30 giugno 2010

CON LA LEGGE BAVAGLIO NON CI SAREBBE STATO IL CASO-ROSSITTO.

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Chi ricorda il caso relativo al Prof. Elio Rossitto, docente presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Ateneo di Catania, ripreso da "Le Iene" all’interno di un albergo intento a richiedere favori sessuali ad una sua studentessa in cambio di "aiuti" nel superare gli esami?

Il suo caso ha permesso che tantissime ragazze dello stesso ateneo non subissero lo stesso terribile trattamento. Il coraggio di Dominique, che ha accettato di farsi riprendere (ovviamente all'insaputa del Prof. Rossitto) ha fatto conoscere a tutto il Paese un caso che non è isolato, ma esempio di una triste routine dell'Università Italiana.

Tutto questo, con la legge sulle intercettazioni (la cosìdetta Legge Bavaglio) non sarebbe mai successo.

Quello che è stato poi ribattezzato "Emendamento D'Addario", infatti, prevede che non si possano effettuare registrazioni senza il consenso delle parti a meno che non si sia giornalista professionista, o agente dei servizi segreti. In caso di condanna per le riprese e le registrazioni «fraudolente» si rischia fino a 4 anni di carcere. In un primo momento la norma riguardava anche i giornalisti.

CATANIA - SALDI ANTICIPATI, MULTA DI QUASI 1.300 EURO

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Ispettori e agenti del Reparto Annona della polizia municipale di Catania hanno controllato oltre cento attività commerciali e multato 14 negozi che effettuavano sconti sulla merce in vendita, anticipando di fatto la stagione dei saldi, il cui inizio in Sicilia è previsto per il 3 luglio. La sanzione amministrativa comminata ad ogni esercente ammonta a 1.291 euro.

Catania: Comune in crisi pagò gli affitti al procuratore D'Agata.

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Il Gup di Messina ha rinviato a giudizio per falso e abuso d'ufficio l'ex ragioniere generale del Comune di Catania Francesco Bruno per il pagamento di somme di denaro alla moglie e alle cognate del procuratore capo del capoluogo etneo, Vincenzo D'Agata, da parte dell'Ente, che da tempo non versava loro i soldi per l'affitto di alcuni immobili.

L'episodio è emerso dall'inchiesta sul buco in bilancio al Comune durante intercettazioni telefoniche a Bruno disposte con il visto del capo della Procura etnea, che ha subito disposto la trasmissione di atti relativi a Messina "per evitare che nella vicenda rimanessero zone d'ombra".

Il procuratore capo di Messina, Guido Lo Forte, aveva chiesto l'archiviazione del fascicolo di D'Agata ma il Gip ha disposto altri accertamenti. Il procuratore di Catania ha scelto il ricorso al rito immediato "per fare chiarezza velocemente, pubblicamente e definitivamente".

"In un periodo in cui personaggi eccellenti fanno di tutto per non farsi processare - ha spiegato D'Agata - mi sembra il minimo che un magistrato faccia di tutto per farsi processare per ottenere giustizia".

Secondo la ricostruzione della difesa, da Roma furono inviati al Comune di Catania, in crisi economica, dei fondi, non vincolati nella destinazione, per fare fronte all'emergenze affitti dei locali per uso giudiziale. Il procuratore avrebbe quindi preso contatti con Bruno per "evitare l'aggressione" dei fondi.

Tra i pagamenti effettuati dal Comune anche quelli dei locali affittati da familiari del magistrato che sarebbero stati sbloccati anche a fronte "della rinuncia di una parte consistente del credito". Ma, secondo l'accusa, Bruno per potere disporre il pagamento avrebbe dichiarato il falso, sostenendo che la destinazione dei locali era per uso giudiziale.


Fonte: lasicilia.it

29 giugno 2010

CODACONS RICORRE AL TAR CONTRO IL CARO-PEDAGGI DELLA MESSINA-CATANIA: "UNA VERA FOLLIA"

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Il Codacons ricorrerà al Tribunale amministrativo regionale per impugnare gli aumenti dei pedaggi dell'autostrada A18 Messina-Catania. Lo annuncia il segretario nazionale dell'associazione di consumatori, Francesco Tanasi, che definisce il rincaro "una vera e propria follia".

"Sono gli automobilisti a dover essere pagati quando percorrono queste autostrade - aggiunge Tanasi - viste le condizioni non conformi alle norme di sicurezza. In attesa degli improcrastinabili interventi di manutenzione che garantiscano la sicurezza degli automobilisti chiedamo la sospensione del pagamento del pedaggio e la chiusura dei tratti autostradali a 'rischiò delle autostrade Messina-Catania e Messina-Palermo".


Il rincaro è stato previsto in conseguenza alla manovra finanziaria del Governo Berlusconi.

CATANIA - LA CARTELLA ARRIVA TARDI? DEBITO FISCALE ANNULLATO.

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La cartella esattoriale inviata in ritardo cancella il debito fiscale.
Lo ha sancito la commissione tributaria provinciale di Catania che ha annullato un avviso di pagamento emesso nel 2008 per imposte relative al 1997.

I giudici tributari con sentenza n° 252 del giugno 2010, scrive oggi il Sole 24ore riportando la notizia, hanno accolto il ricorso del contribuente che aveva ricevuto la cartella sottolineando che i termini di notifica devono essere certi, pena la decadenza dell'atto.

E dopo 12 anni dalla presentazione della dichiarazione dei redditi, il termine per contestare eventuali irregolarità è ampiamente scaduto.

DELL'UTRI-MAFIA, 7 ANNI. "MANGANO E' IL MIO EROE".

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Il senatore Marcello Dell'Utri è stato condannato a sette anni di reclusione dai giudici della seconda sezione della Corte d'Appello di Palermo, per concorso esterno in associazione mafiosa.
In primo grado al parlamentare del Pdl erano stati inflitti nove anni di reclusione.

Una "sentenza pilatesca": così il senatore Marcello Dell'Utri ha commentato in una conferenza stampa a Milano la sentenza della Corte d'Appello di Palermo che lo ha condannato a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa. "Hanno dato un contentino alla procura palermitana - ha detto - e una grossa soddisfazione all'imputato, perchè hanno escluso tutto ciò che riguarda le ipotesi dal 1992 in poi".

Marcello Dell'Utri lo aveva detto in passato e lo ha ripetuto oggi: "Vittorio Mangano è stato il mio eroe". Spiegandolo ai giornalisti ha citato anche i fratelli Karamazov, quando Andrej viene presentato come un furfante ma eroe. "Era una persona in carcere, ammalata - ha detto - invitata più volte a parlare di Berlusconi e di me e si è sempre rifiutato di farlo. Se si fosse inventato qualsiasi cosa gli avrebbero creduto. Ma ha preferito stare in carcere, morire, che accusare ingiustamente. È stato il mio eroe. Io non so se avrei resistito a quello a cui ha resistito lui".

GIARRE, ENNESIMO SUICIDIO IN CARCERE

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Ennesimo suicidio nelle sovraffollate carceri italiane. La notte scorsa - secondo quanto si è appreso - si è tolto la vita nel carcere circondariale di Giarre Marcello Mento, detenuto di 37 anni.

L'uomo è stato trovato impiccato con un cappio al collo alle sbarre della finestra del bagno della cella. Dall'inizio dell'anno - secondo il calcolo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria - è il trentaduesimo detenuto che si toglie la vita.

28 giugno 2010

1 LUGLIO - AUMENTA PEDAGGIO PER L'AUTOSTRADA CATANIA-MESSINA

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Dall'1 luglio, entreranno in vigore le nuove tariffe di pedaggio dell'autostrada Messina-Catania (A18), ritoccata per effetto della manovra economica del governo.

I pedaggi aumenteranno di 1 millesimo di euro a chilometro per le classi di pedaggio A (auto e moto di qualsiasi cilindrata con due assi) e B (furgoni e camion con 2 assi) e in 3 millesimi di euro a chilometro per le classi 3, 4 e 5 (tutti gli automezzi con 3 e più assi).

Agli importi occorrerà aggiungere un ulteriore sovraprezzo - fino al 31 dicembre 2011 e al casello San Gregorio (Messina-Catania) - di un euro per le classi di pedaggio A e B e di 2 euro per le altre classi. Le maggiorazioni sono destinate all'Anas per finanziare le grandi opere infrastrutturali del Paese.

RIFIUTI, chiesto giudizio per l'ex Sindaco di Palagonia Fagone



La Procura della Repubblica di Caltagirone ha richiesto il rinvio a giudizio dell'ex sindaco di Palagonia e attuale deputato regionale dell'Udc, Fausto Fagone di due funzionari comunali e di due imprenditori nell'ambito dell'inchiesta su presunte irregolarità nella concessione dell'appalto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani nel paese della Piana di Catania.

I reati ipotizzati dal procuratore capo Francesco Paolo Giordano sono abuso di ufficio, truffa aggravata, falso materiale e ideologico, e frode in pubblica fornitura.

Secondo l'accusa il Comune di Palagonia, dal 2004 al 2009, avrebbe affidato e prorogato, in assenza di presupposti d'urgenza e senza gara d'appalto, il servizio per la raccolta dei rifiuti alla società temporanea di imprese costituita dai due imprenditori, che sarebbe stata inoltre priva dei necessari requisiti di legge. Il valore complessivo dell'appalto era di 1,2 milioni di euro l'anno.

L'ex sindaco è anche tra gli indagati dell'inchiesta su presunti rapporti tra mafia e politica aperta dalla Procura di Catania su indagini del Ros, in cui è coinvolto anche il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo.

PM: 10 ANNI DI RECLUSIONE PER CUFFARO

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I pm Nino Di Matteo e Francesco Del Bene hanno chiesto la condanna a dieci anni di reclusione per l'ex presidente della Regione siciliana, Salvatore Cuffaro, senatore dell'Udc. L'ex governatore è accusato di concorso in associazione mafiosa nel processo che si svolge con il rito abbreviato davanti al gup di Palermo, Vittorio Anania. La pena richiesta tiene conto della riduzione di un terzo previsto dal rito abbreviato.

I pm hanno deciso di non chiedere le attenuanti generiche per il senatore Udc "perché i fatti di cui lo accusiamo sono veramente gravi anche per il suo ruolo di governatore regionale: per questa sua veste poteva partecipare in alcuni casi al Consiglio dei ministri".

"Abbiamo dimostrato - hanno detto - che il sistema di controinformazioni messo in piedi da Salvatore Cuffaro assieme a Antonio Borzacchelli, Giorgio Riolo, Giuseppe Ciuro, era puntato a scoprire indagini sui rapporti tra la mafia e esponenti politici o a lui collegati. E' proprio la natura delle informazioni che ci fa capire la portata di questo sistema e di come si possa configurare l'accusa di concorso in associazione mafiosa".

Le testimonianze di pentiti e di soggetti vicini all'imputato hanno dato, secondo i pm, ulteriore conferma alle accuse. "Fin dal 1991 i contatti con Angelo Siino - ha detto Del Bene - dimostrano l'esistenza del patto politico-mafioso stretto da Cuffaro con esponenti di Cosa nostra".

Dopo la requisitoria Cuffaro ha ribadito i concetti espressi in questi mesi: "La mia fiducia nelle istituzioni e nella giustizia mi impone il rispetto per il ruolo dei pubblici ministeri. E' chiaro che non condividiamo le loro conclusioni e che io e i miei avvocati porteremo il nostro contributo per fare emergere la verità".

27 giugno 2010

INCHIESTA SUL PALAZZO BERNINI - SCANDALO CATANESE.

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Torniamo ad accuparci del pericoloso e dimenticato palazzo Bernini, poiché sembra che la situazione, anziché migliorare, vada a peggiorare. Qui, spesso, cercano rifugio rom, barboni e drogati tra materassi lerci e rifiuti di ogni genere. Nel lato sud di via Bernini, si trova, invece, un terreno inedificato che è diventato, per metà, una vera e propria discarica abusiva, e per metà, parcheggio abusivo con tanto di posteggiatore sempre abusivo. Da tanti mesi nella zona si verificano continui incendi ai cassonetti dell’immondizia, con la conseguenza dannosa di fumi tossici e cattivo odore che evaporano fino agli appartamenti adiacenti. La situazione, oltre a causare un gravissimo inquinamento ambientale, produce un inaccettabile rischio per la salute dei cittadini. Nelle imminenti vicinanze si trova una scuola paritaria elementare, e in prossimità c’è il Largo Bordighera dove si riuniscono molti bambini a giocare. In tanti sono costretti ed evitare le buche, a percorrere tratti di strada scarsamente illuminata e deturpata.

“Durante il mandato del ex sindaco Bianco - continua padre Longhitano - sembrava che fossimo sul punto di riuscire nell’opera, ma poi, col passaggio della fascia di sindaco a Scapagnini, tutto si è fermato e ci è rimasto soltanto un progetto e una planimetria incorniciata e appesa al muro. Ai tempi non richiedevamo fondi comunali, in quanto la stessa Parrocchia avrebbe provveduto per conto proprio, nell’ambito di un regime convenzionale in concessione. Ma, attualmente, non abbiamo più la possibilità economica per intervenire e così non credo più che le promosse sul verde e sui campi da gioco siano mantenute”.

Nel 2001 anche il Lions Club Gioeni di Catania si è occupato della vicenda, con una lettera aperta alla pubblica amministrazione, sottolineando come la richiesta di utilizzare l’area abbandonata a fini socio-pastorali sia stata sempre inevasa. Per tutta risposta, le amministrazioni del tempo, hanno pensato bene di utilizzare il terreno di altre 6000mq come area di parcheggio, proponendo la possibilità di realizzare un’imponente opera in cemento, che seppur coperta da una sistemazione a verde, sottoterra avrebbe dovuto ospitare automobili. Nel 2004 c’è stata la promessa dell’ex sindaco Scapagnini di dare il via ai lavori per la costruzione dell’anfiteatro, e addirittura si erano previsti solo tre mesi di lavori con una cifra di circa 400 mila euro. Ma anche stavolta solo parole.

Molti abitanti della zona segnalano la scarsa presenza delle forze dell’ordine, la mancanza di vigilanza sul deterioramento urbanistico ed ecologico, tutti fattori che favoriscono il permissivismo e l’abusivismo di ogni tipo.


Fonte: Qds.it

Catania - Polacca ferita alla testa durante una lite nel palazzo disabitato di via Bernini

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Una polacca di 40 anni è stata ferita gravemente con un colpo contundente alla testa mentre era all'interno di un'immobile di proprietà del Comune di Catania, il palazzo di via Bernini, da anni disabitato. La donna è ricoverata con la prognosi riservata nell'ospedale Garibaldi. Secondo una prima ricostruzione della polizia potrebbe essere stata colpita con una bottiglia alla testa al culmine di una lite. Agenti della squadra mobile della Questura stanno valutando la posizione di un suo connazionale, che viveva con lei nel palazzo di via Bernini, una struttura al centro della città di proprietà dell'amministrazione comunale che è frequentata da tossicodipendenti, clandestini e cani randagi.

Catania: Domani presentazione stagione estiva del Teatro Bellini

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La stagione estiva di spettacoli per il 2010 del Teatro Massimo Bellini di Catania sarà presentata ufficialmente al pubblico e alla stampa domani alle 10.30, nel corso di una conferenza stampa che si terrà nel foyer del teatro. Vi prenderanno parte il commissario straordinario del "Bellini", Annamaria Cancellieri, e il direttore artistico Will Humburg.

25 giugno 2010

Pizzo in cantieri catanesi, 5 arresti

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Escavatori fatti saltare in aria e altri mezzi dati a fuoco
: erano i metodi che, secondo l'accusa, una banda di presunti estortori applicava a Caltagirone per convincere commercianti e imprenditori edili impegnati in lavori pubblici a pagare la tangente.

Il gruppo, dopo indagini e accertamenti durati più di un anno, è stato sgominato dalla polizia che ha arrestato cinque persone per associazione per delinquere e tentativi di estorsione.

Il blitz è stato condotto da agenti del locale commissariato e della squadra mobile della Questura di Catania. Gli attentati avevano creato tensioni nella città calatina non solo tra le vittime ma nell'intero sistema produttivo ed economico locale.

Catania - Terremoti: indagine su fratture del suolo

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La Sicilia si dota di un nuovo strumento per la prevenzione del rischio sismico: gli studi di primo livello di microzonazione sismica del versante orientale dell'Etna. Si tratta di indagini tecniche e geologiche tra le prime in Italia in grado di individuare graficamente le fratturazioni al suolo e le relative faglie sismiche.

Le ricerche, avviate dopo il terremoto del 2002, saranno illustrati lunedì prossimo nell'aula magna della facoltà di Ingegneria di Catania dal dirigente generale della Protezione civile siciliana, Pietro Lo Monaco.

Provincia: si dimette l'Assessore allo Sport


"Non posso più accettare l'immobilismo politico", queste le parole con cui Daniele Capuana, assessore allo Sport e alle Politiche Giovanili della Provincia Regionale di Catania ha annunciato le proprie dimissioni, le cui motivazioni saranno meglio esposte nella conferenza stampa che si terrà sabato 26 Giugno, presso il Palacannizzaro.
"Con grande audacia sono pronto ad accettare la sfida di chi, come me, scende dal carro di chi governa per reagire all'accettazione dell'attuale sistema politico-istituzionale", ha proseguito l'ex assessore.
Cominciano a prendere coscienza di questo immobilismo, finalmente, anche i membri della giunta provinciale: peccato non se ne siano accorti mentre svolgevano le loro mansioni, provando a dare slancio ad una Provincia ferma, ormai, da troppo tempo. Sarebbe stato più consono fare qualcosa per lo Sport e per i Giovani piuttosto che prendere atto dopo tempo che non si stava facendo nulla.

24 giugno 2010

CATANIA - FREDDATO ALLA NUCA



Un uomo di 52 anni, Maurizio Signorino, indicato dagli investigatori come vicino alla cosca Santapaola, è stato ucciso con colpi di arma da fuoco a Catania. L'agguato, di chiaro stampo mafioso, è avvenuto in via Carrubbella, nella zona nod-ovest della città.

Secondo una prima ricostruzione, Signorino sarebbe stato colpito alle spalle da più colpi di pistola, uno dei quali gli è stato sparato alla nuca, uccidendolo sul colpo. Sul posto per i rilievi e le indagini sono presenti carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Catania.

CATANIA - VENERDI' SCIOPERO DI 4 ORE DEI BUS AMT




L'Azienda municipale trasporti di Catania informa che, a causa dello sciopero nazionale generale indetto dalla Cgil per venerdì prossimo, il servizio potrebbe subire qualche variazione.

Il personale viaggiante aderente alla manifestazione si asterrà infatti, dal servizio per 4 ore, dalle 10 alle 14, mentre il personale tecnico e amministrativo si asterrà per l'intero turno di lavoro.

23 giugno 2010

Catania - "Buco" in bilancio al Comune, Processo al via

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Interlocuzioni preliminari e la costituzione delle parti hanno caratterizzato la prima udienza, davanti al giudice monocratico Alfredo Cavallaro del processo per falso ideologico per il "buco" in bilancio per centinaia di milioni di euro al Comune di Catania all'ex sindaco e attuale parlamentare del Pdl, Umberto Scapagnini, all'ex responsabile del servizio di Ragioneria, Vincenzo Castorina e tredici ex assessori di diverse giunte di Centrodestra.

Il giudice si è riservato di decidere sulle costituzioni di parti civili avanzate dal Comune di Catania e dall'associazione "Cittainsieme" nella prossima udienza, fissata per il 7 luglio.

22 giugno 2010

Foto "rubata" di Piazza Europa: Adesso è così.


Riceviamo una foto "rubata" da un nostro lettore dell'attuale condizione in cui versa Piazza Europa. Una foto che per certi versi parla da sola.

La domanda che si pone il nostro lettore, e che in ossequio alla nostra logica di trasparenza rigiriamo al Sindaco di Catania Stancanelli, è semplice:

"Se la sentirebbe di far giocare dei bambini in un posto così?"

FURTI D'AUTO - "VINCE" CATANIA. DOPPIATA PALERMO.

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Catania si conferma città vincente in importanti discipline sportive. Dopo la tradizionale qualità della pallanuoto catanese, dopo gli incoraggianti progressi del calcio rossazzurro, si conferma la tradizione di grandi ladri d'automobili catanesi.

Catania con 8.797 furti d'auto e 4.332 ritrovamenti si conferma il terreno di caccia preferito dai topi d'auto. Da una ricerca sulla sicurezza stradale, condotta da Viasat group sulla base degli ultimi dati disponibili della Polizia Stradale su tutto il territorio nazionale, è emerso che la Sicilia è al quinto posto tra le regioni italiane dove si rubano più macchine (si registrano sull'isola 16.071 furti d'auto e 294 di mezzi pesanti, oltre 14mila gli incidenti l'anno), mentre Catania è il comune di gran lunga più colpito. Una classifica che investe anche altre province siciliane; al secondo posto si piazza infatti Palermo (4.156 i reati consumati e 2.348 i rinvenimenti) e Messina (991 i furti e 400 i ritrovamenti).

CATANIA - PULCI E TOPI IN TRIBUNALE

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"Pulci e topi, carichi di lavoro estenuanti, demansionamento, scarso organico, demotivazione del personale"
. Sono solo alcuni dei "punti di criticità" del comparto giustizia etneo segnalati dalla Cisl-Fp provinciale in un dossier dal titolo "Quanto costa la Giustizia a Catania?" presentato oggi.

Il responsabile del settore giustizia del sindacato etneo, Filadelfo Battiato, ha parlato di un organico del Palazzo di Giustizia di 600 persone "ridotto negli anni e senza turn over nè ricambio", e di quello della Corte d'appello "in uno stato di emergenzialità" e di "disfunzioni organizzative".

Tra le carenze segnalate anche quella di igiene e di personale addetto alle pulizie. Battiato ha chiesto la creazione di un comitato "che metta insieme i rappresentanti dei sindacati, della pubblica amministrazione, cittadini e associazioni dei consumatori".

21 giugno 2010

UNIVERSITA' A RAGUSA - 4° POLO PIU' VICINO

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È stato firmato all'università di Catania l'accordo di transazione che consente, per l'anno accademico 2010-2011, il mantenimento dell'offerta formativa dell'ateneo etneo a Ragusa, in attesa dell'istituzione, a partire dal 2011-2012, del Quarto polo universitario pubblico siciliano.

Il documento è stato sottoscritto dal rettore Antonino Recca, dal sindaco di Ragusa Nello Dipasquale, dal presidente della Provincia iblea Franco Antoci e dal vice-presidente vicario del Consorzio universitario ibleo Giovanni Battaglia.

"Ci tengo a ringraziare - ha osservato il rettore Antonino Recca - il presidente uscente del Consorzio ibleo, Giovanni Mauro, per il suo impegno, anche in sede ministeriale, che ci ha consentito di arrivare alla stipula di quest'accordo, e soprattutto per l'ormai imminente istituzione di una nuova università statale autonoma che coinvolga le sedi di Ragusa e Siracusa, pur in un momento di scarsità di risorse, così come noi stessi avevamo auspicato quasi un anno fa come unica soluzione per il problema dei decentramenti. Abbiamo trovato una soluzione equilibrata e saggia".

"Oggi mettiamo una pietra sulle polemiche del passato - ha detto il presidente Antoci - sottoscrivendo un accordo che, oltre a garantire una regolare presenza universitaria di qualità nel nostro territorio, traccia un futuro positivo per l'università a Ragusa". Per il sindaco del capoluogo ibleo, Nello Di Pasquale, "hanno vinto il buon senso e la capacità di fare sintesi". Secondo Battaglia "la convenzione guarda con decisione ed ottimismo al futuro".

INCUBO TRAFFICO AL TONDICELLO DELLA PLAYA - DOMENICA TERRIBILE

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Prima vera domenica d'estate e prima prova per il traffico nella zona della Plaia. E per chi ieri ha scelto di andare al mare in auto è stato un incubo, perlomeno per raggiungere il tanto agognato viale Kennedy, poi improvvisamente via libera: circolazione rapida ed efficiente.

«Il traffico è costante ed intenso nella zona limitrofa al porto sin dalle prime ore della mattinata proprio in coincidenza con l'orario d'apertura dei lidi e probabilmente lo sarà almeno sino a mezzogiorno» afferma un vigile urbano.

Alle nove del mattino chi ha già imboccato il litorale della Plaia può considerarsi fortunato. Già, perché ha superato l'imbuto del "Tondicello della Plaia" formato da due interminabili file: una proveniente dal faro Biscari, l'altra dalla tangenziale. Una coda così lunga in entrambe le direzioni che, come preannunciato dal vigile, ancora verso mezzogiorno sembra non volere avere termine.

Dieci i vigili urbani in servizio, coadiuvati dagli ausiliari volontari, per un totale di circa 18 persone tutte dislocate, però, lungo il litorale. «Purtroppo - sottolineano gli addetti al controllo del traffico - la confusione nelle zone adiacenti al litorale della Plaia è scontata per l'afflusso di veicoli provenienti sia dalla città che dalla tangenziale; cerchiamo in tutti i modi di controllare e snellire il traffico soprattutto al viale Kennedy, in prossimità dell'ingresso degli stabilimenti balneari».

Fonte: La Sicilia

Boicottato un appuntamento ormai storico alla cittadella: quando il buon senso cede il passo alla burocrazia.

Dopo quattordici anni, la Red Noisy Night è ormai un evento storico alla Cittadella Universitaria, fe festa organizzata dai ragazzi del TiroMancino presso il parcheggio del polo universitario catanese: un'occasione in cui incontrarsi, confrontarsi e ascoltare della buona musica. Un evento concesso gratuitamente a tutti i ragazzi attraverso l'impegno e il lavoro di chi l'ha organizzata. Quest'anno qualcosa si è rotto. La burocrazia e il classico scarica barile hanno impedito il regolare svolgimento della festa, che si sarebbe dovuta tenere giovedì 17 Giugno.

Nonostante il solito preavviso di tre mesi con cui gli organizzatori hanno presentato le varie richieste, la pratica si perde misteriosamente. Inizia così una vera e propria odissea fatta di richieste che si perdono tra uffici (l'Area Logistica e Spazi Verdi e l'Area della Prevenzione e della Sicurezza) dello stesso edificio, distanti solo un piano tra di loro, auto di dipendenti dell'Ateneo che ostruiscono l'ingresso del parcheggio nonostante la regolare autorizzazione alla chiusura dello stesso e di commissioni di Vigilanza che richiedono garanzie mai menzionate prima, a sole 8 ore dall'evento.

Pur con mille difficoltà, i lavori vengono ultimati e la Commissione li certifica regolarmente alle ore 14 con comunicazione ufficiale, eppure l'Area della Prevenzione e della Sicurezza comunica (alle ore 16, la festa sarebbe iniziata alle ore 20,30) che la concessione è revocata e, conseguentemente, la festa annullata. Gli organizzatori corrono agli uffici preposti per chiarire la situazione, ma assistono solo ad pietoso e triste scaricabarile tra i vari uffici, che si rifiutano di assumersi la responsabilità di accertare la regolarità della documentazione e dei lavori. Non solo non se l'assumono loro, ma impedisconono che siano gli ingegneri presenti tra gli stessi organizzatori ad assumersela, nelle condizioni tecniche di poterlo fare.

Nonostante questo boicottaggio, la festa si è tenuta lo stesso, anche se chiaramente in tono minore, provando a dare un segnale forte a coloro i quali ce l'hanno messa tutta per impedirla. Ancora una volta, come spesso succede ormai, gli studenti vengono messi in disparte, calpestando tutti i loro diritti.

Riportiamo di seguito il comunicato ufficiale dei ragazzi del Collettivo TiroMancino:

"Doveva essere la quattordicesima edizione di “A Red Noisy Night”, la festa del Collettivo TiroMancino alla cittadella universitaria aperta a tutta la città, e lo è stata ugualmente nonostante tutti i tentativi per impedircelo.

Scriviamo per ringraziare chi è rimasto e per le dichiarazioni di solidarietà che ci sono arrivate da più parti ma soprattutto per ribadire che per noi la vicenda non è conclusa: vogliamo continuare ad essere un problema per chi ha voluto metterci a tacere creandoci una quantità infinita di problemi e revocando le autorizzazioni del concerto all'ultimo minuto.
Pensiamo e siamo sempre più convinti della necessità di rivendicare spazi di aggregazione e socialità all'interno dei luoghi in cui studiamo perché l'Università -ed anche questa città- non è il salotto di nessuno.
Pensiamo che sia importante andare oltre la rabbia del giorno dopo e da quest'occasione far nascere aggregazione ed ulteriori iniziative perché è la migliore risposta che possiamo dare a chi giovedì sera voleva impedirci di fare il concerto.
Crediamo infine che quello che è successo non riguarda solo noi ma è un torto commesso nei confronti di tutti gli studenti a cui è stata negato il diritto di fruire a pieno di un loro spazio."

DA "CORRIERE DELLA SERA" - Catania, 19enne morto in carcere: la madre accusa: «Non è suicidio»

Carmelo Castro
Qualche giorno fa noi di OsservatorioCatania avevamo segnalato la storia di Carmelo Cascio, morto un anno fa in carcere in situazioni tutt'altro che chiare, e della battaglia di sua madre, del suo bisogno di sapere la Verità.

Oggi corriere.it dedica alla storia di Carmelo Cascio un articolo, che riportiamo di seguito:


Non crede al suicidio e lancia accuse sul trattamento riservato a suo figlio prima di entrare in carcere. Da oltre un anno una donna non si rassegna alla morte del 19enne, avvenuta in carcere quattro giorni dopo il fermo per una rapina in una tabaccheria del suo paese, Biancavilla. Si chiamava Carmelo Castro ed era incensurato. È morto nella cella numero 9 del carcere catanese di piazza Lanza il 28 marzo dello scorso anno. L'autopsia ha stabilito che «la morte è avvenuta per asfissia da impiccamento»: il giovane avrebbe attaccato il lenzuolo allo spigolo della branda e si sarebbe lasciato morire. Il pm è convinto che si tratti di un suicidio e ha proposto l’archiviazione del caso. Ma i familiari non ci stanno e chiedono la riapertura delle indagini, allargando gli accertamenti a quel che è avvenuto prima che Carmelo entrasse in carcere. La vicenda è anche finita in Parlamento con due interrogazioni dei senatori Fleres (Pdl) e Casson (Pd). E ora si attende la decisione del gip, che dovrebbe arrivare da un giorno all’altro.

LA MADRE - «Non può finire così - dice la madre Grazia La Venia -, non è stato un suicidio. Mio figlio era sottoposto al regime di sorveglianza massima: perché nessuno si è accorto di nulla? Ma voglio anche sapere cosa gli hanno fatto fuori dal carcere». La donna ritiene che il figlio sia stato pestato e, a riprova, mostra la foto segnaletica diffusa dopo il fermo. «Forse lo hanno ripulito - accusa, - ma si vede comunque un livido sopra l’occhio sinistro e il labbro gonfio, oltre all’orecchino strappato». Le accuse sono rivolte ai carabinieri: «Lo hanno trattenuto in caserma un intero pomeriggio e io da sotto lo sentivo piangere e gridare. Poi ho anche trovato delle strane macchie, che secondo me sono sangue, sulle scarpe e il giubbotto che indossava». Quanto al suicidio, «Carmelo - spiega - non era in grado nemmeno di allacciarsi le scarpe. Anche se aveva 19 anni era ancora un bambino. Come poteva attaccare un lenzuolo per impiccarsi?». Più cauto l’avvocato Vito Pirrone che nell’istanza presentata al gip non azzarda nulla su quel che è avvenuto fuori dal carcere ma si limita a chiedere l’acquisizione della foto segnaletica. Si dilunga invece sulle «molte incongruenze nella ricostruzione dei fatti».

PUNTI OSCURI - Una per tutte: per il trasporto del ragazzo in ospedale venne utilizzata una normale auto di servizio. «Perché - si chiede il legale - il medico del carcere riferisce di aver praticato le manovre di rianimazione cardiorespiratoria poi le interrompe e, ingiustificatamente, non ritiene di dover disporre il trasporto in ospedale con autoambulanza ove potevano continuare le manovre rianimatorie?». Il suicidio sarebbe avvenuto alle 12.30 del 28 marzo e l’autopsia ha accertato «la presenza nello stomaco di abbondante quantità di cibo non digerito». A parte il fatto che è un po’ strano fare un pasto abbondante prima di suicidarsi, il legale vuole «accertare a che ora è stato distribuito il pasto e i nomi dei detenuti-lavoranti che lo hanno distribuito». In attesa della decisione del gip la madre di Carmelo Castro quella foto segnaletica del figlio se l’è fatta stampare su una medaglietta che porta al collo. «Lo tengo sempre con me - dice piangendo -, non credo che sia morto e sto ancora aspettando che me lo riportino a casa».

20 giugno 2010

Giugno Shock - Freddo e Vento. Fino a Mercoledì tempo incerto.

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Fine settimana-shock quello che sta attraversando anche la Sicilia proprio alla fine di Giugno.
In tutto il paese, intanto, le temperature si abbassano e fioccano rovesci e raffiche di vento. Nel nord arrivano anche trombe d'aria. In sicilia le temperature si abbassano notevolmente e dalla tarda mattinata di oggi si prevedono venti forti dai quadranti occidentali, con raffiche di burrasca. Possibili anche mareggiate lungo le coste.

Nella serata di ieri la provincia di Catania è stata segnata da diffusi piovaschi. Oggi domenica segnata da cielo coperto e forti raffiche di vento. Nel catanese le piogge sono previste anche stasera.
Il tempo dovrebbe mantenersi incerto fino a mercoledì, per rasserenarsi entro il prossimo fine settimana.

A CATANIA IL RECORD DI MORTI SUL LAVORO: 23 VITTIME CATANESI.

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La provincia di Catania ha registrato il più alto numero di morti bianche rispetto al resto della Sicilia.

Secondo i dati del rapporto annuale Inail nel 2008 su 76 decessi nel luogo di lavoro 23 si contano nel territorio etneo, a fronte degli 11 di Messina e dei 9 di Palermo.

"In Italia - ha detto il responsabile del Servizio tutela della salute e della sicurezza dell'assessorato regionale alla Salute Antonio Leonardi - c'è stata una generale diminuzione degli infortuni. Tuttavia in Sicilia il trend è costante per un totale di 35.590 infortuni nel 2008".

"Nella provincia di Catania - ha aggiunto - gli incidenti toccano quota 7.100, specialmente nel settore dell'edilizia".

CATANIA - PIZZO AD UN'IMPRESA EDILE. ANCHE PERCOSSE PER CONVINCERE I DUE SOCI

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Giuseppe Piacentie, di 39 anni, ritenuto organico alla 'famiglia' dei Ceusi, e Innocenzo Roro, di 52 anni, sono stati arrestati dalla polizia a Catania per estorsione aggravata in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal gip Daniela Monaco Crea.

Un terzo indagato è al momento irreperibile. Secondo l'accusa, avrebbero taglieggiato, con minacce e percosse, i due soci di una piccola impresa edile dai quali pretendevano il pagamento di 15 mila euro.
Le indagini della squadra mobile della Questura di Catania sono state coordinate dal sostituto procuratore Andrea Bonomo.

18 giugno 2010

CATANIA - LA MADRE DEL RAGAZZO SUICIDATOSI IN CARCERE: "VOGLIO LA VERITA'"

Il sospetto che il figlio sia stato picchiato dopo l'interrogatorio assale ancora la madre di Carmelo Castro, 19 anni, impiccatosi con un lenzuolo lo scorso anno nel carcere di Piazza Lanza, a Catania.

Le sue parole:

CATANIA - SASSI DAL CAVALCAVIA

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Due ragazzi di 14 e 12 anni che avevano lanciato sassi lungo la tangenziale di Catania danneggiando un'autovettura in transito, i cui occupanti sono rimasti fortunatamente illesi, sono stati bloccati dalla polizia stradale. E' accaduto ieri ma è stato reso noto solo oggi. Il quattordicenne è stato segnalato alla prefettura.

I due ragazzi hanno detto agli agenti di aver agito "per divertimento" senza pensare alle conseguenze del loro gesto. I due minorenni sono stati affidati ai genitori. I due minorenni, S. G. e S. A., sono stati fermati al termine di un inseguimento in aperta campagna, durante il quale gli agenti hanno dovuto esplodere un colpo di pistola in aria per allontanare sei cani di grossa taglia che erano di guardia a un gregge e che ringhiavano contro i poliziotti.

La polizia è intervenuta dopo alcune segnalazioni di automobilisti, tra cui i due occupanti di una Alfa Romeo Mito rimasti illesi dopo che un sasso aveva mandato in frantumi un finestrino dell'auto ed era finito dentro l'abitacolo.

Intercettazioni, anche magistrati di Catania aderiscono allo sciopero

Anche i magistrati del distretto di Catania aderiscono allo sciopero indetto per il prossimo 1 luglio dall'Anm contro la legge sulle intercettazioni. Lo ha deciso la giunta annunciando anche lo sciopero bianco per cinque giorni, con la sospensione delle attività di supplenza. Nel settore civile, comprese le controversi davanti al giudice del lavoro, l'udienza deve essere svolta con l'assistenza del cancelliere che redige il processo verbale dell'udienza sotto la direzione del giudice; l'udienza deve essere svolta con la presenza delle sole parti e dei difensori di ciascuna procedura; i contatti tra i difensori e il giudice al di fuori dell'udienza devono essere effettuati solo attraverso la presentazione di istanze.

Nel settore penale all'udienza i processi e i testimoni devono essere chiamati dall'ufficiale giudiziario; deve essere assicurato che i testimoni rimangano appartati durante l'udienza e che si evitino i contatti tra vittime e imputati negli edifici giudiziari. Nei giorni della protesta saranno sospesi i colloqui diretti tra pm e difensori.

15 giugno 2010

NEL 2011/2012 CHIUDE LA FACOLTA' DI LINGUE DI CATANIA.

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Tutto come previsto. Si conclude come tutti immaginavano e tanti temevano il caso che ha scosso l'Ateneo di Catania negli ultimi mesi. Ragusa incassa l'esclusiva di lingue dall'anno 2011/2012, Catania perde una intera facoltà, sostituita con un corso di laurea interno alla Facoltà di Lettere e Filosofia. Le conseguenze le immaginiamo tutti: Ragusa si prende un netto vantaggio sull'Ateneo di Catania. Tanti cittadini catanesi perdono una grande risorsa culturale e formativa.

Entriamo nel dettaglio:

I corsi di Lingue a Catania al momento attivi sono confermati, ma solo nell'anno accademico 2010\2012. Dal 2011/2012, invece, la facoltà di Lingue verrà soppressa definitivamente. Al suo posto nella Facoltà di Lettere e Filosofia verranno inseriti corsi di laurea in Lingue.

Come anticipato da OsservatorioCatania qualche settimana fa, se verrà ad esistenza l’ennesimo polo universitario (cioè il quarto), Ragusa potrà dare vita ad una propria Facoltà di Lingue, a questo punto l'unica a disposizione dei siciliani (posizione che prima poteva vantare l'ateneo di Catania).

ODISSEA PIAZZA EUROPA - IL TRIBUNALE RINVIA LA DECISIONE SUL DISSEQUESTRO




La terza sezione penale del Tribunale di Catania si è riservata di decidere sulla richiesta di dissequestro della costruenda struttura di piazza Europa ai alla quale sono stati posti i sigilli nell'ambito del processo sulla realizzazione di parcheggi in project financing appaltati dal Comune del capoluogo etneo. I giudici hanno annunciato che sulla richiesta, avanzata dall'avvocatura comunale e che ha avuto parere negativo dell'accusa con il pm Francesco Puleio che si è opposto, emetterà un'ordinanza che depositerà nella propria segreteria assieme alla data di convocazione della nuova udienza del processo.

Nel procedimento per abuso d'ufficio sono imputati l'ex sindaco e attuale parlamentare del Pdl Umberto Scapagnini, la cui posizione, che era stata stralciata per motivi di salute, è stata riunificata al processo principale su richiesta dei suoi legali. Con lui sono imputati anche l'ex direttore dell'Ufficio speciale per l'emergenza traffico Tuccio D'Urso, tre componenti della commissione di valutazione e tre imprenditori, i fratelli Mimmo e Sebastiano Costanzo e Ennio Virlinzi, rappresentanti legali di ditte che avrebbero dovuto realizzare i parcheggi.

14 giugno 2010

A CHE COSA SERVONO I PARCHEGGI SCAMBIATORI?

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Il presidente del Consiglio Comunale di Catania, Marco Consoli, ha convocato in seduta straordinaria e urgente l'assemblea cittadina per le 19 di mercoledì prossimo.

La riunione scaturisce dalla richiesta di convocazione sottoscritta da 20 consiglieri, in seguito alla "nascita di alcuni comitati spontanei di cittadini che pretendono, a ragione, di conoscere se nonostante gli elevati costi sociali sostenuti dalle diverse amministrazioni per la realizzazione di alcuni parcheggi scambiatori, essi rimarranno a lungo inutilizzati con maggiore aggravio di costi per la collettività e grave appesantimento del traffico urbano".

Nello stesso documento si fa riferimento, inoltre, alla "rideterminazione del costo d'esproprio dei terreni dove è stato realizzato uno dei parcheggi denominato Due obelischi".

13 giugno 2010

LA DENUNCIA - A CATANIA ARRIVA L'ESTATE, ANCORA NIENTE SOLARIUM.




Aveva presentato le spiagge libere in pompa magna, con tanto di taglio di nastro e sorrisi a favore di telecamera, il Sindaco di Catania Raffaele Stancanelli. Eppure OsservatorioCatania aveva dato voce alle tante segnalazioni di cittadini circa malfunzionamenti e disagi già il giorno dell'apertura.

Ma questo è nulla, di fronte a quello che sta succedendo nei famosi e frequentatissimi Solaria del lungomare di Catania, spesso luogo ideale per un bagno improvvisato, causato dal gran caldo o da una mezz'ora libera dopo pranzo. Su quel fronte, ancora niente.
Nessun taglio di nastro, per carità, ma neanche nessun lavoro in corso, nessun operaio, nessuna iniziativa del Sindaco e della sua Giunta nuova di zecca. E' già metà giugno e oggi le temperature in Città dovrebbero superare i 30 gradi.

Questo discorso vale per Piazza Europa, in cui tanti cittadini si avventurano lo stesso tra scogli, pericolosi grovigli di ferro arrigginiti e sporcizia. Lo stesso vale per il solarium di solito situato di fronte all'Istituto Nautico. Anche qui, situazione in alto mare, è il caso di dirlo.
Anche qui, nessun taglio di nastro per il Sindaco.

12 giugno 2010

CATANIA - LAVORO IN CAMBIO DI SESSO E SOLDI.



Su internet si fingeva ufficiale dell'aeronautica promettendo posti di lavoro nella base militare Sigonella di Catania in cambio di soldi o, in caso di donne, anche prestazioni sessuali.


Quando le vittime lo scoprivano e minacciavano di denunciarlo per rappresaglia creava a loro nome falsi profili su chat a sfondo erotico inserendo i loro veri recapiti telefonici.

Protagonista della vicenda un uomo di 38 anni indagato dalla Procura della Repubblica per truffa, molestie sessuali, sostituzione di persona e usurpazione di titolo. Su delega del sostituto procuratore Alessandra Chiavegatti la polizia postale di Catania, che lo ha identificato, ha eseguito nella sua abitazione alcuni computer in cui, secondo gli investigatori, sono stati trovati elementi utili alle indagini.

L'indagato, utilizzando una falsa identità, su un social network di internet e in alcune chat sul web si presentava come ufficiale dell'aeronautica in servizio nella base di Sigonella. Per rendere credibile la sua identità aveva inserito nel suo profilo una sua foto in divisa militare.

CATANIA - IL COMMISSARIO DELLA CIRCUMETNEA DENUNCIA REPORT: "RISARCIMENTO MILIONARIO"

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Il commissario straordinario della Ferrovia Circumetnea di Catania, Gaetano Tafuri, ha presentato alla Procura del capoluogo etneo una denuncia per diffamazione a mezzo stampa nei confronti della trasmissione televisiva Report per i contenuti della puntata del 14 marzo scorso, durante la quale la trasmissione si occupò dei Fondi per le aree sottoutilizzate (Fas). "Chiederò un risarcimento milionario - ha detto Tafuri - per la maniera in cui sono stato trattato davanti a tutta l'Italia".

11 giugno 2010

Aggredirono e rapinarono anziana, coppia di coniugi in manette.

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Una coppia di coniugi, Salvatore Rapisarda, di 30 anni, e Sebastiana Messina, di 45, è stata arrestata dalla Squadra Mobile di Catania perchè ritenuta tra gli autori di una rapina ai danni di una donna di 81 anni compiuta l'1 febbraio scorso nel capoluogo etneo.

In quella occasione la vittima fu seguita fino alla sua abitazione ed aggredita nell'androne del suo condominio dopo che aveva prelevato 4.000 euro nell'ufficio postale di via lavaggi da due malviventi che l'avevano bloccata e rapinata del denaro che aveva nascosto nella biancheria intima.

Gli investigatori hanno accertato che quel giorno l'anziana fu seguita mentre tornava a casa in autobus da due persone in sella ad uno scooter e che il mezzo era di proprietà di Salvatore Rapisarda, che è stato riconosciuto dalla vittima come uno dei due rapinatori che l'avevano aggredita.
Dalle immagini delle telecamere dell'ufficio postale si sono anche accorti che il giorno della rapina la moglie dell'uomo era in fila allo sportello e avrebbe così controllato la vittima mentre ritirava il denaro.



fonte: lasiciliaweb.it

CLAMOROSO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" - La cava della mafia e il consigliere di Catania del Pdl

È sotto processo da due anni. La procura, che nel 2008 aveva chiesto inutilmente al gip il suo arresto, lo considera un prestanome delle cosche e per questo adesso lo accusa di “possesso ingiustificato di valori con l'aggravante di aver favorito l'associazione mafiosa Santapaola”. Ma nessuno a Catania lo sa. Eppure Vincenzo Castelli, 48 anni, in città è un uomo che conta. Viene intervistato di continuo da giornali e tv locali. La Sicilia di Mario Ciancio, lo tiene sempre in considerazione. Anche perché Castelli non è solo un potente consigliere comunale fondatore del gruppo Pdl Sicilia. In municipio è presidente della commissione Tribut. Che dicono gli elettori?

Niente. Anche perché niente sanno. Non che il processo in cui Castelli è imputato sia poca cosa. A quell'inchiesta, la Dia ha lavorato per anni. E alla fine si è convinta che il consigliere comunale del Pdl Sicilia fosse una delle teste di legno che controllavano una grande cava a Mistretta di cui adesso la Procura sta tentando di ricostruire bilanci ed affari, gestita attraverso la Dorata di Sicilia Srl di cui Castelli era socio. Per l'accusa il politico di centrodestra sarebbe stato prestanome di alcuni personaggi vicini ai clan e di Giorgio Cannizzaro (arrestato e condannato con l’abbreviato), fratello dello “Zio Pietro” già inserito nel clan Santapaola. “Sono solo illazioni, io ero in quella società per lavorare”, ribatte lui al Fatto Quotidiano.

Ascolta gli atti nel VIDEO a seguire:


FALLIMENTO ELMEC A CATANIA - ARRESTATO IMPRENDITORE

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Nonostante fosse già stato rinviato a giudizio per bancarotta fraudolenta avrebbe cercato di trasferire all'estero ingenti quantità di risorse finanziarie, beni strumentali e prodotti industriali delle società 'decotte', sottraendoli alla massa fallimentare, con notevole pregiudizio dei creditori e dello Stato.


E' l'accusa contestata dalla Procura di Catania all'imprenditore Giovanni Pio Rosario Maglia, di 39 anni, che è stato arrestato dalla guardia di finanza in esecuzione di un ordine di carcerazione.

Al centro delle indagini il fallimento nel 2007 della Elmec, azienda per la produzione di cavi e cabine elettriche con centinaia di dipendenti. i cui stabilimenti e beni stimati in 12 milioni di euro sono da maggio sotto sequestro. Secondo l'accusa Maglia avrebbe ceduto, ma soltanto cartolarmente, macchinari e beni a due aziende, una argentina e l'altra maltese, ritenute riconducibili all'imprenditore, che successivamente a loro volto avrebbero rivenduto tutto a una società di Tunisi creata, ritiene la Procura, proprio da Maglia con la complicità di un tunisino.

09 giugno 2010

CATANIA - UCCIDE LA MOGLIE PER SBAGLIO




Una donna, Angela Viscuso, di 35 anni, è morta la notte scorsa a Catania dopo essere stata ferita mortalmente alla testa con un colpo d'arma da fuoco. A sparare sarebbe stato accidentalmente il marito, Giovanni Timoniere, di 38 anni: mentre maneggiava una carabina Beretta calibro 9 in casa, legalmente detenuta, gli è partito un colpo.

L'uomo è stato arrestato per omicidio colposo e condotto nella casa circondariale di piazza Lanza.
L'incidente è avvenuto nel soggiorno della loro casa in via Papiro 56, nel popoloso rione di San Giorgio. Nell'abitazione al momento della sparatoria era presente il figlio della coppia.

Secondo la ricostruzione fornita da carabinieri, la tragedia è avvenuta poco dopo le 22.30 di ieri.
L'uomo era in casa, assieme alla moglie e al loro figlio di 17 anni. Mentre era nel soggiorno ha preso la carabina, legalmente detenuta, per cercare di smontare il mirino. All'improvviso è partito un colpo che ha centrato Angela Viscuso al volto, uccidendola sul colpo.

Lo sparo ha richiamato l'attenzione del figlio e di familiari e vicini della coppia. Alcuni di quest'ultimi nel disperato tentativo di dare aiuto alla vittima l'hanno condotta in ospedale, ma era già deceduta. Alcuni parenti di Angela Viscuso, per la rabbia, avrebbero tentato di aggredire Giovanni Timoniere, che per proteggersi si è barricato in casa, fino all'arrivo dei carabinieri che lo hanno 'liberato' e condotto in caserma in evidente stato confusionale.

Il figlio della coppia, per la rabbia e il dolore della tragedia, ha colpito con dei pugni alcuni specchi e vetri di casa, ferendosi alle mani ed è stato portato in ospedale per essere medicato. Padre e figlio sono stati sottoposti allo 'stub' che ha accertato che a sparare è stato Giovanni Timoniere. La famiglia non aveva problemi economici. Dalle indagini è emerso un quadro familiare sereno e senza contrasti.

La Procura della Repubblica di Catania, sulla base della ricostruzione dei fatti, ha disposto l'arresto di Timoniere per omicidio colposo, sottolineando così l'involontarietà del drammatico gesto compiuto dall'uomo.

CATANIA - LA RIVOLTA DEL TEMPO PIENO

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I genitori di 78 alunni delle tre prime classi elementari della scuola Parini di Catania hanno presentato domanda per ottenere l'orario continuato per i figli, ma soltanto 25 di loro potranno essere accontentati perché è stata autorizzata una sola classe. Lo ha reso noto il preside Giuseppe Adernò, sottolineando che "soltanto in Sicilia non state accolte le domande di classi aggiuntive rispetto allo scorso anno".

Tra le persone che hanno presentato domande per il tempo pieno alla Parini ci sono madri che lavorano e che, spiegano, rischiano di perdere il posto se il figlio non resta a scuola fino alle 16. "Il ministro - osserva una di loro - non potrà costringermi a scegliere le scuole private. Sono anche disposta a pagare qualcosa di più, ma chiedo il servizio della scuola statale e come cittadina ne ho diritto".

Alcuni genitori hanno proposto di "pagare il servizio pur di potere mantenere la scelta della scuola pubblica", che, ha osservato una mamma, "è forse quello che il governo vuole farci fare: rendere a pagamento l'istruzione non privata".

Il costo dell'orario prolungato è calcolato dal preside Adernò: "Verrebbero 150 euro al mese a alunno - spiega -, 70 euro per il servizio mensa e 80 euro per pagare l'insegnante. Sembra proprio strano che con tanti docenti di ruolo che risultano 'soprannumerari' in diverse scuole, e quindi dovranno essere pagati lo stesso per supplenze o altro, non si possa o non si voglia garantire un servizio scolastico organico e strutturato nella progettazione didattica delle quaranta ore del tempo pieno".

08 giugno 2010

FISCO - BLITZ NELLA SEDE DEL CALCIO CATANIA

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Tra le società che sono state perquisite dalla Guardia di Finanza ci sono anche quella del Catania Calcio e dell'Udinese, di serie A, e dell'Empoli, Ascoli e Cesena di serie B. I loro nomi fanno parte delle 280 aziende italiane finite nel mirino della procura di Milano nell'ambito di un'inchiesta relativa a una maxi evasione internazionale.

L'operazione scaturisce da un'inchiesta della Procura di Milano che lo scorso 27 ottobre aveva portato in carcere un faccendiere svizzero, Giovanni Guastalla, tre suoi collaboratori e un funzionario di un istituto di credito elvetico accusati di riciclaggio all'estero di somme provento di reati di appropriazione indebita e evasione fiscale.

Il nuovo filone investigativo che riguarda l'evasione fiscale è coordinato dal pm Carlo Nocerino e ha consentito di svelare che l'associazione gestiva una serie di società estere che erano state costituite per permettere a società italiane di creare fondi neri oltre confine.

LO MONACO: "CONTROLLI DI ROUTINE". "Al Calcio Catania, al momento, non c'è stata alcuna perquisizione su inchieste della Procura di Milano, ma solo controlli di routine. Comunque noi siamo tranquilli perchè non abbiamo alcunchè da temere: i nostri conti sono in ordine", ha affermato l'amministratore delegato della società etnea, Pietro Lo Monaco, commentando con l'Ansa l'ipotesi che il Calcio Catania sia tra le 280 aziende italiane finite nel mirino della procura di Milano nell'ambito di un'inchiesta relativa a una maxi evasione internazionale.

Domani Lombardo parla alla Commissione Antimafia.

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Il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, sarà sentito domani dalla Commissione parlamentare antimafia. L'audizione, che si terrà alle 14 a Palazzo San Macuto, è stata concordata con il presidente Giuseppe Pisanu dopo le dichiarazioni all'Assemblea regionale del 13 aprile scorso durante le quali il governatore era tornato a parlare di "interessi politico-mafiosi operanti in Sicilia" e in particolare "nel settore dell'energia e della gestione dei rifiuti".

07 giugno 2010

AEROPORTO DI CATANIA- PASSEGGERA MALATA PUZZA, DEVE SCENDERE DALL'AEREO

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Un'anziana tedesca che stava rientrando in Germania da Catania è stata fatta sbarcare dall'aereo perchè "puzzava" troppo.

La decisione sarebbe stata adottata dal comandante del volo per Hannover della compagnia Air Berlin dopo le lamentele di altri passeggeri.

La donna, ricostruisce il quotidiano "La Sicilia" citando fonti della Sac, la società che gestisce lo scalo, è stata presa in consegna da personale della Croce rossa italiana perchè aveva delle piaghe e un piede particolarmente gonfio e successivamente è stata condotta in ospedale.

CATANIA, VENERDI' ARRIVA IL CALDO TORRIDO - PREVISTI 38 GRADI

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Prima ondata di calore in arrivo sull'Italia. A sudare di più sarà soprattutto il Sud con temperature che potranno arrivare a sfiorare anche i 38 gradi. A metà giugno previsto l'ingresso di aria atlantica con un ridimensionamento del caldo.

Questa la fotografia scattata da Giampiero Maracchi, ordinario di climatologia all'Università di Firenze. "Arriva il caldo - ha detto Maracchi - ma non penso che duri tantissimo. Possiamo dire che la situazione avrà un andamento a 'singhiozzo'. Questo è il primo ingresso di aria tropicale e fra tre-quattro giorni le temperature potranno salire anche fino a 38 gradi al Sud. A metà giugno - ha proseguito - la temperatura si riabbassa".

"Questo - ha sottolineato l'esperto - è uno schema che tutti gli anni è diventato quasi regolare. Appena entra area tropicale di origine africana arriva il gran caldo poi subentra aria atlantica e le temperature diminuiscono".

E sul fenomeno ondate di calore: "Questa è la prima ondata di calore poi ce ne dovrebbe essere un'altra dopo il 20 giugno. Da qui in avanti inizia una fase effettivamente estiva ma non è detto che non pioverà più".

Per quanto riguarda la Sicilia, già da mercoledì nella Sicilia orientale arriveranno le temperature tipiche da estate inoltrata (36/37 gradi).
A Catania il picco di temperatura sarà con ogni probabilità raggiunto nella giornata di Venerdì, in cui sono previste temperature che sfiorano i 40 gradi.

06 giugno 2010

CATANIA: LA GUIDA TURISTICA E' UN MUTO.

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Fonte: lasiciliaweb.it

Immaginate la scena. L'assessore entra orgogliosa di presentare ai suoi ospiti uno degli scorci più belli di Catania ristrutturati recentemente dal Comune. All'ingresso un uomo, seduto traquillamente su una sedia, forse sfaccendato o forse troppo stanco per continuare il lavoro per cui è pagato.

L'assessore cerca di interloquire lui, ma l'uomo non può parlare e si esprime a gesti. Ed ecco la sorpresa, tutta siciliana: al Cortile Platamone c'è una guida muta per dare informazioni ai turisti che vogliono visitare il sito.

La scoperta è stata fatta dal neo assessore comunale alla Cultura, la stilista Marella Ferrera, durante una visita al ristrutturato Palazzo nobiliare, noto anche come Palazzo della Cultura. Dai dirigenti ai quali ha chiesto spiegazioni l'assessore Ferrera si sarebbe sentita dare la seguente spiegazione: "è un muto, lo abbiamo assunto perchè era nell'elenco dei disabili e l'abbiamo destinato a fare da custode-guida al Cortile Platamone".

CATANIA COME NEI FILM - ARRESTATO SPACCIATORE DOPO INSEGUIMENTO SUI TETTI

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Come capita spesso a Catania, scene di film si ripropongono spesso nella vita quotidiana della città. Questa volta è il caso di un classico dei film d'azione, l'inseguimento sui tetti.

Francesco Viola, 26 anni, è stato arrestato da carabinieri di Catania per spaccio di sostanza stupefacente. L'uomo è stato bloccato dopo un inseguimento a piedi anche sui tetti di antiche case dello storico rione San Cristoforo. In uno zaino che aveva con sè militari dell'Arma hanno trovato 300 grammi di droga divisa in dosi e 1.000 euro, che sono stati sequestrati perchè ritenuti provento dello spaccio.

PIZZO A RISTORANTE CATANESE - ALTRO ARRESTO

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Da dieci anni pagava il 'pizzo' alla cosca Santapaola per evitare 'problemi', una 'tangente' da 400 euro al mese, ma quando i carabinieri hanno arrestato, a sua insaputa, l'esattore del clan, Giovanni Luca Davide Messina, 37enne incensurato, che poco prima aveva incassato i soldi, si è sfogato con un pianto liberatorio.

Protagonista della vicenda è un ristoratore della provincia etnea nel cui locale i militari dell'Arma della squadra antiestorsione del reparto operativo del comando provinciale di Catania avevano messo, senza informarlo, delle telecamere nascoste.

Le indagini erano puntate sull'incensurato che gli investigatori ritenevano un esattore della 'famiglia' Santapaola. Seguendolo hanno capito che il ristoratore era sotto estorsione e, all'insaputa della vittima, hanno piazzato delle microtelecamere, su disposizione della Dda della Procura di Catania.

Quando hanno visto che Messina incassava i soldi sono entrati nel locale e davanti alle contestazioni dei carabinieri il ristoratore ha ammesso di essere taglieggiato da più di 10 anni. "Sono contento, ero stanco, quella non era più vita...". Così, tra le lacrime, il ristoratore ha ringraziato i carabinieri del comando provinciale di Catania subito dopo l'arresto del presunto esattore del clan Santapaola.

"Quando ho visto quelle persone entrare con le pistole in mano ho avuto paura" ha detto la vittima che era all'oscuro dell'operazione e non sapeva che nel suo locale erano state piazzate delle telecamere che hanno permesso agli investigatori di assistere in diretta alla consegna della tangente. "Poi - ha aggiunto - quando ho capito che erano carabinieri mi sono tranquillizzato".

"Adesso - ha concluso la vittima - mi sento come liberato, perchè potrò usare quella somma che davo loro per la mia attività. Bisogna avere quel coraggio che io non ho avuto, quello di denunciare".

05 giugno 2010

DECRETATO AUMENTO DELLE TASSE - STUDENTI IGNORATI



Si è tenuto ieri, di fronte al Rettorato, l'atteso sit-in degli studenti contro l'aumento delle tasse universitarie. Anche a causa dell'arrivo dell'estate e di più di un mese di lotte studentesche (prima per Lingue, poi per l'aumento delle Tasse) la partecipazione di ieri è stata inferiore a quella dell'ultimo sit-in, conclusosi con l'occupazione del Senato Accademico.

Durante il sit-in, il Rettore non ha consentito agli studenti di consegnare un documento contro l´aumento delle tasse contenente proposte alternative, con più di mille firme allegate, raccolte in tutte le facoltà in soli due giorni, schierando agenti di polizia di fronte il portone del Rettorato. Solo al termine dell´incontro del CdA, ad aumento già approvato, ha permesso l´ingresso a due soli studenti cui non è stato concesso il diritto di formulare proposte da discutere in Consiglio.

La seduta di ieri del Consiglio d'Amministrazione ha decretato e formalizzato l'aumento delle tasse universitarie, che colpirà migliaia di studenti universitari e le loro famiglie. Da segnalare il fatto che solo il PD ha votato contro l'aumento delle tasse. Altri consiglieri d'amministrazione eletti dagli studenti hanno invece votato a favore o si sono astenuti.

CADAVERE NEL PALAZZO DELLE POSTE

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Ne avevamo parlato solo due giorni fa, segnalando l'incredibile condizione di degrado che caratterizza da anni il Palazzo delle Poste, imponente e fatiscente costruzione situata in pieno Viale Africa, in una delle zone più rappresentative di Catania. Uno spaccato del degrado vero di Catania, quello tangibile, quello segnato da povertà e condizioni disumane, e che è tanto diffuso nelle zone periferiche della Città.

Oggi la notizia: Il cadavere di un nordafricano senza fissa dimora dell'apparente età di 35 anni è stato trovato a Catania nell'ex palazzo delle Poste di viale Africa, ora in stato di abbandono e divenuto rifugio per i senzatetto. Il corpo dell'uomo era in avanzato stato di decomposizione. La magistratura ha disposto l'ispezione cadaverica, nell'ospedale Garibaldi, per confermare l'ipotesi di morte naturale.

Il ritrovamento è stato fatto intorno a mezzogiorno da due tunisini, che hanno avvertito i volontari della Caritas, che a quell'ora nella zona stavano effettuando il consueto servizio di assistenza ai senzatetto, i quali hanno subito avvisato i carabinieri. Sul corpo non sono stati riscontrati segni di violenza.

Secondo un primo esame autoptico la morte, risalente a pochi giorni prima, sarebbe da addebitare a cause naturali. "È uno spaccato della povertà nelle nostre città - ha detto il direttore della Caritas di Catania padre Valerio Di Trapani - c'è una componente legata alle leggi sull'immigrazione che rende difficile il sostegno a queste persone. Cure mediche e interventi sociali risultano complicati".