000 pezzi nel 2013. Lo rivela la Fiom dopo la riunione di stamani al ministero per lo Sviluppo con il management di St Italia.

A fronte del declassamento di Catania, osserva il sindacato, nel piano di St Italia è previsto un aumento della produzione di fette di silicio nello stabilimento di Agrate, dalle attuali 7.500 a settimana a 14.800. Secondo la Fiom, la riduzione a Catania "comporterà un esubero, già nel 2011, di un centinaio di lavoratori, che St intende ricollocare in 3Sun, la società costituita con Enel e Sharp nel comparto del fotovoltaico".

"E' un salto nel buio - sostiene la Fiom -, St è una multinazionale a capitale pubblico con oltre 50 mila dipendenti, mentre 3Sun è una società appena nata". Le previsioni per gli impianti di Catania, sottolinea il sindacato, inoltre "vanno nella direzione opposta tracciata proprio dalla multinazionale".

"L'azienda ha confermato che uno stabilimento per essere concorrenziale deve produrre almeno 15 mila fette, dunque Catania nel 2013 scenderà sotto questa soglia di stabilità, sarà la cenerentola del gruppo italo-francese". Per quanto riguarda gli investimenti, Stm avrebbe stanziato per Catania 90 milioni di euro, di cui 30 milioni per la manutenzione ordinaria e 60 per l'adeguamento tecnologico di parte del vecchio impianto da 6 a 8 pollici. "Ad Agrate - conclude la Fiom - l'investimento sarà di 200 milioni in due anni".

RAPINA IN VIA ETNEA - GIOIELLIERE COLPITO PIU' VOLTE ALLA TESTA

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il titolare di una gioielleria nella centrale via Etnea di Catania, che ha reagito a un tentativo di rapina, è stato colpito ripetutamente alla testa con un calcio di una pistola da un giovane bandito che poi è fuggito.

Il commerciante è ricoverato con la prognosi riservata nell'ospedale Garibaldi, ma non è in pericolo di vita, mentre il rapinatore, un incensurato di 22 anni, G. A. C,, di San Giovanni la Punta, è stato arrestato da carabinieri della compagnia di Gravina di Catania. L'aggressione è avvenuta nel pomeriggio di due giorni fa, ma la notizia si è appresa soltanto oggi. Nell'abitazione dell'arrestato, militari dell'Arma hanno anche trovato e sequestrato due pistole giocattolo Beretta 92 Fs, prive del previsto tappo, due caricatori, 14 cartucce a salve e gli indumenti utilizzati durante l'assalto.

Il 22enne, dopo la contestazione del reato, è stato condotto nella casa circondariale di Catania.

28 settembre 2010

CATANIA PER I CATANESI - BELLA E INVIVIBILE

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Fieri di essere italiani (66%) e profondamente legati al proprio territorio, di cui apprezzano soprattutto i paesaggi naturali (40%), le tradizioni enogastronomiche (26%), e le bellezze storico-artistiche (19%), i cittadini catanesi sono però consapevoli dei margini di miglioramento della qualità della vita nel Bel Paese (49%) e nella propria provincia (52%). La principale criticità di questo territorio, secondo i suoi abitanti, è la scarsa possibilità di trovare lavoro.

Ecco come emergono i cittadini della provincia di Catania dall'indagine sull'identità nazionale e territoriale degli italiani realizzata da Seat Pagine gialle e Ispo, presentata oggi al Centro direzionale di Tremestieri etneo dal presidente della Provincia Giuseppe Castiglione, e dal direttore comunicazione e dal sales manager Pubblica amministrazione di Seat Pg, Roberto Veronesi e Sergio Cavasino.

Della propria terra i catanesi apprezzano il mare e la costa (33%), il vulcano Etna (25%), il centro e i monumenti della città (12%), la cucina e i piatti tipici (6%), piazza Duomo (5%), il Liotru (4%), il simbolo dell'elefante (4%) e il personaggio famoso, Vincenzo Bellini (4%).

Tutti simboli citati anche come elementi rappresentativi della provincia nel mondo. In prima posizione si riconferma il vulcano Etna (citato dal 32% degli intervistati) e, a seguire, l'elefante (10%), simbolo di Catania, il celebre operista Vincenzo Bellini (9%), l'incantevole mare e la costa (9%) e i piatti tipici locali (9%).

Per quanto riguarda il carattere degli abitanti, i catanesi indicano come pregi della propria gente l'ospitalità (26%), la furbizia (16%), l'allegria (11%), la simpatia (10%), la generosità (6%) e la creatività (6%). Tra i difetti che più disturbano i concittadini, troviamo lo scarso senso civico (30%) che è indicato di gran lunga come il peggiore, la rumorosità (11%), l'atteggiamento un po' rozzo e cafone (10%), la pigrizia (9%) e la tendenza ad essere imbroglioni (9%).


Fonte: lasicilia.it

MUORE NEONATA A CATANIA - C'E' L'INCHIESTA, MA NON CI SONO GLI INDAGATI.

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I genitori di una bambina morta mentre era nel grembo della madre il giorno del parto cesareo nell'ospedale "Santo Bambino" di Catania hanno presentato una denuncia sull'accaduto alla Procura, che ha aperto un'inchiesta conoscitiva. La piccola si sarebbe chiamata Jasmine. La coppia che ha presentato l'esposto, 23 anni lui e 21 lei, originari di Misterbianco, hanno già un figlio di 4 anni.

"Il parto cesareo - ha ricostruito il padre, Antonio Scalia - era stato programmato per il 23 settembre scorso, ma poi dall'ospedale ci hanno detto che non c'era posto e hanno rinviato tutto di due giorni. Mia moglie è stata bene fino all'ultimo e sentiva la bambina".

Secondo i medici al momento del ricovero il feto era già morto perché non è stato rilevato il battito cardiaco. Dal parto cesareo sarebbe emerso che la piccola aveva un nodo nel cordone ombelicale. L'ospedale ha aperto un'inchiesta interna.

Il sostituto procuratore Enzo Serpotta, titolare del fascicolo, ha delegato la polizia per sequestrare la cartella clinica. Dalla Procura si sottolinea come non ci siano indagati e che allo stato non è emerso alcun elemento che faccia desumere responsabilità da parte dei medici o che si possa parlare di un caso di malasanità.

fonte: lasiciliaweb.it

CATANIA - PENSIONATO TRAVOLTO E UCCISO DA UN'AUTO

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Un pensionato di 83 anni, S. M., è morto la notte scorsa nell'ospedale Cannizzaro di Catania in seguito alle ferite riportate in un incidente stradale. L'uomo era stato travolto, ieri sera, da un'automobile mentre attraversava a piedi piazza Giovanni XXIII, nei pressi della stazione ferroviaria. Sul posto per i rilievi e le indagini è intervenuta la polizia municipale.

27 settembre 2010

Catania - Incidente stradale, Ispettore del Comune condannato a risarcimento

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La sezione giurisdizionale d'appello della Corte dei conti ha condannato un ispettore municipale del Comune di Catania a risarcire i danni di un incidente stradale addebitale alla sua negligenza. L'uomo posteggiò male un furgone comunale in una strada con forte pendenza e il mezzo, senza nessuno alla guida, finì contro un'auto. La Procura aveva chiesto il risarcimento di quasi 5 mila euro, i giudici hanno scontato la cifra a duemila euro, tenendo conto dell'ottimo stato professionale dell'imputato. (sentenza 87/A/2010).

26 settembre 2010

IL MISTERO DI CATANIA SU GOOGLE - CENTRO STORICO A FORMA DI ELEFANTE


Se è vero, si tratta di una trovata geniale, magari da parte di Giuseppe Lanza Duca di Camastra e di Carlos De Grunembergh, cui si deve il riassetto urbanistico approvato nel 1964. Se non è vero, certo è una coincidenza da far rabbrividire. Il mistero è svelato su un video di youtube, che mostra il centro storico di Catania dall'alto. Partendo dalla Pescheria, attraversando Piazza Teatro Massimo e ritornando di nuovo al punto di partenza, scopriamo che, sulla mappa, abbiamo tracciato esattamente il profilo di un Elefante, simbolo di Catania.

Che sia vero o, come probabile, pura suggestione, è certamente una coincidenza curiosa.


25 settembre 2010

DA "REPUBBLICA.IT" - I GRAFFITARI RIFANNO IL TRUCCO AGLI EDIFICI DEGRADATI



"Cinque facciate di altrettanti edifici che si affacciano su largo XVII Agosto, una piccola piazza di Catania di recente ripavimentata, sono al centro di un evento artistico senza precedenti in Sicilia orientale: la "reWALLution: street art sui muri legali di Catania" . A promuovere la "mostra a cielo aperto" sono i fondatori del quindicinale free press Lapis che quest'anno compie venti anni. Cinque gli artisti invitati che completeranno il lavoro in questi giorni: Microbo (Italia), Bo130 (Italia), San (Spagna), 2501(Italia), Guè (Italia). L'iniziativa è stata sostenuta anche dall'assessorato comuna le alla Cultura e Grandi Eventi. Confrontandosi con l'architettura della piazza, i cinque artisti creeranno ciascuno un'opera d'arte "per il risveglio artistico della città"; si tratta in particolare di "arte urbana" eseguita in uno spazio quasi fatiscente che ha bisogno di recuperare il rispetto dei cittadini e di dignità sociale. Sono molte le città italiane che hanno concesso a questi artisti degli spazi "legali" dove potersi esprimere. L'amministrazione di Milano ha riconosciuto il valore artistico dei graffiti del Leoncavallo. Accordi simili sono stati fatti anche a Firenze, Bologna, Trento, Ancona, Lucca, Rimini, Grottaglie e Monza. La street art entra a pieno titolo nel mondo dell'arte contemporanea. E Catania sta al passo con i tempi. (di Rosa Maria Di Natale)"

fonte: repubblica.it

24 settembre 2010

A CATANIA IKEA E' UN SOGNO: 40 MILA PER 240 POSTI

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Un'alluvione che dice tutto sulla questione meridionale. Catania, la nona città d'Italia, ha 300mila abitanti, almeno 600mila considerato l'immediato hinterland, ed è ai primissimi posti per disoccupazione giovanile ed emigrazione intellettuale. Quindi non stupisca che il 13 per cento della popolazione prema per aggiudicarsi un impiego nel paradiso svedese dell'arredamento a basso costo: servono commessi, magazzinieri, telefonisti, contabili, addetti alle risorse umane, perfino camerieri nel ristorante interno.


Anche in passato l'Ikea ha incrociato la grande fame di lavoro del Mezzogiorno. Ma Catania, il cui ipermercato occuperà 31.000 mq di superficie, disporrà di 1700 posti auto, e offrirà ai clienti 24 casse, rischia di polverizzare tutti i record. Le selezioni sono partite lunedì mattina: all'ora di pranzo le domande erano già 5 mila; a sera erano 9mila.

Contestualmente alla domanda va fatto un test online, ed è il primo step richiesto, ma i rallentamenti della rete stanno rendendo difficile questo passaggio e i candidati se ne lamentano nei gruppi di Facebook, tanto che all'incirca solo uno su quattro vi è riuscito. Chi lo supera è atteso dai colloqui di gruppo, per saggiarne la capacità di lavorare in team. Superato quello scoglio ci sono i colloqui individuali, e prima di essere assunti ci saranno precisi percorsi formativi. Serve duttilità.

È richiesto il lavoro nel week-end e nei festivi e la disponibilità a fare i turni. Altri cento posti salteranno fuori dall'indotto: addetti alla sicurezza, uomini delle pulizie, tecnici della manutenzione, trasporti e montaggio. "L'apertura del futuro negozio di Catania - si legge sul sito della multinazionale svedese - rappresenta per noi l'opportunità di portare in Ikea persone motivate, entusiaste e desiderose di imparare e di mettere a disposizione la propria esperienza, qualunque essa sia. Proprio come te!". Altri 200 posti verranno fuori dalla prossima apertura di Pescara, ed entro il 2012 si pensa a un nuovo punto vendita a Roma.


fonte: repubblica.it

21 settembre 2010

SOS VILLA BELLINI - RESTAURO SHOCK

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Finalmente riapre dopo quasi quattro anni, di questi ben due anni di ritardo rispetto al 2008, la Villa Bellini. Ricordiamo che il sopralluogo effettuato lunedì scorso su esplicita e pubblica richiesta del Comitato SOS Villa Bellini si è limitato, senza peraltro potere approfondire quasi nulla, solo ad un terzo della Villa dunque su tutto il resto non possiamo esprimerci: a chiunque fosse stato presente (e poi basterebbe rivedere i servizi televisivi realizzati dalle varie tv locali) è chiaro che i lavori sono lontani dall’essere completabili entro il 23 settembre e dunque non si capisce perché l’Amministrazione abbia voluto forzare per anticipare l’apertura della Villa prima del suo reale completamento: forse vi è di mezzo l’Unione Europea e i vincoli imposti per il restauro della Villa? Un ulteriore rebus che si aggiunge alle 11 domande senza risposta!

Se il progettista non c’è riuscito con l’enorme contenitore per giochi d’acqua che avrebbe stravolto lo spazio centrale calpestabile della villa c’è invece riuscito, per quanto abbiamo potuto vedere durante il sopralluogo, stravolgendo l’assetto storico delle due colline e dell’occhio del labirinto ipogeo di quello che fu il giardino Biscari. Stravolgimenti che non solo contrastano con quello che era e deve essere l’assetto architettonico e botanico della villa ma con lo stesso progetto esecutivo che poi dovrebbe essere quello bandito dalla gara d’appalto. Il tutto certamente, non potrebbe essere altrimenti, senza avere avuto il beneplacito e le dovute autorizzazioni della Sovrintendenza di Catania e dell’Assessorato regionale ai Beni culturali oltre che dall’UE..

Un vero e proprio restauro shock !

COLLINA NORD, SPIAZZALE CENTRALE E MOSAICI

Iniziamo dalla collina nord, dove sorgeva la Casina cinese data alle fiamme nel 2001 senza che mai si siano scoperti i responsabili, dove come pavimentazione è stato inserito uno strato di sabbia ( che verrà portata via dal primo temporale o dispersa in tutta la villa dal vento così come accadrà allo spiazzale centrale anch’esso ricoperto di sabbia, invece che della terra di cui è stato sempre ricoperto, trasformato in una sorta di campo per ‘beach soccer’,calcio sulla spiaggia) mai vista e mai contemplata oltre ad una serie di cipressi , anche questi non previsti, inseriti attorno a quello che rimane della casina cinese e che, peraltro, se tale struttura sarà ripristinata (così come aveva chiesto il Coordinamento poi bocciata senza alcuna giustificazione dall’Assessorato Regionale) sarà resa invisibile da quei cipressi e trasformandosi in una sorta di mausoleo. Per non parlare del restauro del viale dei grandi mosaici di ciottoli di fiume, riproducenti segnali zodiacali, di cui non possiamo esprimerci in quanto ricoperti ancora da una coltre di foglie secche.

COLLINA SUD, OCCHIO DEL LABIRINTO, VERDE E LABIRINTO IPOGEO

Ma l’aspetto più controverso e inaccettabile sotto ogni profilo da quello storico a quello architettonico e paesaggistico sta tutto nel piano della collina sud ( dove sorge il palco liberty della musica) trasformato senza alcun senso estetico e razionale in una sorta di zona invalicabile una specie di zona minata e impraticabile dove peraltro, sempre senza alcun rispetto per il progetto esecutivo, che doveva poi essere quello discusso e approvato con la collaborazione dell’ex Coordinamento per la salvaguardia della Villa Bellini.

Sembrano poi scomparsi nel nulla i 30 vigorosi alberi di sophora japonica e le adiacenti panchine di ghisa inseriti da sempre ai lati nord e sud della collina. L’obbrobrio architettonico e paesaggistico della collina, oltre a quanto detto, è nella ‘perla’ per eccellenza ovvero nella vera e propria spianata di ghiaia (cocci di marmo) che ricopre quasi del tutto il piano sommitale e che , se resterà, non solo limiterà il movimento di chiunque ed in particolare di quei cittadini con problemi deambulatori o con mezzi di trasporto come carrozzine per bambini e disabili ma si rischierà di creare danni alle persone con le conseguenti giuste richieste di risarcimento: chi pagherà?

Alla domanda di un giornalista che faceva risaltare tale aspetto la progettista che conduceva il sopralluogo rispondeva che nel Settecento (ma la Villa pubblica non è stata inaugurata con l’assetto attuale, quello realizzato dal grande architetto del liberty Filadelfo Fichera dopo un primo intervento del Landolina, tranne poi delle modiche sostanziali del Samonà durante il ventennio, nel 1885?) non venivano considerati i problemi dei disabili e dunque non poteva farci nulla! Una bella risposta non c’è che dire! Risposta che non solo si scontra con i diritti sacrosanti dei disabili ( i quali fino alla chiusura della villa: per i restauri non hanno avuto problemi) ma che contrasta pure con quello che è stata la stessa villa mai la pavimentazione del piano della collina è stato costituito da pietrisco che peraltro, come ha detto la stessa progettista ma starebbe lì a simboleggiare, guada caso, le aiuole che prima vi erano. Questa sì che è creatività concettuale esotica! Ma cosa c’azzecca con il restauro e l’inviolabilità di un monumento storico della fine dell’ottocento peraltro protetto nella sua interezza dalla normativa vigente sui beni culturali come la Villa Bellini?

Se poi a tale spianata di pietre aggiungiamo anche una serie di strisce di pavimentazione rigida sparse qua e là (sempre in modo ‘concettuale’) allora possiamo affermare senza alcun dubbio che il danno che si voleva perpetrare nell’ampio spazio centrale della villa è stato trasferito sulle due colline. Se a tutto ciò inseriamo l’altro obbrobrio architettonico che è la colonna di cemento che spunta come una sorta di fungo scavalcando l’occhio del labirinto con su una sorta di enorme coppa, sempre di cemento guarnita di pietre laviche e la galleria spuntata dal nulla oltre alla riesumazione di una vecchia scalinata in pietra seppellita dal Fichera, quando allargò il piano della collina, di cui non solo si conosceva da sempre l’esistenza ma la sua riesumazione non era stata prevista dal progetto ( per non parlare di essenze arboree che mai erano state inserite all’interno della villa e che hanno sostituito le siepi e le essenze mediterranee preesistenti in quasi tutte le aiuole del viale degli uomini illustri) possiamo affermare che quello che il Coordinamento aveva presagito chiedendo per questa preoccupazione che un componente dello stesso esperto in giardini storici potesse seguirne i lavori di restauro della villa, si è compiuto.

Non si sa peraltro che fine abbia fatto il labirinto ipogeo del Biscari anche perché durante il sopralluogo non è stato consentito. Possiamo affermare senza ombra di dubbio che non riportando allo stato ‘naturale’ quanto deturpato o modificato la villa sotto tali profili è stata stravolta da chi voleva da principio lasciare il suo segno indelebile a costo di fare diventare il Giardino Bellini un’altra cosa. E ancora, per finire, così come riportato da alcuni organi di stampa, non è assolutamente vero che è stato il Coordinamento per la salvaguardia della Villa a volere una moltitudine di cipressi a rappresentare un ‘muro verde’ attaccati uno all’altro accanto all’occhio del labirinto (anzi questo, visto tale preannunciato scempio botanico, fatto di decine di cipressi che come sappiamo crescono parecchio, chiese ed ottenne, ma solo a parole visto che comunque tale scempio è stato realizzato, che si ponesse solo la prima fila di tali piante ). Ma è stata la stessa progettista a inserirlo già nel suo progetto iniziale a rappresentare, a suo dire, il labirinto del Biscari. E poi, ci chiediamo, dove è finito l’orologio floreale che esisteva da sempre sul fianco della collina che da su via Etnea? E l’elefante oltre che alla data giornaliera, anch’essi fatte di piante cos’ come tutti gli altri disegni floreali di cui erano colmi i fianchi delle due colline?

UN FANTASMAGORICO ‘CRIPTO-PORTICO’ DA 5 MILIONI DI EURO

Ci chiediamo esterrefatti e sconcertati, così come abbiamo potuto leggere su alcuni organi di stampa, perche la progettista parlerebbe di altri ben 5 milioni di euro per completare una sorta di ‘cripto-portico’(?) come se questa fantasmagorica struttura fosse venuta dal nulla e non facesse parte del complessivo restauro costato fino adesso, secondo quello che si è riusciti a sapere, oltre sedici milioni di euro mentre doveva costarne soli 12 e mezzo, così come aggiudicazione della gara a ribasso.

Ricordiamo che i tre milioni in più sarebbero stati prelevati dalle tasche dei cittadini (ovvero dalle casse comunali in quanto non più possibili prelevarli dai finanziamenti europei ) e , come è stato sostenuto da più parti, sottratti da quelle somme che avrebbero dovuto finanziare la messa in sicurezza delle scuole di Catania quasi tutte non in regola con la normativa vigente in materia di terremoto (ovvero se a Catania avessimo una scossa come quella avuta in Abruzzo l’anno scorso molte delle scuole catanesi crollerebbero con le conseguenze immaginabili). Se ai già spesi 16 milioni, se sedici sono, si aggiungono i 5 richiesti alcuni giorni addietro, sempre dalla progettista, per rifinire quello che la stessa chiama con tanto di fantasia ‘cripto-portico’. e se a questi gli altri 2 milioni per ripristinare la casina cinese, si arriva ad una somma impensabile di ben 23 milioni di euro (circa 48 miliardi delle vecchie lire). E dire che il primo aggiudicatario dell’appalto, poi escluso dopo mesi su ricorso, aveva offerto solo 8 milioni di euro per completare ogni cosa! Ci sarebbe da chiedersi: quanti parchi giochi si potevano costruire in città con i milioni spesi in più?

Un altro enigma della travagliata e poco trasparente vicenda Villa Bellini che si aggiunge alle 11 domande avanzate dal Comitato SOS Villa Bellini un anno addietro che non hanno mai avuto risposta dal Sindaco. Ed il Consiglio Comunale di Catania, invece di cercare di fare luce su tutto ciò, pensa bene di bocciare la sua stessa proposta di istituzione di una Commissione d’inchiesta sulla Villa Bellini. Ci verrebbe da chiederci in quale mani siano la città e i suoi cittadini a prescindere dal loro voto!




LARGO PAISIELLO - FONTANA ALLA CATANESE


Tra fontana e palude. La nuova frontiera delle Fontane a Catania. Direttamente da Largo Paisiello, in pieno centro storico.

STANCANELLI: "SILVIO, VIENI A VEDERE COME ABBIAMO SPESO I SOLDI"

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L'ultima tranche dei 140 milioni di euro dei fondi stanziati dal Cipe in favore del Comune di Catania in crisi di bilancio è arrivata nelle casse dell'Ente. Lo ha affermato il sindaco Raffaele Stancanelli rispondendo alle domande dei giornalisti a margine di un incontro organizzato da Telecom Italia.

"Sono arrivati qualche settimana fa - ha aggiunto il sindaco - e noi, attraverso queste risorse, abbiamo rimesso in moto la macchina del Comune. Abbiamo bisogno di continuare a fare dei sacrifici ma sicuramente questa boccata di ossigeno che si è tramutata in due anni di attività rigorosa ci ha dato grande possibilità di ripresa e penso che a Catania la ripresa si stia vedendo".

"È un segno di vicinanza del governo Berlusconi - ha concluso Stancanelli, che è anche senatore del Pdl - e ho ringraziato il presidente del Consiglio tante volte. Nei giorni scorsi l'ho incontrato e gli ho chiesto una sua presenza a Catania per rendersi conto di come abbiamo amministrato le risorse".

20 settembre 2010

ALLARME BOMBA AL CENTRO DI CATANIA. MA ERANO CIOCCOLATINI



Falso allarme bomba nel pomeriggio in via Marchese di Casalotto, nel centro di Catania, per un pacco sospetto consegnato alla titolare di un'agenzia di spedizioni.

La donna si è insospettita perché nel plico mancava il mittente e ha avvertito i militari dell'Arma, telefonando al 112. L'allarme però si è rivelato infondato: il pacco conteneva dei cioccolatini.

SAT - LAVORATORI CHIEDONO CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA

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Licenziati, già scaduta la cassa integrazione straordinaria e ancora in attesa della cassa in deroga, i lavoratori della Sat sfileranno domattina in via Etnea e raggiungeranno la Prefettura di Catania per un sit-in. E' quanto annunciano Fiom, Fim, Uilm e Uglm che promuovono la manifestazione, spiegano in una nota congiunta, "per sollecitare il prefetto alla convocazione di un incontro con il curatore dell'azienda, che deve fare richiesta della Cig in deroga, e l'assessore regionale al Lavoro".

"Ormai da quindici giorni - osservano i sindacati - che attendiamo una data e un orario per un tavolo di trattative che consenta di definire la concessione della cassa integrazione in deroga per i 147 lavoratori in mobilità, sulla quale erano già state fornite assicurazioni dall'assessore Lino Leanza, e di riaprire con la Regione la discussione sulle soluzioni di valorizzazione del patrimonio umano e professionale dei lavoratori della Sat di Aci Sant'Antonio. Questa è per noi una vertenza-simbolo".

CATANIA - INCIDENTE MORTALE IN TANGENZIALE

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Una donna di 75 anni, ha perso la vita in un incidente stradale che si è verificato poco prima delle 19 di stasera sulla tangenziale di Catania, in direzione Messina, tra gli svincoli di Misterbianco e di San Giovanni Galermo.

L'incidente pare sia stato causato dalla donna che, resasi conto di avere imboccato erroneamente la tangenziale, avrebbe deciso di ritornare sui suoi passi, non rendendosi conto però di trovarsi contromano. Lo scontro frontale ha portato l'auto condotta dalla donna ad un tragico testacoda, interrotto solo dall'impatto contro un muro. La donna sarebbe morta sul colpo, mentre per i passeggeri dell'altro veicolo coinvolto nello scontro nessun danno, ma solo tanta paura . Incolonnamenti sono stati segnalati durante l'operazione di estrazione del corpo della donna da parte dei pompieri e durante le operazioni di rilievo da parte del Polstrada.

19 settembre 2010

CATANIA - DOSSI IN VIA VINCENZO GIUFFRIDA?


Via Vincenzo Giuffrida è una delle arterie principali della città di Catania, ed è segnata da anni da una condizione estremamente pericolosa. Rischio incidenti elevato e diffusa violazione dei limiti di velocità. Troppo alta la velocità degli automobilisti, troppo pericoloso il passaggio pedonale, troppi i rischi che comporta transitare in una strada piena di buche.

Le auto parcheggiate in doppia o tripla fila, gli abusivi che occupano le carreggiate, lo scarso senso civico della gente: il consiglio municipale indica i principali motivi per cui troppo spesso in questa parte di Catania il traffico viene paralizzato. «Solo in presenza delle pattuglie delle forze dell'ordine, fin dall'ingresso di viale Mediterraneo, si possono avere ottimi risultati - prosegue Rapisarda - un controllo effettuato 24 ore su 24. Quando polizia e vigili urbani si spostano da qui scoppia il caos: i motorini utilizzano i passaggi pedonali per passare da un senso di marcia all'altro, le auto non si fermano neanche con il rosso».

Adesso anche la segnaletica stradale, soprattutto orizzontale, comincia a risentire della mancanza di manutenzione. La continua usura e le piogge autunnali hanno quasi del tutto cancellato le strisce pedonali lungo la carreggiata che conduce alla circonvallazione: «Aspettiamo solo il via libera da parte del Comune- assicura Enzo Impegnoso, dirigente dell'Utu- è un intervento molto rapido che può essere effettuato da una squadra in poche ore».

Una rotatoria nei pressi dell'incrocio tra via Vincenzo Giuffrida e viale Raffaello Sanzio, gli autovelox in viale Mediterraneo e la presenza dei dossi: queste sono solo alcune delle proposte già avanzate in passato dalla circoscrizione per far defluire normalmente e in totale sicurezza il traffico in una vasta area che da piazza Abramo Lincoln arriva fino a viale Vittorio Veneto. «Al momento stiamo verificando le possibili soluzione - ammette l'assessore alla Viabilità, Alberto Pasqua- in settimana con i tecnici comunali effettueremo un sopralluogo e prepareremo un piano viabilità».


fonte: la sicilia

CATANIA A RISCHIO CROLLO

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«Nel territorio catanese il 70% degli edifici non è adeguato dal punto di vista antisismico. È indispensabile che gli ingegneri lavorino per abbassare la percentuale di rischio. Le nuove norme tecniche per le costruzioni, in vigore da poco più di un anno, sono uno strumento basilare per raggiungere quest'obiettivo».

Così il presidente della Fondazione dell'Ordine degli Ingegneri di Catania, Santi Maria Cascone, ha inaugurato il corso di aggiornamento sulla nuova normativa edilizia che, fino al 26 ottobre, vedrà la partecipazione di un centinaio di professionisti della provincia.

Il tema è di forte attualità, soprattutto per il campo della sicurezza. «La novità consiste nella differenza tra le precedenti norme prescrittive, che obbligavano a seguire un metodo, e le attuali regole prestazionali, che invece prevedono la libertà dell'ingegnere di adottare qualsiasi procedimento purché vengano garantiti i parametri voluti dalla legge, sia in termini di sostenibilità che di sicurezza» ha spiegato il direttore del corso Francesco Rosario Corsaro.

18 settembre 2010

CARO LIBRI - OGNI FIGLIO COSTA 400 EURO

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Inizia l'anno scolastico. Mai come quest'anno, la famiglie catanesi si trovano in difficoltà nel cercare di fornire ai figli tutti i libri di testo richiesti dai professori. Monta la rabbia tra i genitori, nel silenzio generale del Ministero della Pubblica Istruzione. E intanto, ogni figlio costa, in media, tra i 200 e i 400 euro, alle famiglie di una Catania in crisi.

Ecco il servizio di Telecolor, corredato da numerose interviste a tante, preoccupate, mamme siciliane:


17 settembre 2010

NISCEMI - A FUOCO L'AUTO DEL SINDACO ANTIMAFIA

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È stata incendiata, la notte scorsa, a Niscemi, l'automobile del sindaco, Giovanni Di Martino, 50 anni, avvocato, esponente del Partito Democratico, alla guida di una giunta di centro-sinistra. La Peugeot Station Wagon, si trovava parcheggiata sotto casa, in via Dottore Ragusa, nel centro storico del paese. Di Martino è stato eletto nel 2007.

"Non riusciranno a fermarci perchè non ci lasceremo intimidire - ha detto, il sindaco - continueremo ad amministrare con trasparenza e nel rispetto della legalità per la crescita sociale, lo sviluppo economico e il cambiamento di Niscemi".

Stamani, il prefetto di Caltanissetta, Umberto Guidato, venuto a conoscenza dell'intimidazione, ha telefonato a Di Martino, invitandolo ad un colloquio in prefettura. L'incontro è in corso. Il sindaco di Niscemi, nei giorni scorsi, aveva chiesto e ottenuto la convocazione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, durante il quale è stata affrontata l'escalation di attentati incendiari in paese contro esercenti, artigiani e professionisti, probabile opera del racket. Indagano i carabinieri.

16 settembre 2010

L'ETNA SCIVOLA VERSO IL MARE

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L'Etna è interessato da un lento e continuo scivolamento verso il mare di un intero settore. Lo afferma uno studio sul fianco orientale del vulcano attivo più alto d'Europa recentemente pubblicato sulla rivista "Geophysical Research Letters" da un team di ricercatori dell'Irea-Cnr, Ingv e Università Roma Tre.

"Sin dai primi anni 90 - spiega Marco Neri, dell'Ingv di Catania - numerosi studi hanno dimostrato che i fianchi dei vulcani possono collassare sia attraverso deformazioni repentine, sia mediante movimenti molto più lenti, ma continui, che investono porzioni significative degli apparati vulcanici".

"Lo studio - continua Neri - ha dimostrato che attualmente l'Etna è interessato da questo secondo tipo di movimento che, in alcuni periodi, accelera producendo terremoti ed evidenti deformazioni del suolo in corrispondenza dei margini tra il fianco instabile e la restante parte dell'apparato vulcanico".

I ricercatori hanno messo in evidenza che lo spessore del fianco che collassa si aggira intorno ai 4 km. "Da tempo - conclude Neri - questi fenomeni sono sotto assiduo esame da parte della comunità scientifica, sia per i danni ai manufatti causati dalle faglie in movimento ai margini delle zone instabili, sia perché la stessa dinamica di fianco sembra effettivamente collegata alle eruzioni attraverso meccanismi non ancora completamente chiari e quindi meritevoli di attenzione".

15 settembre 2010

SLA, IL CASO SHOCK DI FRANCESCO SPOTO - GUARDA IL VIDEO




Su segnalazione giuntaci oggi da un nostro lettore, pubblichiamo il video-shock di Francesco Spoto, 49 anni, Catanese, affetto dal 2002 da SLA, Sclerosi Laterale Amiotrofica. una malattia degenerativa e progressiva del sistema nervoso Quarantanovenne affetto dal 2002. In questo video, aperto ai cittadini catanesi il 5 Settembre, Francesco denuncia il suo incredibile caso. Denuncia l'abbandono da parte di Stato e Regione. Spiega le ragioni che lo spingono a non amare quella vita. Ma, se deve continuare, vuole farlo con Dignità.
Quella dignità che le autorità gli negano, chiedendogli addirittura, nelle sue terribili condizioni, di presentarsi ad una visita di controllo, pena la perdita della pensione di invalidità.

L'incredibile caso di Francesco Spoto torna ad accendere i riflettori su una questione che, alle Autorità, pare interessare solo come strumento di propaganda politica su temi etici e sensibili.

Evidentemente la dignità delle persone non sposta voti.



14 settembre 2010

BENZINAI, SCIOPERO REVOCATO

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E' stato revocato lo sciopero dei gestori dei distributori di carburanti
, che sarebbe dovuto partire domani mattina per concludersi nella mattinata di sabato.

E' quanto si apprende a conclusione del tavolo al Ministero con i gestori. La decisione è arrivata al termine di una riunione delle parti interessate, presso il ministero dello Sviluppo economico. Durante la riunione sarebbe stato trovato un accordo sulla base delle proposte del sottosegretario allo Sviluppo economico, con delega all'Energia, Stefano Saglia. Al momento i sindacati dei gestori delle pompe di benzina starebbero sottoscrivendo le proposte avanzate dal sottosegretario del dicastero.

LA MAFIA SULL'EOLICO, ANCHE A CATANIA.

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Matteo Messina Denaro da tempo ha messo le mani sulla green economy.
E non solo lui, anche "consorterie criminali operanti nel messinese, nel catanese e alla 'ndrangheta calabrese, in particolare con le 'ndrine di Plati". E' lo scenario che emerge dal maxisequestro record da un miliardo e mezzo di euro messo a segno dalla Direzione investigativa antimafia nei confronti dell'imprenditore alcamese dell'eolico, il 54enne Vito Nicastri, titolare di diverse società nel settore delle energie alternative, che si era in qualche modo guadagnato quel titolo. Secondo gli investigatori della Dia, Nicastri sarebbe il prestanome del superlatitante.

Il sistema messo a punto dall'organizzazione era basato su una rete di società, tutte riconducibili alle stesse persone, che detenevano la titolarità dei terreni e la disponibilità fittizia di capitali provenienti dall'estero, in particolare dall'Inghilterra, che corrispondevano all'importo del contributo già ottenuto dall'impresa. L'attività investigativa, attraverso rogatorie internazionali, si è estesa anche in Olanda, Spagna e Inghilterra. I sigilli giudiziari erano scattati per alcuni parchi eolici realizzati dalle società indagate, in Sicilia, a Catania, Siracusa e Palermo e in Sardegna, a Sassari, per un valore di 153 milioni di euro.

Fonte: repubblica.it

SAT - ARRIVANO 170 LETTERE DI LICENZIAMENTO

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Per i 170 lavoratori della Sat sono partite le procedure di licenziamento. Scaduta la cassa integrazione straordinaria, hanno dovuto consegnare ai liquidatori dell'azienda, che produceva frame per la Stmicroelectronics (commessa venuta meno con la chiusura di una fabbrica in Marocco), i documenti per l'interruzione del rapporto di lavoro. Protesta la Fiom/Cgil che da tempo sollecita al Governo regionale una soluzione per garantire l'occupazione e che oggi chiede al prefetto di Catania di intervenire subito per bloccare i licenziamenti.

"Sia il presidente della Regione che l'assessore al Lavoro - sostiene la Fiom Sicilia in una nota - ci hanno nel tempo prospettato varie ipotesi per la soluzione della vertenza, senza che però alcuna di queste giungesse in porto. Oggi i lavoratori si trovano al capolinea senza alcuna prospettiva: al prefetto e al governo chiediamo un intervento di massima urgenza".

13 settembre 2010

«ATTENTI ALLA LOTTERIA FONDAZIONE BILL GATES»

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Impazzano anche su internet le Lotterie-truffa. Su questa lunghezza d'onda la mail che da qualche tempo sta girando con insistenza sul web e che ha portato gli investigatori della polizia postale e delle comunicazioni di Catania a lanciare un allarme: attenzione alla "Lotteria fondazione Bill Gates".

«Si tratta della nuova truffa on line - spiega il vice questore aggiunto Marcello La Bella - che sta viaggiando in questi giorni, veicolata dalla posta elettronica. Chi riceve la mail risulta essere stato estratto da un tale "usciere di giustizia" che ha fatto il sorteggio fra tutti coloro i quali risultano intestatari di un indirizzo mail. Figurarsi...».

COME FUNZIONA LA TRUFFA?

«Alla vittima, prima di recuperare il denaro "vinto", viene chiesto di anticipare qualche centinaio di euro di spese per "assicurazione sulla spedizione". L'ignaro malcapitato - continua il dirigente della polizia postale catanese - in genere anticipa queste spese, ma se invia il denaro è finita. Già, perché dopo questa prima richiesta ne seguiranno delle altre, con sollecitazione di anticipo di somme sempre più alte, finché la vittima non comprenderà di essere stata raggirata, sospenderà i versamenti, ma sarà impossibilitata a recuperare le cifre di denaro versate».

12 settembre 2010

SCUOLA: «A CATANIA PERSI 3000 POSTI IN 2 ANNI»

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Negli ultimi due anni in Sicilia si sono persi 12.550 posti nella scuola di cui 3.000 solo a Catania. Nell'anno scolastico in corso, la provincia di Catania perde 765 posti tra i docenti e 381 tra il personale Ata. Ma quel che è ancora più grave è che il sistema scuola non è più in grado di garantire la formazione di qualità delle giovani generazioni.

E' la Cgil di Catania che disegna il difficile quadro del settore della conoscenza a Catania. Il sindacato punta il dito essenzialmente con le scelte del governo nazionale.

Per quanto riguarda poi l'università di casa nostra. Catania perde circa 40 milioni del fondo ordinario di Ateneo passando da 202 milioni nel 2008 a 160 milioni nel 2011.

«A causa delle scelte del governo nazionale sull'esigenza del numero chiuso circa 3.000 studenti non potranno accedere ai corsi universitari. A questo si aggiunge l'espulsione di tanti giovani precari della ricerca e dei servizi amministrativi (il 50% non avrà alcuna possibilità di proseguire il rapporto di lavoro) e il progressivo e sostenuto aumento delle tasse».

11 settembre 2010

A CATANIA: «PULITE VOI O LA SCUOLA RESTA CHIUSA»


Quest'anno scolastico che si preannuncia molto difficile per tante scuole a Catania. Adesso, dopo le proteste dei precari, c'è da considerare pure la carenza di personale e di attrezzature scolastiche.

L'ultimo caso è stato sollevato dal circolo didattico "San Giorgio" che resta ancora un cantiere a cielo aperto. "Il 13 settembre cominceranno le lezioni per i bambini delle elementari ma l'unica strada d'ingresso che porta alla sede centrale è ancora in condizioni pietose. Tuttora ci troviamo isolati dal resto del mondo".

Più difficile è la situazione nel nuovo edificio che dev'essere ancora ultimato: operai e scavatrici lavorano costantemente per consegnare il plesso entro sei giorni. A questo bisogna aggiungere genitori, professori, personale di servizio e preside che, con palette e scope, stanno pulendo le venti aule che dovranno ospitare circa 400 alunni. Il motivo? I tagli alle spese da parte del Ministero della Pubblica Istruzione Gelmini.

Una decurtazione del 25% dei finanziamenti destinati alle pulizie del plesso di viale Biagio Pecorino che ha costretto la ditta responsabile a sospendere i lavori per tre mesi. «Tutti stiamo dando una mano- spiega Palmira Russo rappresentante d'istituto- non è una situazione normale ma è necessario per il bene dei nostri figli e così lo facciamo».


fonte: La Sicilia

10 settembre 2010

LIEVE TERREMOTO A CATANIA

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Una lieve scossa di terremoto, di magnitudo 2.0, è stata registrata alle 17.15 nel catanese dai sismografi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. L'epicentro è stato localizzato nella piana di Catania, a una profondità di circa 8 chilometri. Il sisma non è stato avvertito dalla popolazione e non ha provocato danni.

A CATANIA CARTELLONI DELLE "CATANESI A MISS ITALIA"


A Catania di cartelloni pubblicitari ne abbiamo visti tanti. L'ultima però è una pubblicità quanto meno singolare: oggetto della pubblicità giovani catanesi candidate alla vittoria di Miss Italia, da domani in onda su Rai 1 fino a lunedì 13.


UFFICIALE: VIETATI GLI ALCOLICI DURANTE LE PARTITE DEL CATANIA

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Il Sindaco Raffaele Stancanelli ha disposto con una ordinanza, su richiesta del Questore di Catania, il divieto di vendere e somministrare al pubblico bevande alcoliche nelle tre ore antecedenti l’inizio, durante e un’ora dopo la fine delle partite casalinghe del Catania Calcio. Il divieto vale per gli esercizi pubblici ubicati nelle sotto elencate vie limitrofe allo stadio "Angelo Massimino": via Fava, via Cantone, piazza Bonadies,, via Cifali, via Ferrante Aporti, via Lavaggi, via Lombroso, via Franchetti, via Beccarla, piazza S.Giovanni Bosco, via Filzi, via Cibele, via Susanna, via Stazzone, viale Mario Rapisardi, nel tratto compreso tra via Lavaggi e via Stazzone.

GAZZANI NUOVO COMANDANTE DELLA GUARDA DI FINANZA DI CATANIA

Gdf: il colonnello Gazzani comandante provinciale CataniaPassaggio di consegne stamane, al comando provinciale della Guardia di Finanza, in piazza San Francesco di Paola. Il colonnello Francesco Gazzani è il nuovo comandante provinciale di Catania. Succede al generale Ignazio Gibilaro. Il nuovo comandante ha sottolineato l'impegno per il contrasto alle varie forme di illegalità economica. Nativo di Porto San Giorgio, in provincia di Ascoli Piceno, 39 anni, Gazzani è laureato in giurisprudenza ed abilitato alla professione forense. Entrato nelle Fiamme Gialle nel 1981, ha prestato servizio a Palermo, Bari, Eboli, in provincia di Salerno, Napoli. Il colonnello Gazzani ha lavorato anche al Secit, il servizio del ministero delle Finanze per le ispezioni tributarie. Per sei anni, dal 1994 al 2000, ha prestato servizio alla Direzione Investigativa Antimafia di Salerno. Successivamente ha poi lavorato in Calabria, dove ha diretto il Comando Provinciale di Crotone e promosso al grado di colonnello quello di Reggio Calabria.

09 settembre 2010

DA UN NOSTRO LETTORE UN CASO DI BUONA SANITA'. TANTO DA SEGNALARLO A NAPOLITANO

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Pubblichiamo con particolare piacere una lettera che abbiamo ricevuto da un nostro lettore. Tra tanti casi di malasanità che hanno riempito l'informazione Catanese e Siciliana (anche la Nostra informazione), un nostro lettore ci offre la possibilità di raccontare una bella storia di sanità ed umanità made in Sicily. Una condizione tanto tristemente rara che Salvatore Scollo, di Giarratana in provincia di Ragusa, ha sentito l'esigenza di segnalarla al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Ecco la lettera:

"Perchè si parla sempre di mala sanità? Ho frequentato per 60 giorni il reparto di neonatologia del policlinico di Catania per mio figlio, nato prematuro a Siracusa e trasferito al policlinico di Catania, dove i medici e gli infermieri si sono comportati da veri professionisti. Adesso mio figlio è a casa e gode di ottima salute grazie all'esperienza e alla serietà del primario Romeo e a tutto lo staff medico del reparto. Il piccolo riceve ogni settimana visite accurate e approfondite. I Dottori Cilaulo e Saporito hanno mostrato altrettanta professionalità e senso di responsabilità verso la loro difficile professione. Le Dottoresse Caracciolo e Betta trattano i piccoli ricoverati nel reparto come fossero i loro stessi figli.
Ho potuto constatare di persona la serietà e la disponibilità di tutto il Reparto.
Un Grazie di cuore a tutto il Reparto di Neonatologia del Policlinico di Catania".

08 settembre 2010

La Cricca dei Servizi Sociali: l'ex funzionario coinvolge anche Raffaele Stancanelli, Umberto Scapagnini e Angelo Lombardo.


Dopo le prime ammissioni di colpe, arrivano le conferme da uno dei componenti di quella che a Catania è stata definita la ‘cricca’ dei Servizi sociali pubblici, sulla quale ha aperto un’inchiesta la Procura, culminata con 16 arresti eseguiti il 16 luglio scorso da carabinieri del Nas.
A tornare a parlare è l’uomo ritenuto dall’accusa al centro del ’sodalizio’: il coordinatore del distretto socio-sanitario e responsabile del settore amministrativo dell’assessorato ai Servizi sociali del Comune di Catania, Isaia Ubaldo Camerini. L’ex funzionario ha fornito elementi ritenuti utili all’inchiesta e per questo il Gip, con parere positivo espresso dal sostituto procuratore Lucio Setola, ha disposto la revoca degli arresti domiciliari. Secondo quanto si è appreso, Camerini avrebbe ammesso di avere ricevuto “suggerimenti” e indicazioni dall’allora assessore ai Servizi sociali della giunta di centrodestra guidata da Umberto Scapagnini al Comune di Catania, Giuseppe Zappalà, anche lui indagato nell’inchiesta. Tramite lui, avrebbe detto Camerini alla Procura, assistito dal suo legale, l’avvocato Vittorio Lo Presti, sarebbero arrivate raccomandazioni e segnalazioni da segreterie di politici di Catania per le nomine di componenti di commissioni, ritenuti posti di ’sottogoverno’ per il pagamento di gettoni di presenza.
L’indagato avrebbe parlato della segreteria del parlamentare nazionale del Mpa Angelo Lombardo, che è il fratello del presidente della Regione Siciliana, Raffaele. L’ex funzionario ha riferito di non avere mai parlato con loro direttamente, ma con persone che dicevano di agire per conto loro. Camerini ha confermato anche di avere ricevuto delle indicazioni per delle nomine anche dall’allora assessore regionale alla Famiglia, Raffaele Stancanelli, attuale sindaco di Catania. L’esponente del Pdl, che è noto da tempo essere indagato nell’ambito di questa inchiesta, ha già spiegato di avere agito nel rispetto delle competenze concesse dalla legge all’assessore regionale.

Fonte: LiveSicilia.it

SPARATORIA VIA DELLE MEDAGLIE D'ORO - ARRESTATO IL VERO OBIETTIVO

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Carabinieri del reparto operativo di Catania hanno fermato per rapina e sequestro di persona Michele Beninato, il 22enne rimasto ferito in un agguato il 28 agosto scorso, in cui fu ucciso l'incensurato Luigi Giustolisi, di 21 anni, che non era l'obiettivo dei sicari, e ferito un passante, Michele Di Mauro, di 30 anni.

Il provvedimento, emesso dalla Procura, riguarda una rapina commessa la sera prima della sparatoria a un 18enne a bordo di una minicar in via Capo Passero. Secondo l'accusa, Beninato lo avrebbe aggredito e costretto a condurlo in diverse parti della città, obbligandolo anche a dargli il cellulare ed il portafoglio, contenente la carta bancomat e 90 euro in contanti.

Avrebbe poi costretto la sua vittima ad accompagnarlo a comprare alcune dosi di cocaina e a prelevare 100 euro da uno sportello bancomat. Il diciottenne sarebbe stato 'liberatò da Beninato alcune ore dopo il sequestro. I carabinieri escludono con certezza che la rapina e la sparatoria siano tra loro collegate.

Il provvedimento di fermo è stato notificato a Beninato in ospedale, dove era stato ricoverato per le ferite riportate nell'agguato, prima di essere dimesso; il giovane è stato poi condotto nella casa circondariale di Catania.

BENZINAI IN SCIOPERO DAL 14 AL 16 SETTEMBRE

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Benzinai chiusi dal 14 al 16 settembre in Sicilia
, dove i distributori sciopereranno un giorno in più rispetto al resto del paese, dome stabilito da Faib, Fegica e Figisc che contestano al governo nazionale "l'inosservanza degli impegni assunti in relazione a una vera riforma del settore in merito al protocollo d'intesa con il ministero dello sviluppo del 20 giugno 2008".

Le associazioni, inoltre, "auspicano, in tempi brevissimi, che il governo regionale convochi le parti per dare le risposte a una crisi che sta mettendo in ginocchio i gestori siciliani".

LOMBARDO: "IO STO CON SILVIO"

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"Le elezioni sarebbero una iattura per il Paese. Faremo di tutto per non far cadere il governo". Così Raffaele Lombardo, governatore della Regione Sicilia, al termine di un incontro con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a palazzo Grazioli, garantisce il sostegno dell'Mpa all'Esecutivo.

"Abbiamo rassicurato il presidente che non mancheranno i voti del Movimento per le Autonomie e dei suoi quattro senatori e cinque deputati", aggiunge Lombardo. "È un rapporto e deve consolidarsi con un maggiore impegno sulle politiche per il Sud".

"Un secondo punto che ho fatto presente è quello delle autostrade siciliane - aggiunge Lombardo - infine c'è il punto dei Fas.".

07 settembre 2010

Arrestati due parcheggiatori che avevano tentato di aggredire una donna.


Due parcheggiatori abusivi sono stati arrestati dalla polizia con l'accusa di aver chiesto il pagamento di 3 euro ad una donna che aveva lasciato la sua auto in piazza della Repubblica e di averla minacciata dopo che lei si era rifiutata di pagare. Sono Sebastiano Agatino Bonfiglio, di 29 anni, e Concetto Buffardeci, di 30, entrambi incensurati. La vittima ha chiesto l'intervento dell'equipaggio di una Volante raccontando anche che uno dei due avrebbe anche cercato di colpirla. Durante una perquisizione Bonfiglio è stato trovato in possesso di quattro coltelli. Gli agenti hanno anche sequestrato una scatola di cartone con dentro monete per 50 euro.

06 settembre 2010

Tragedia alla Corsa dell'Etna: muore un ventisettenne


Tragico epilogo a Nicolosi della 45° edizione della Corsa dell'Etna, il gran premio automobilistico che parte dalla centrale piazza dei Pini del comune etneo per arrivare fino a Piano Bottara.

È morto la notte scorsa nell'ospedale Cannizzaro di Catania Francesco Zappalà, 27 anni, uno dei due fratelli travolti ieri da un'auto che partecipava alla gara.

Il fratello, Emanuele di 21 anni, ha riportato la frattura del bacino ed è stato ricoverato nell'ospedale Garibaldi con una prognosi di 40 giorni. A travolgere gli spettatori è stata la Renault Clio E3 guidata dal pilota Rocco Russo, che si è schiantata contro un muretto di contenimento finendo poi in una scarpata.

L'uomo aveva riportato gravi ferite ed è deceduto poco dopo la mezzanotte. Entrambi avevano preso posto sul muretto che si trova in curva a circa due chilometri dopo la partenza in piazza dei Pini.

Sul posto sono intervenuti i volontari di Sicilia Emergenza che hanno coordinato i soccorsi, la polizia stradale e i carabinieri delle compagnie di Paternò e di Nicolosi. Le indagini dovranno accertare se la causa dell'incidente è da attribuire all'imperizia del pilota o a un problema tecnico della vettura.



Fonte: LaSiciliaWeb.it

05 settembre 2010

EX ASSESSORE DELL'MPA AVREBBE CHIESTO AIUTO AL CLAN SANTAPAOLA PER RISCUOTERE SOLDI

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Si sarebbe servito dell'aiuto di tre presunti appartenenti al clan Santapaola per convincerè un imprenditore a pagargli un credito che non gli riconosceva
di circa 150mila euro. E' l'accusa contestata all'ex deputato della Regione Siciliana ed ex assessore alla Provincia di Catania, Nino Amendolia, che è stato fermato dalla polizia per tentativo di estorsione aggravata e sequestro di persona. La vicenda non è legata al ruolo politico di Amendolia, eletto nel 2001 all'Assemblea regionale siciliana (Ars) con la lista Liberal socialisti e poi transitato al Mpa.

Con l'ex deputato dell'Ars sono stati fermati dalla squadra mobile della Questura di Catania due dei tre presunti esecutori materiali del tentativo di estorsione, Luigi Grasso e Francesco Leonardi. Con la stessa accusa è stato invece arrestato, perché sorvegliato speciale, Alfio Bonnici, di 37 anni. I provvedimenti sono stati emessi dal sostituto procuratore Agata Santonocito, della Direzione distrettuale antimafia di Catania. Le posizioni dei quattro indagati saranno vagliate dal Gip di Catania, che ha già interrogato Amendolia che ha fornito la sua ricostruzione della vicenda, dichiarandosi estraneo alle accuse che gli sono state mosse.

Secondo l'accusa, che non ipotizza il reato di associazione mafiosa, Amendolia sosteneva di vantare un credito di circa 150mila euro dall'imprenditore al quale aveva venduto una società che controllava un albergo. Ma l'uomo ha negato di essergli debitore dalla cifra, che non emergeva dagli atti della transazione. A quel punto, sostiene la Procura, l'ex assessore avrebbe fatto intervenire tre persone ritenute vicine a ambienti criminali della cosca Santapaola per convincere l'imprenditore a pagare.

La squadra mobile di Catania, seguendo altre indagini, ha scoperto il tentativo di estorsione e che i tre avevano intenzione di attuare una rappresaglià nei confronti dell'imprenditore. Così la polizia, su disposizione del sostituto Agata Santonocito, è entrata in azione eseguendo i fermi. La vittima, fino ad allora, era all'oscuro dell'operazione delle forze dell'ordine, ma una volta informata ha confermato le minacce.

fonte: palermo.repubblica.it

03 settembre 2010

SENZA CASA E COL MARITO MALATO: "NON CE LA FACCIAMO PIU'"



«Non cerco il lusso o le comodità, ma una casa, la casa che mi spetta».

Graziella e i suoi abitavano fino a tre anni fa in affitto a Librino: due vani e mezzo in un palazzone di case popolari, per 300mila lire al mese, divenute poi 150 euro mensili. «Quando il contratto è scaduto, la padrona di casa però mi ha chiesto 550 euro al mese per rinnovarlo. Ma dove prendere questi soldi?».

La famiglia tenta di opporsi allo sfratto: il marito, colpito da plurimi infarti è appena uscito da un delicato intervento di angioplastica quando arriva l'ufficiale giudiziario per eseguire il provvedimento. «Mi sono disperata - racconta Graziella - non sapevo dove andare. E come pagare una nuova casa?».

Una situazione grave che potrebbe risolversi se a Catania non ci fosse l'emergenza-casa. La signora Graziella, infatti è utilmente collocata nella graduatoria 2000-2002 «e dunque - dice - sarei legittima assegnataria di un alloggio».

Di più, la salute malferma del marito e la condizione economica familiare (l'unica entrata certa è la pensione di invalidità di 260 euro al mese) hanno fatto guadagnare altri punti preziosi nella graduatoria dei disperati. «Ma di quali case parliamo? Mi dicono che ci sono alloggi da rifinire, ma quando? Non ce la facciamo più ad aspettare. E mio marito - conclude - ha diritto di morire nel suo letto in una casa vera».

fonte: La Sicilia

02 settembre 2010

LE IMMAGINI DEL SINDACO ACCERCHIATO - LOMBARDO "SOLIDARIETA' A STANCANELLI"



Lo hanno aspettato tutta la mattina. Volevano parlare con il loro Sindaco della loro incredibile condizione. Manifestargli le loro paure e la loro disperazione. Volevano dirgli che non ce la fanno più a tornare a casa senza stipendio. Appena l'hanno visto, l'hanno affrontato.

Intanto il Presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo ha espresso vicinanza e solidarietà al sindaco di Catania (e Senatore della Repubblica) Raffaele Stancanelli: "Esprimo la mia piena solidarietà al sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli, certo di interpretare il sentimento di tutti i siciliani, per il tentativo di aggressione di cui è stato oggetto da parte di alcuni lavoratori della ex Cesame".


Guardate le immagini tratte da Telecolor.


EX CESAME, CONTINUA LA TENSIONE - MARTEDI' INCONTRO A ROMA



E' stato fissato per martedì prossimo, a mezzogiorno nella sede del ministero dello Sviluppo economico, una riunione sulla vertenza Cesame di Catania. All'incontro è previsto che partecipino il vice prefetto vicario di Catania, Galeani, due assessori della Regione Sicilia, Ventura e Leanza, il presidente della Provincia di Catania, Castiglione, una rappresentante della task force per il Lavoro del Comune del capoluogo etneo, i rappresentanti della ex Cesame, il curatore fallimentare della società e i sindacati.

EX CESAME: ATTIMI DI TENSIONE IN PIAZZA DUOMO - STANCANELLI: "NON INCONTRO CHI OCCUPA CASA MIA"



Alcuni operai della ex Cesame hanno durante contestato il sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli, in piazza Duomo, dove si era appena conclusa la consegna di 24 nuove auto di servizio alla polizia municipale.

Alcuni di loro si sono avvicinati al primo cittadino in maniera che ai vigili è parsa molto minacciosa, tanto che si sono frapposti tra i manifestanti e il primo cittadino per evitare contatti. Il sindaco, per problemi di sicurezza, è stato fatto rientrare, sotto tutela, in Municipio.

Trenta lavoratori della ex Cesame ieri avevano occupato la sala del sindaco, e due di loro si erano anche seduti su un parapetto del Municipio, per protestare contro il loro mancato reinserimento nel mondo dell'occupazione. La Cassa integrazione scadrà loro il 21 ottobre prossimo.

Il sindaco, ieri, aveva annunciato di essere pronto a "continuare a fare la nostra parte" nella vertenza ma di "non accettare la logica dei ricatti". "Faremo ancora doverosamente quanto nelle nostre possibilità, nella massima chiarezza e trasparenza, per venire incontro alle esigenze dei lavoratori - aveva detto Stancanelli - ma non è certo con la prevaricazione e la sopraffazione che si ottengono risultati positivi".

Nella giornata di oggi Stancanelli, inquadrato dalle telecamere di Telecolor, rivolgendosi ai manifestanti ha detto "Non incontro chi occupa casa mia", riferendosi all'occupazione di ieri, "Non ho mai promesso di incontrarvi".

01 settembre 2010

IN ITALIA SI PROTESTA CON LA MORTE. SCESI DAL CORNICIONE GLI EX OPERAI DELLA CESAME.



Gli ex operai della Cesame sono appena scesi dal cornicione, luogo di protesta, grazie alla quale hanno ottenuto un incontro programmato per domani alle 11.00, tra una loro delegazione,gli enti locale e le parti sociali al fine di risolvere la loro terribile condizione.

GLI EX OPERAI DELLA CESAME MINACCIANO DI SUICIDARSI.


CATANIA- In diretta da Piazza Duomo.
Per gli ex operai della Cesame la protesta non finisce; dopo aver occupato nel pomeriggio la stanza del Sindaco, due di loro si trovano attualmente nel cornicione di Palazzo delgli Elefanti in Piazza Duomo, minacciando di volersi gettare giù per protestare contro il mancato rispetto dei protocolli siglati nel 2005 che avrebbero dovuto assicurare il prosieguo delle attività grazie agli Enti locali.


SEGUIRANNO AGGIORNAMENTI

LAVORATORI EX CESAME OCCUPANO STANZA DEL SINDACO

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Trenta lavoratori della ex Cesame hanno occupato la stanza del sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli, per protestare contro il mancato rispetto dei protocolli siglati nel 2005 che avrebbero dovuto assicurare il prosieguo delle attività grazie agli Enti locali. Lo rende noto la Cgil ricordanco che il 21 ottobre scadrà la cassa integrazione e mobilità in deroga e i disoccupati dovranno fare i conti con l'assenza totale di reddito.

"La situazione è preoccupante - affermano i segretari della Cgil, Angelo Villari, e della Filctem, Peppe D'Aquila - dobbiamo purtroppo constatare che i casi più difficili, che necessiterebbero dell'azione da parte di tutti, il rispetto degli accordi ufficiali e di una buona dose di buona volontà, finiscono sempre per sfociare nell'esasperazione".

"Ciò a causa delle promesse non rispettate. Adesso - concludono i sindacalisti - speriamo che venga definitivamente risolta questa vicenda nel corso di un incontro tra le parti in Prefettura. Il prefetto ci ha già fornito rassicurazioni in tal senso, ma il nostro timore rimane intatto".

NASCONDE LA ZIA MORTA NEL FRIGO PER PRENDERNE LA PENSIONE

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Ha nascosto per un anno il corpo della prozia, Annita Bonnici, deceduta a 95 anni, in un congelatore continuando a incassare, avendone la delega per la riscossione, la pensione della donna, che era vedova di un generale dell'esercito. Protagonista della vicenda un uomo di 43 anni fermato dalla squadra mobile di Catania per abbandono di persona incapace aggravato dalla morte e occultamento di cadavere.

Il ritrovamento è stato fatto dalla polizia in seguito a delle segnalazioni di vicini di casa della pensionata. Il nipote, che si occupava della prozia, dopo la scoperta ha subito confessato di avere nascosto il corpo.

Al sostituto procuratore Lucio Setola, che coordina le indagini, ha detto di "essere rimasto sconvolto dalla morte" della prozia e di "avere avuto paura di dirlo" alla sua anziana madre, di "non sapere a chi chiedere aiuto" e di "sapere dell'esistenza di un testamento ma di non averlo trovato".

Per questo, ha spiegato, avrebbe deciso di nascondere il corpo in un congelatore che aveva comprato giorni prima in attesa di decidere cosa fare. Il sostituto procuratore Setola ha disposto l'autopsia per accertare da quando la donna era deceduta e le cause della morte.